Come potrebbe giocare la Salernitana di Davide Nicola

Dopo l’ultima miracolosa salvezza, la Salernitana ricomincerà dal 3-5-2 di Davide Nicola, tra riconferme e nuove speranze

Davide Nicola US Salernitana

La Salernitana arriva alla sua seconda stagione consecutiva in Serie A dopo una salvezza insperata, sia considerando la sua situazione nel corso della stagione, passata praticamente per intero nelle ultime tre posizioni in classifica, sia considerando l’ultima giornata decisiva, in cui i campani hanno perso 0-4 in casa con l’Udinese, aggrappandosi alla mancata vittoria del Cagliari in casa di un Venezia già retrocesso.

I granata hanno terminato il campionato con il secondo peggior attacco (33 reti realizzate) e la peggior difesa (78 gol subiti). Elementi su cui l’allenatore, Davide Nicola (che non completa una stagione dal 2016/17 alla guida del Crotone, la prima salvezza miracolosa), sta provando a lavorare partendo dal suo modulo di riferimento, il 3-5-2.

Il gioco di Davide Nicola

Nicola costruisce squadre aggressive e di grande intensità, tendenzialmente difensive ma non passive, alla ricerca della verticalizzazione veloce e della profondità per colpire l’avversario. In questo sistema, l’aggressione in fase di non possesso non è alta, ma aumenta di intensità quando gli avversari superano la metà campo. Tanta intensità è richiesta anche nella riaggressione nel momento in cui si perde il pallone, attività sulla quale Nicola sembra si sia concentrato molto nella preparazione estiva.

In fase di possesso, la costruzione parte da dietro (sia con una linea a 3 sia facendo avanzare un centrale e formando una linea a 4) e cerca specialmente gli esterni, per creare combinazioni efficienti sia con gli interni di centrocampo che con le punte, alle quali è richiesta una costante mobilità (almeno ad una delle due). Non volendo allungare troppo la fase di palleggio, sia gli interni che le punte attaccano la profondità per ricevere e far avanzare la squadra, sia quando si imposta palla a terra, sia attraverso la ricerca del riferimento offensivo con un lancio lungo.

La probabile formazione

Difesa

Luigi Sepe (156 presenze in Serie A) è il portiere titolare. Potrebbe arrivare un secondo portiere giovane alle sue spalle, ma per il momento dietro di lui ci sono Fiorillo e Micai.

Dietro Federico Fazio e Ivan Radovanovic, come Sepe arrivati nello scorso mercato invernale, si alterneranno nel ruolo di centrale di una linea difensiva a tre che sarà completata da Matteo Lovato (dx) e Lorenzo Pirola (sx). Fazio dal suo arrivo ha saltato solo una partita per squalifica (terminando la stagione da braccetto sinistro), Radovanovic ha giocato sia mediano che difensore centrale, dando equilibrio in fase difensiva e in fase di impostazione. Matteo Lovato salterà le prime partite a causa di un infortunio alla caviglia ma al suo ritorno sarà di nuovo in campo come braccetto destro. La Salernitana punta molto sull’ex Atalanta, così come punta su Lorenzo Pirola, anche lui un nuovo arrivato, titolare in Serie B lo scorso anno a Monza. Dietro questi nomi parte Norbert Gyomber, leader per minutaggio nella Salernitana 2021/22 (2566′ giocati).

Domagaj Bradaric, esterno sinistro croato (4 presenze in nazionale), 59 presenze con il Lille nella massima serie francese, si occuperà della corsia mancina. Profilo difensivo e solido, buon piede per servire i compagni e fornire qualche assist. Le sue riserve al momento sono Sy (titolare in Coppa Italia contro il Parma) e Jaroszynski, ma non sorprenderebbero l’arrivo di un giocatore e/o l’utilizzo sporadico di Diego Valencia in questa posizione. A destra è arrivato un altro profilo più offensivo dalla Ligue 1: Junior Sambia, non ancora in condizione ottimale, 1528′ giocati la scorsa stagione col Montpellier, squadra con cui ha realizzato 6 gol e 15 assist in 161 presenze. Sarà inizialmente il sostituto di Pasquale Mazzocchi, autore di una buonissima stagione lo scorso anno, ma crediamo che possa presto – molto presto – superarlo nelle gerarchie.

Centrocampo

Emil Bohinen of US Salernitana

Il faro del centrocampo della Salernitana è Emil Bohinen: centrocampista norvegese classe 1999, 1.89 m, lui curerà la fase di possesso, dirottando palloni sulle punte e sugli esterni. Dotato di un buon mancino, ci si aspetta molto da lui in questa stagione, che potrebbe o dovrebbe essere quella della definitiva fioritura di un calciatore che sembra poter ambire a un livello ancora superiore. Il suo sostituto dovrebbe essere il jolly Radovanovic. I due Coulibaly, Lassana (31 presenze nel 2021/22) e Mamadou (prime 8 giornate da titolare con 2 gol a referto la scorsa stagione, prima di problemi fisici che ancora continuano) possono occupare le due posizione accanto a Bohinen. Il terzo incomodo è l’ultimo (non) nuovo arrivato Grigoris Kastanos, giocatore dotato tecnicamente, che può anche ricoprire il ruolo di trequartista, dovesse Nicola scegliere di aggiungere un uomo nel reparto offesivo. Completano il centrocampo Cavion e Boultam, spesso utilizzati durante il ritiro estivo.

Attacco

Federico Bonazzoli, Salernitana

Dopo l’addio di Milan Djuric, fondamentale per la corsa alla salvezza dello scorso anno, i granata hanno investito su due profili molto diversi, entrambi classe 2000. Il primo è Erik Botheim, attaccante che si è messo in luce nell’ormai noto Bodo Glimt. Sa attaccare la profondità e l’area con efficacia e sa scambiare con i compagni. L’altro è Diego Valencia, attaccante cileno – 4 presenze in nazionale – che può essere utilizzato anche da esterno sinistro. Ottimo colpitore di testa, può sopperire all’assenza di un calciatore più fisico davanti. Botheim sembra comunque essere il favorito per una maglia da titolare.

Attorno alla punta graviterà Federico Bonazzoli, che arriva a titolo definitivo dalla Sampdoria. Capocannoniere della Salernitana nella scorsa stagione con 10 reti realizzate (2 rigori), proverà a formare con Botheim un tandem di buona qualità. Il dodicesimo uomo sarà invece Frank Ribery, 39 anni, che può ancora dire la sua quando la stanchezza cresce e la pressione si allenta. Ancora a Salerno anche Simy e Kristoffersen, ma con le valigie in mano.

Probabile XI: Sepe – Lovato, Fazio, Pirola – Sambia, Coulibaly L., Bohinen, Coulibaly M., Bradaric – Bonazzoli, Botheim

Punti di forza

  • Grande intensità
  • Riaggressione dell’avversario una volta persa palla
  • Possibile esplosione di Bohinen e Botheim
  • Continuità realizzativa di Bonazzoli

Debolezze

  • Difesa che concede molte occasioni e gol
  • Infortuni frequenti
  • Manca una mezzala a centrocampo

Battitori

  • Rigori: Bonazzoli/Botheim
  • Punizioni: Bonazzoli/Bohinen/Radovanovic
  • Corner: Bohinen/Bradaric

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