Dimarco può risolvere la complicata coesistenza tra Gosens e Dumfries

Braccetto o esterno, non fa differenza. Federico Dimarco sta diventando un elemento chiave di questa Inter

Federico Dimarco, Inter

La prima giornata di campionato ha confermato le sensazioni del precampionato tra le difficoltà di inserimento di Gosens e la ricerca della migliore coppia sugli esterni. La trasferta di Lecce ha visto iniziare Dimarco come braccetto di sinistra, al posto di Bastoni, sulla falsa riga della passata stagione, con il tedesco ad agire sull’esterno sinistra, mentre a destra, un po’ a sorpresa è stato schierato Darmian. Non troppa sorpresa in realtà. La sovrapposizione per caratteristiche tra Gosens e Dumfries è e sarà uno dei temi tattici di questa stagione e l’inserimento dei due italiani nella prima di campionato va proprio in quest’ottica: aumentare la qualità e la quantità del palleggio a destra con Darmian e a sinistra con il braccetto Dimarco sempre pronto a fornire un appoggio tramite sovrapposizioni esterne o, più spesso, interne, per sopperire alle carenze in costruzione del tedesco.

Dopo un inizio di partita incoraggiante, Gosens è calato, non riuscendo a trovare né precisione al cross (1 riuscito su 3) né tiri verso lo specchio. Nel secondo tempo, Inzaghi ha inserito Bastoni per Gosens e Dumfries per Darmian, alzando Dimarco sull’esterno e “invertendo” le caratteristiche dei quinti. Complice anche un campo non in perfette condizioni e l’inserimento inoltre di Dzeko, l’Inter nell’ultima mezz’ora si è affidata completamente a Dimarco e alle sue qualità balistiche. 11 cross tentati in open play, nessuno più di lui nella prima giornata, 4 riusciti e 1 passaggio chiave. Anche nella partecipazione alla costruzione, il confronto in termini numerici tra la partita dell’italiano e quella di Gosens è sostanziale. 49 passaggi riusciti, di cui 26 progressivi, con 83% di precisione in 90′ per il primo. 18 riusciti, di cui 10 progressivi, con 78% di precisione in 57′ per il secondo.

Robin Gosens in maglia Inter

Insomma, una rondine non fa primavera e una partita non fa statistica, ma pre-stagione e prima di campionato ci danno degli indizi. Con l’addio di Perisic e la complicata coesistenza tra Gosens e Dumfries, molto probabilmente toccherà a Dimarco risolvere gran parte dei problemi in fase di costruzione, appoggio e rifinitura, vedendo alzare vistosamente il proprio minutaggio rispetto alla passata stagione, a scapito proprio dell’ex Atalanta. Non solo backup di Bastoni, non solo un braccetto super-offensivo da utilizzare a partita in corso o dal primo minuto contro squadre che possono metterlo meno in difficoltà nella fase difensiva, ma anche una soluzione alternativa da titolare sull’esterno sinistro, capace di esaltare con costanza e precisione le doti in area di rigore di Lukaku e Dumfries e, con quest’ultimo, comporre una coppia di esterni complementare ed efficace.

Leggi anche

Loading...