Frosinone a due facce: in casa è da Champions League, in trasferta da retrocessione

La squadra di DiFra ha un rapporto complicato con le gare lontano da casa: se giocasse solo allo Stirpe finirebbe in top four, viceversa si troverebbe in zona rossa

Eusebio Di Francesco sulla panchina del Frosinone

In estate, dopo la notizia dell’addio di Fabio Grosso, probabilmente qualsiasi tifoso del Frosinone avrebbe firmato per trovarsi dodicesimo a +7 dalla zona retrocessione nel mese di dicembre. La squadra di Di Francesco sorprende e mette in mostra la sua gioventù. Spiccano i bei risultati e i talenti in rampa di lancio, ma qualche problema i ciociari lo hanno. Uno su tutti il rendimento in trasferta.

Il Frosinone ha conquistato solo due dei 19 punti totali lontano dal Benito Stirpe. Nei cinque maggiori campionati europei solo il Newcastle (-16) ha una differenza negativa tra i punti guadagnati in casa e quelli in trasferta maggiore dei gialloblù (-15). Se venissero prese in esame solo le partite giocate tra le mura amiche, la squadra di DiFra si troverebbe in zona Champions League, più precisamente quarta dietro a Juventus, Inter e Roma. Al contrario, contando solo le gare da ospiti, i ciociari hanno il terzo peggior rendimento della Serie A, davanti solo a Salernitana e Cagliari.

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