Come potrebbe giocare la Cremonese di Massimiliano Alvini

La Cremonese ha davanti a sé la difficile missione salvezza, con un nuovo allenatore alla guida e una squadra rivoluzionata negli uomini e nel sistema di gioco

Massimiliano Alvini

La Cremonese ritorna in Serie A per la prima volta dal 1995/96, con il secondo posto conseguito nella Serie B dello scorso anno, ottenuto all’ultima giornata grazie alla vittoria in quel di Como, combinata alla sconfitta del Monza a Perugia. Quel Perugia che lo scorso anno aveva in panchina Massimiliano Alvini, ora allenatore proprio della Cremonese, dopo l’addio di Fabio Pecchia. Rispetto alla scorsa stagione, i grigiorossi presentano diversi nuovi nomi all’interno della rosa (dopo aver perso, causa fine prestito, diversi titolari come Carnesecchi, Okoli, Fagioli e Gaetano) e un nuovo sistema di gioco, il 3-4-1-2, che sostituisce il 4-2-3-1 precedente, anche nei princìpi da applicare.

Il gioco di Massimiliano Alvini

Massimiliano Alvini arriva in Serie A per la prima volta all’età di 52 anni, dopo una lunga gavetta che comincia a Signa, in promozione. L’approdo al professionismo nel 2017 con l’Albinolette, in C. Nel 2020 la Reggiana in Serie B, l’anno successivo a Peruga, dove ottiene la qualificazione ai Play Off di Serie B, ma viene eliminato dal Brescia. L’ottavo posto finale nella regular season di B è arrivato soprattutto grazie alla difesa, la seconda migliore del campionato, con 32 reti subite.

Nel suo percorso da allenatore, Alvini ha sempre preferito l’utilizzo di una difesa a 3: i moduli possono variare in base alla posizione occupata dal trequartista, ma nella maggior parte dei casi il suo modulo di base è il 3-4-1-2. Nell’interpretazione delle partite, le squadre di Alvini cercano di essere sempre molto aggressive, attraverso un pressing costante a uomo a tutto campo in fase di non possesso, abbinato a transizioni offensive rapide e verticali. In questo sistema, a tutti i giocatori viene richiesto un grande impegno fisico e una certa mobilità: i difensori vanno a prendere alti gli offendenti, gli esterni sono alti, i centrocampisti attivano le transizioni, mentre alle punte viene chiesto di muoversi su tutto il fronte d’attacco.

La possibile formazione

Difesa

Il nuovo portiere della Cremonese, dopo il ritorno di Carnesecchi all’Atalanta, sarà Ionut Radu, in cerca di continuità e di riscatto in Serie A dopo il periodo da secondo all’Inter e l’errore decisivo commesso nella trasferta di Bologna, nell’unica partita giocata nello scorso campionato. Il secondo portiere sarà Mouhamadou Sarr.

La linea difensiva è stravolta rispetto a quella dello scorso anno, sia per il passaggio alla difesa a tre sia per i nomi: sono infatti arrivatiVlad Chiriches dal Sassuolo, Johan Vásquez dal Genoa, Maissa Ndiaye dalla Roma, e si attende la firma di Emanuel Aiwu. Chiriches si posizionerà al centro. Nelle 93 presenze in Serie A tra Napoli e Sassuolo ha dimostrato di essere un difensore di buon livello, nonostante alcune sbavature. Vasquez è decisamente il più aggressivo – terzo tra i difensori con più di 1000′ giocati in A nella scorsa stagione per tackle P90, 3.12 – , ed è l’unico mancino a disposizione di Alvini tra i difensori centrali: sarà dunque il braccetto sinistro. Ancora da capire chi occuperà la posizione di centrale di destra, se Aiwu o il capitano della Cremonese Mattia Bianchetti (99 presenze con i lombardi). L’austriaco può giocare anche in mediana, ruolo ricoperto con discreta frequenza nel Rapid Vienna la scorsa stagione, in cui ha disputato 27 partite con 3 gol e 2 assist in campionato.

