Loading

Fabiano Parisi, il futuro terzino sinistro dell’Italia, già a Euro 2024

Un avvio di campionato davvero convincente per Fabiano Parisi, il nuovo campioncino dell’Empoli, ormai pronto per scenari sempre più importanti

Tra i tanti spunti offerti dalle prime cinque giornate di Serie A, uno ci ha colpito: in ottica Nazionale, guardando a Euro 2024, il ruolo di terzino sinistro è più che coperto. C’è abbondanza, dai più noti Spinazzola, Dimarco e Biraghi, passando ai più esplosivi Mazzocchi e Valeri, fino ai talentuosi Cambiaso e Udogie. Tuttavia potrebbe essere un altro il più adatto per il gioco del CT Mancini. Parliamo di Fabiano Parisi dell’Empoli.

Certo, vedi i numeri di Udogie e viene naturale invocare il suo nome come futuro titolare. Ma nell’economia di una squadra, quella della Nazionale, che difende a quattro, propensa al controllo del gioco, uno con le caratteristiche di Udogie potrebbe venire depotenziato. Senz’altro ci stuzzicherebbe l’idea di un impianto tattico alternativo pur di sprigionare la sua velocità in ripartenza e la sua capacità di occupare l’area, ma forse mancherebbero altri interpreti per elaborarla efficacemente.

Parisi ha tutto per interpretare il terzino sinistro di una difesa a quattro nell’accezione più moderna possibile. Giocatore superiore alla media per livello tecnico, che parte dal basso per spingere palla al piede. Nessuno in Serie A ha completato più dribbling di lui (12), e con le sue percentuali (gliene riescono sette ogni dieci). La sua rapidità di passo lo agevola nel gesto e raramente si trova mal posizionato quando deve ricevere il pallone. Al momento dello stop è già orientato per la giocata successiva, così può decidere al meglio se tagliare dentro al campo per rompere il pressing avversario, oppure, seguendo gli schemi dell’Empoli, lanciare in profondità il movimento della punta. Di lui colpisce che tutto ciò che fa, lo fa con una cattiveria agonistica seria. Seppur l’apparenza ce lo mostri come un giocatore minuto, nei fatti vince due duelli su tre. Questa percentuale del 66%, al netto dei tanti duelli intrapresi, lo proietta al primo posto momentaneo dei giocatori di Serie A per duelli vinti. Il prototipo italiano più vicino all’ideale del nuovo terzino, ottimo in costruzione e bravo nell’uno contro uno. Gli rimane ancora da fare almeno un altro step, necessario per affermarsi in Italia. Diventare più decisivo in fase offensiva.

Il suo maggiore contendente, Udogie, ha già trovato 7 gol e 3 assist in Serie A, e ha due anni di meno. Biraghi è il primo in Serie A e quinto nei top 5 campionati europei per passaggi chiave in questo primo scorcio di stagione (17, ma molti arrivano da calcio d’angolo). Spinazzola, ancora in cerca della miglior versione dopo l’infortunio, crea più situazioni pericolose P90 di lui, così come Cambiaso, Dimarco e Valeri. È proprio qui che Parisi deve migliorarsi. Quella cavalcata palla al piede contro il Lecce, valsa la sua prima rete in Serie A, mostra delle enormi potenzialità offensive. Anche contro la Salernitana, dopo aver saltato due uomini, serve un pallone in area, non sfruttato, da vera ala. I mezzi ci sono tutti, e quando riuscirà ad esprimerli con maggiore continuità, la sua corsa a quel posto in Nazionale sarà inarrestabile.

Leggi anche

Failed to load data