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La nuova generazione dei portieri italiani è molto forte

Chi sono i portieri italiani più promettenti, in serie A e non solo.

Il ruolo del portiere sta evolvendo rapidamente. Oggi ai numeri 1 si chiede di non limitarsi più a rappresentare solo un semplice guardiano della porta, ma anche di iniziare e partecipare spesso all’azione sia con il gioco coi piedi sia con la personalità, diventando un riferimento fondamentale all’interno della squadra.

La nazionale azzurra vanta da sempre un’incredibile tradizione di portieri, che nel corso degli anni, solo per citarne alcuni, ha visto susseguirsi portieri del calibro di Zoff, Zenga, Peruzzi, Pagliuca, Buffon ed è tutt’ora nelle ottime mani (o meglio negli ottimi guanti) di Donnarumma, che nonostate i 23 anni di età vanta già cifre da veterano come le 50 presenze in nazionale e le 254 tra Milan e PSG.

Nonostante questo la scuola di portieri italiana continua a produrre talenti in serie, autori quest’anno di prestazioni che proietteranno molti di loro su palcoscenici ben più importanti di quelli che attualmente frequentano.

I due portieri con il maggior numero di reti inviolate in Serie A sono i già affermati Provedel (11) e Meret (9), che in questa stagione hanno dimostrato a tutti di essere all’altezza di una grande squadra, convincendo le rispettive società a puntare esclusivamente su di loro.

Alle loro spalle troviamo anche un numeroso gruppo di portieri che sono stati in grado di affermarsi in squadre più piccole e che con i loro interventi e le loro prestazioni hanno catturato l’attenzione di molti. Il primo della lista è senza ombra di dubbio Guglielmo Vicario, che ci sentiamo di eleggere come il portiere più determinante del nostro campionato al momento vista la mole di punti su cui ha messo la firma per il suo Empoli, il portiere friulano è primo con 219 parate nelle ultime due stagioni (secondo con distacco Skorupski a 192) e vanta già 7 clean sheets in questo campionato; per quanto messo in mostra sembra ormai giunto il momento di vedergli fare il tanto atteso salto in una big. A gennaio, dopo l’infortunio di Neuer, si era parlato di un interessamento del Bayern Monaco.

Oltre a lui in Serie A si sono messi in mostra Di Gregorio (primavera Inter, già a quota 6 reti inviolate), che nessuno ipotizzava potesse battere la concorrenza di Alessio Cragno e che invece si sta sempre più affermando grazie a prestazioni come quella sfoggiata contro la Juventus; Montipò, primatista per numero di parate in questo campionato (76); Carnesecchi, in grado di disputare già due ottime stagioni in B da 56 presenze con la Cremonese nonostante i 22 anni e Wladimiro Falcone, capace di scomodare Audero per ben 10 partite la scorsa stagione alla Samp, convincendo il Lecce – e quella vecchia volpe di Corvino – a prenderlo in prestito con un diritto di riscatto fissato a 3 milioni di euro.

Guardando ancora più al futuro, segnaliamo i due classe 2001 che si stanno mettendo in mostra in Serie B, vale a dire Stefano Turati (di proprietà del Sassuolo, che prima o poi dovrà sostituire il 36enne Consigli e, alle sue spalle, il 41enne Pegolo), il cui tabellino recita 13 reti inviolate e solo 13 gol subiti in 23 partite che valgono al suo Frosinone la vetta della classifica, ed Elia Caprile, autore di una grande stagione da 7 clean sheets con il suo Bari.

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