Due nuovi arrivi da segnalare anche tra gli esterni: Paolo Ghiglione dal Genoa e Giacomo Quagliata dall’Heracles (Eredivise). Sembrano comunque partire dietro ai due esterni che hanno ben figurato lo scorso anno: Báez e Valeri. Il primo è stato uno dei protagonisti della scorsa stagione con 4 gol e 4 assist a referto e ha capacità tecniche notevoli con entrambi i piedi. Giocherà a destra. Sulla sinistra ci si aspetta tanto da Valeri, che nelle ultime due amichevoli contro Verona e SPAL è andato a segno tre volte. Valeri potrebbe essere uno dei protagonisti di questa stagione a Cremona, grazie alla sua presenza costante in zona offensiva.

Centrocampo

Anche a centrocampo i due titolari in mezzo al campo saranno con tutta probabilità Santiago Ascacibar, 105 presenze in Bundesliga con l’Herta Berlino e 4 presenze con la nazionale argentina, e Charles Pickel, svizzero possente di 1.87m prelevato dal Famalicao per 2.5 milioni. A loro si alternerà realisticamente Gonzalo Escalante, in arrivo dalla Lazio in prestito per dare continuità alla seconda parte della scorsa stagione, in cui nell’Alavés ha realizzato 5 gol in 17 presenze. Le loro riserve dovrebbero essere Castagnetti, Bartolomei, Valzania e Milanese, nuovo arrivo anche lui, schierato nei due dietro nelle prime amichevoli, ma con possibilità anche più offensive, da trequartista.

Il trequartista sarà Luca Zanimacchia: classe 1998, si sta adattando al ruolo dopo la passata stagione da ala (ha giocato sia a sinistra che a destra), posizione in cui ha fatto vedere grandi cose. Ha chiuso la scorsa stagione in B con 8 gol – capocannoniere della Cremonese insieme a Ciofani e Buonaiuto – e 6 assist: ci si aspetta molto da lui, anche se potrebbe risentire di un maggiore dispendio fisico richiesto. La sua riserva potrebbe essere Milanese, così come Escalante, ma nelle amichevoli disputate è stata Joshua Tenkorang, profilo più fisico di Zanimacchia ma con meno tecnica ed esperienza dalla sua parte (ha giocato al massimo in Serie C).

Attacco

Davanti si attende l’arrivo di Cyriel Dessers, attaccante capace di svariare sul fronte offensivo utilizzando entrambi i piedi e con un discreto senso del gol. Capocannoniere (10 reti in 13 partite) della scorsa Conference League disputata col Feyenoord, ha realizzato 3 reti nelle prime 2 presenze con il Genk, dove è tornato quest’anno dal prestito in Olanda. A lui si affiancherebbe David Okereke, arrivato a titolo definitivo dal Club Bruges: 7 gol in 32 presenze in Serie A col Venezia la scorsa stagione, anche lui ha doti adatte per ricoprire il ruolo di una delle due punte nel sistema di Alvini, con molta mobilità e velocità per l’attacco della profondità e gli spostamenti sulle fasce, per combinazioni ed isolamenti.

Dietro a Dessers e Okereke ci sarà Frank Tsadjout, giocatore di 1.90 m capace di ricevere con efficacia spalle alla porta e combinare con i compagni – ma non molto presente in fase realizzativa: 5 gol in 31 presenze con l’Ascoli la scorsa annata. Infine i due migliori realizzatori della scorsa stagione: Daniel Ciofani, di nuovo in A dopo la non brillante esperienza a Frosinone, e Cristian Buonaiuto. In avanti sono presenti anche Samuel Di Carmine e Cedric Gondo. Qualcuno, questo è certo, partità.

Probabile XI – Radu – Bianchetti, Chiriches, Vásquez – Báez, Ascacibar, Pickel, Valeri – Zanimacchia – Okereke, Dessers

Punti di forza

  • Pressing asfissiante
  • Combinazioni veloci
  • Attacco della profondità e degli spazi
  • Esterni presenti in fase offensiva

Debolezze

  • Calciatori con poca / nessuna esperienza in Serie A
  • Difficoltà realizzative degli attaccanti, visti i compiti richiesti

Battitori

  • Calci di rigore: Dessers / Báez
  • Punizioni: Báez / Valeri
  • Angoli: Báez / Valeri

Leggi anche

Loading...