Guida all’Empoli 23/24
Zanetti vuole ripartire da 4-2-3-1 con cui ha chiuso la scorsa stagione. Sono andati via Caprile, Parisi e Cambiaghi, ma dal mercato sono arrivati ottimi sostituti

Nel corso della sua storia l’Empoli non è mai riuscito a salvarsi per più di due stagioni consecutive. Quest’anno quindi, oltre alla volontà di continuare a crescere e valorizzare talenti, c’è un tabù da sfatare. Il primo anno di Paolo Zanetti sulla panchina toscana è stato nel complesso positivo. Abbiamo assistito alla definitiva fioritura di Fabiano Parisi, il miglior difensore per dribbling completati (61), ceduto alla Fiorentina per 10 milioni, e allo sbocciare di due nuovi talenti, entrambi classe 2003, Baldanzi e Fazzini. Tra le squadre che fino all’ultimo hanno lottato per non retrocedere, l’Empoli è stata quella che ha fatto registrare più Expected Goal (40.1) dimostrando una capacità di creare occasioni pericolose superiore alle dirette concorrenti. Quanto alla fase difensiva, sarà compito del nuovo arrivato Caprile non far rimpiangere Vicario.
Come potrebbe giocare la squadra di Zanetti?
Sul finire della passata stagione lo stesso Zanetti aveva annunciato la volontà di passare al 4-2-3-1, sarà questo quindi il modulo principale. Partendo dalla difesa, sono confermati Ebuehi come terzino destro, Ismajli e Luperto a formare la coppia di centrali e il nuovo acquisto Pezzella a contendersi un posto con Cacace in qualità di terzino sinistro. Quello di centrocampo è il reparto che al momento crea maggiori dubbi: la presenza di Marin è fuori discussione; è arrivato Ranocchia dal Monza ma attenzione ad Akpa Akpro, dovesse tornare il posto da titolare sarebbe suo. Lo scorso anno ha chiuso la stagione collocandosi sulla trequarti destra, ma è improbabile che col numero di trequartisti a disposizione, Zanetti scelga di rimetterlo lì. A proposito di trequarti, molto dipenderà dalla permanenza o meno di Baldanzi e/o Fazzini.
Il primo si candida ad essere il titolare sulla trequarti, il secondo offre diverse possibilità a gara in corso. Sulla sinistra è arrivato Gyasi dallo Spezia mentre sul versante opposto è in chiusura con la Lazio l’affare Cancellieri, è la sua occasione per dimostrare che i lampi di Verona non sono stati casuali. Occhio a Maldini, ancora non in condizione ma avrà le sue chance. Davanti ancora spazio per l’eterno Ciccio Caputo. Dietro ci sono Piccoli e il giovane Shpendi, preso dal Cesena. (Anche) di lui si dice un gran bene.

Rigori, punizioni e corner
Nella passata stagione, l’Empoli è stata la terzultima squadra per goal segnati su palla inattiva (9, il 25.7% del totale esclusi gli autogoal). Di questi nove, due sono arrivati dal dischetto ed entrambi sono stati realizzati da Caputo. Sarà ancora lui a presentarsi dagli undici metri in caso di necessità. Quanto ai calci piazzati, Marin continuerà a battere i calci d’angolo (94 nell’ultimo campionato). Il centrocampista rumeno si occuperà anche dei calci di punizione ma, qualora fosse in campo, occhio a Daniel Maldini. In passato ha dimostrato di saperci fare.
A proposito di Cacace
Nella passata stagione ha raccolto poco meno di 600 minuti ma quest’anno avrà più spazio vista la partenza di Parisi, la dirigenza punta molto su di lui. Ha dimostrato di essere un giocatore propositivo (2.02 tocchi in area per 90 minuti) e con una predisposizione nel puntare l’uomo, sebbene con margini di miglioramento (2.78 tentati con il 44% di riuscita). Parte con una valutazione di 8.5 cr, può essere la vostra piacevole sorpresa nel reparto difensivo.
Su Kickest
Nello scorso campionato il miglior giocatore dell’Empoli su Kickest è stato Fabiano Parisi, che ha chiuso la stagione con un punteggio medio di 15.7 pt, seguito da Sebastiano Luperto (13.8 pt) e Razvan Marin (13.3 pt). Luperto è stato anche il giocatore più consistente, dopo Parisi, avendo superato i 15 pt in 12 occasioni (33.3% delle partite giocate). Il punteggio record è invece di Tyronne Ebuehi, che ha ottenuto 46.4 pt nella sfida della G18 contro la Sampdoria segnando il goal vittoria.