Talenti in luce: quattro possibili sorprese dai ritiri di Serie A

La preparazione estiva è il momento che i più giovani aspettano per mettersi in mostra. Alcuni di loro potrebbero presto trovare spazio in prima squadra.

Niklas Pyyhtiä in maglia Bologna

La prossima stagione di Serie A è già alle porte. O, meglio, per noi spettatori sembra ancora lontana, mentre quasi tutti i club hanno già cominciato la tanto famigerata preparazione estiva. Non tutti i professionisti, però, la vivono allo stesso modo. C’è chi di sicuro sarà un punto fermo della propria squadra, chi proverà finalmente a ritagliarsi dello spazio dopo annate un po’ deludenti, chi si accontenterà di dare il proprio contributo a livello di spogliatoio. E poi ci sono loro: giovani talenti che non aspettavano altro che l’estate.

Il ritiro prestagionale, l’occasione per mettersi in mostra tra i grandi. In allenamento, in amichevole. Sotto il sole cocente nascono stelle che fanno sognare i tifosi e quei fantallenatori a cui piace scommettere. Sono i primi ad arrivare, i più emozionati, i più concentrati. Alcuni si spegneranno, dovranno aspettare un’altra stagione; altri manterranno un luccichio esotico, magari in prestito a qualche società minore; altri ancora ce la faranno, e continueranno a brillare. Abbiamo provato a individuare alcuni degli astri – al momento – più luminosi.

Niccolò Pierozzi

Niccolò Pierozzi in maglia Reggina

La fascia destra della Viola è in buone mani. Se Lorenzo Venuti non ha rappresentato una sicurezza – per usare un eufemismo – come vice-Dodò, quest’anno Italiano potrà contare su un terzino che tanto ha fatto bene in Serie B. Il 2001 cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina rientra dal prestito dopo un campionato da protagonista con la Reggina: 34 partite giocate, condite da 4 gol e 2 assist. Ha un gran piede, ottima stazza, tanta corsa, e soprattutto un innegabile DNA toscano. Dopotutto, Italiano sta cercando di lavorare di più sui giovani, e ci ha ormai fatto capire che per lui non esistono titolari irremovibili.

Patrick Dorgu

Cambiando corsia, ci trasferiamo a Lecce – proprio la squadra dove, tra l’altro, si è appena trasferito Venuti. La Primavera del club salentino si è laureata Campione d’Italia a giugno battendo proprio la Fiorentina. Sulla sinistra, una certezza: Patrick Dorgu, 2004, proveniente dal Nordsjaelland, danese ma di nazionalità nigeriana. L’esotismo fatto persona. L’ennesima scoperta di Pantaleo Corvino rivelatasi vincente potrebbe entrare ora nella costellazione maggiore. Un terzino completo, avanti rispetto ai suoi coetanei, capace di alternare attente letture difensive a costanti galoppate lungo la fascia, dribbling taglienti e freddezza sotto porta. Il suo rivale sulla sinistra è Gallo, che sembra tutto tranne che insostituibile. D’Aversa sarà molto tentato.

Luca Belardinelli

Luca Belardinelli in maglia Empoli

Paolo Zanetti ama lanciare giovani un po’ a sorpresa. Tra Baldanzi, Fazzini e Cambiaghi ce lo ha fatto capire. Il centrocampo dell’Empoli, per ora, è abbastanza saturo, ma per un classe 2001 resta sempre aperto uno spiraglio. Soprattutto se ti chiami Luca Belardinelli e vieni da una stagione come titolare indiscusso nella squadra-rivelazione della Serie B: il Südtirol. Nato come difensore centrale, si è presto trasformato in un centrocampista davvero moderno – fino a diventare il perno attorno a cui ruotava il rendimento e lo stesso posizionamento in campo dei biancorossi di Bolzano. Ora è tornato a casa, e ha intenzione di rimanerci.

Niklas Pyyhtiä

C’è poi qualcuno che ha già potuto assaporare i primi momenti nella massima serie, ma la cui luce è passata un po’ fioca, inosservata. Non a Thiago Motta, però, e prima di lui nemmeno a Sinisa Mihajlovic, che gli regalò i primi 20 minuti in Serie A in una sconfitta contro il Napoli. La stagione trascorsa si è persino concesso lo sfizio del primo assist, arrivato all’ultima giornata di campionato per il gol di Zirkzee. Finlandese di appena vent’anni col fisico di un interditore, i piedi di un regista, e lo strappo palla al piede di una mezz’ala. Nel centrocampo a due del Bologna può ritagliarsi sempre più spazio – a maggior ragione se il mercato porterà via Nico Dominguez, in scadenza tra un anno – e cominciare a brillare con intensità costante.

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