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Nahitan Nandez, l’equilibratore del Cagliari

Focus sul centrocampista uruguagio che funge da equilibratore per il sistema di Di Francesco; giocatore moderno e multifunzionale, è lui l’uomo in più di questo Cagliari

Circa due anni fa, delle famose telecronache riferite a due gol di Vecino in momenti fondamentali della stagione dell’Inter (l’ultima di campionato contro la Lazio, la prima di Champions contro il Tottenham), hanno riportato in auge la narrativa intorno alla garra charrua, ovvero quella sorta di fuoco interiore prettamente sudamericano (in questo caso uruguagio) che permette ai calciatori di quelle latitudini di combattere con le unghie e con i denti su ogni pallone, elevandosi sopra gli altri per grinta, abnegazione e furore agonistico.

Ad ora ci sono molti uruguagi in Serie A, ma nessuno incarna questo spirito battagliero come Nahitan Nandez, centrocampista del Cagliari, al suo secondo anno in Italia; il numero 18 cagliaritano fa curiosamente parte insieme a Diego Godin, Christian Oliva e Gaston Pereiro di una buona colonia celeste in Sardegna, in una squadra che ha sempre avuto gran feeling con gli uruguagi, basta ricordare Enzo Francescoli, Diego Lopez o Fabian O’Neill.

Mezzala, mediano, o ala?

Le caratteristiche in cui spicca Nandez sono senza ombra di dubbio la corsa, la grinta e la capacità di recuperare molti palloni rimanendo sempre abbastanza lucido per poi fare bene la giocata successiva; è infatti il terzo giocatore della Serie A per chilometri percorsi in media per 90 minuti, ben 11,7.

Dopo aver iniziato la stagione da mezzala destra, Di Francesco è passato al 4-2-3-1 spostando il centrocampista uruguagio sull’ala destra, a fungere da equilibratore per permettersi un modulo così sbilanciato; un po’ quello che Matuidi ha fatto nel Mondiale 2018 per la Francia. La sua presenza permette al Cagliari di sostenere Joao Pedro, Simeone, e uno tra Sottil e Ounas, senza perdere compattezza difensiva.

Nandez: le statistiche

Le caratteristiche prettamente difensive di Nandez non devono ingannare; infatti il numero 18 cagliaritano è anche una buona fonte di gioco per i compagni. Non solo un gol segnato, ma anche 8 passaggi chiave finora, certificano come l’uruguagio sia in grado di rendersi pericoloso in fase offensiva. Gli altri numeri offensivi però, sono migliorabili; 0 big chance create, 2/17 nei cross riusciti, 75,8% nella percentuale di passaggi completati, e 8/19 dribbling terminati. Specialmente per quanto riguarda la percentuale di passaggi completati, Nandez paga sicuramente la mancanza di lucidità causata dalla corsa continua e di qualità che mette in mostra ogni partita.

Parlando del piatto forte, Nandez anno scorso ha avuto problemi con gli arbitri italiani, che gli hanno rifilato ben 14 ammonizioni, mentre quest’anno si sta contenendo, forse anche grazie a un ruolo meno al centro del campo, avendone ricevuta una sola finora; ha inoltre subito molti più falli di quanti ne ha fatti.

Nandez fa dell’arte del contrasto il suo punto di forza; finora infatti ha intercettato solo 4 palloni, dimostrandosi poco a suo agio nella copertura delle linee di passaggio, e molto di più nel duello individuale. Ha infatti vinto 48 duelli a fronte di 47 persi (riuscendo ad avere più duelli vinti che persi nonostante la posizione di campo avanzata), un 50% preciso nei duelli aerei a fronte del suo metro e 71 di altezza, e ben 14 tackle effettuati.

Conclusioni:

Nahitan Nandez è un giocatore fondamentale per Di Francesco sotto molti aspetti; equilibratore per la fase difensiva per mantenere il 4-2-3-1, recuperatore di palloni, sta iniziando ad incidere anche in fase offensiva. Nandez sta diventando l’anima del centrocampo del Cagliari, attirando su di se le attenzioni delle big, e sta gettando le basi per un futuro luminoso nelle stagioni a venire.

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