Sampdoria, Damsgaard ha conquistato Ranieri

Il mister gli ha affidato il suo centrocampo, e lui ha risposto presente. Vediamo chi è e quali sono i numeri del ventenne danese.

Mikkel Damsgaard è una delle sorprese più piacevoli di questo inizio di campionato. Arrivato nel più totale anonimato durante l’estate, ha subito conquistato la fiducia di Ranieri, ripagandolo a suon di prestazioni e diventando il primo giocatore nato negli anni duemila in questa stagione a realizzare almeno un gol e un assist.

Gli inizi di Mikkel Damsgaard

Nasce nel 2000 in Danimarca nella provincia dello Zealand, una quarantina di chilometri a nord di Copenaghen. Fin da piccolo si mette in mostra nelle giovanili del Nordsjelland, nelle quali entra all’età di 11 anni e grazie al quale diventa professionista.

A partire dal 2017 diventa presenza fissa in prima squadra, da prima come comparsa per conquistarsi via via sempre più spazio. Nelle prime stagione mostra subito il suo talento tanto che il suo tecnico Flemming Pedersen si spinge a dire:

Entro il 2021 entrerà nel giro della Nazionale. Laudrup? Non ho più visto un giocatore come lui fino, appunto, a Damsgaard

La definitiva esplosione avviene la passata stagione, dove, con 9 gol e svariati assist si impone come uno dei migliori prospetti danesi in circolazione. Il ds della Sampdoria Orsi fiuta l’ennesimo affare e per soli 6.5 milioni brucia la concorrenza.

Mikkel Damsgaard: come gioca il danese

Damsgaard

Prototipo della mezz’ala moderna, in grado di ricoprire molteplici ruoli in campo. Nasce come trequartista alle spalle delle due punti ma si è evoluto velocemente in esterno avanzato o ala nel 4-4-2 della Sampdoria di Ranieri.

La giovane età gli permette di non sentire la pressione, e da questo punto di vista i numeri parlano chiaro, nelle prime 6 giornate ha già a messo a referto 1 gol e 1 assist.

Dove Damsgaard fa veramente la differenza è però nel dribbling, 11 riusciti su 18 tentati lo inseriscono nella top 10 del campionato in questa graduatoria. Questa caratteristica, unita alla grandissima sensibilità nel primo controllo di cui è dotato, gli permettono di mettere in costante difficoltà il suo diretto avversario.

Giocando da esterno perde leggermente di efficacia nell’ultimo passaggio, come dimostrano le 0 big chance create, ma la sua creatività ha comunque portato a 5 passaggi chiave per i suoi compagni (tra i migliori tra i centrocampisti blucerchiati). Il “ragazzino“, come lo chiamano, dovrà necessariamente migliorare sottoporta per fare un ulteriore step in avanti. 2 le big chance fallite finora, peggiore tra i suoi compagni, e anche i 2 soli tiri in porta su 5 conclusioni totali non paiono una gran percentuale.

Le qualità tecniche non si discutono, e siamo sicuri che accumulando minuti in campo i suoi numeri miglioreranno ancora più rapidamente. Ranieri non ha avuto dubbi e finora Damsgaard si è mostrato all’altezza del compito, quello che ora gli si chiede e di mantenere questi livelli di gioco e di produzione, e in breve tempo saremo di fronte ad un top player della Serie A.

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