Come potrebbe giocare il Verona di Cioffi

Provare a ripetere la strepitosa stagione di Tudor. Questa la complicata missione di Cioffi che per giunta dovrà fare a meno di alcuni dei suoi big

cioffi allenatore udinese

Il mercato ha privato gli scaligeri solo di Caprari per ora, eppure in casa Verona altri sembravano aver già le valigie in mano: pareva fatta per Lazovic al Marsiglia, Simeone è sulla lista dei partenti già da inizio mercato e Barak non manca di attenzioni dalle Big.

In attesa di sciogliere questi nodi e probabilmente monetizzare il più possibile da giocatori che la passata stagione hanno fatto così bene, è iniziata la rivoluzione tattica – ma anche negli uomini – di Gabriele Cioffi.

Il gioco di Cioffi

Lo stesso Cioffi non si è nascosto: proprio la partenza di Caprari ha definitivamente dirottato questo Verona dal 3-4-1-2 della passata stagione verso il 3-5-2, modulo impiegato dall’allenatore nella sua precedente avventura a Udine. E proprio quanto fatto in Friuli ci servirà come base per provare a ipotizzare il nuovo assetto della prossima stagione.

Il cambio è drastico rispetto l’undici schierato da Tudor con successo e coinvolge tutti i reparti. A partire dalla linea difensiva più bassa, attendista, che non cerca necessariamente l’anticipo, su cui si schiacciano spesso i centrocampisti, principalmente di fisico, bravi negli intercetti e nel riconvertire l’azione in contropiede. E sta proprio nel rovesciare la manovra avversaria uno dei punti di forza del gioco di Cioffi. I più sollecitati i quinti di centrocampo, che devono aver gamba per accompagnare sempre la manovra offensiva e poi ripiegare. Esterni che saranno pericolosi sia perché arriveranno al tiro spesso, ma anche perché potranno fornire assist alla coppia d’attacco. Coppia d’attacco che per ricalcare le caratteristiche di Beto-Deulofeu potrà essere anche qui formata da un attaccante molto forte nel gioco aereo – e il Verona ne ha presi giusto un paio – e uno invece più bravo nella corsa.

La probabile formazione

Difesa

Lorenzo Montipo, Hellas Verona

Le indicazioni dalle amichevoli sembrano abbastanza nette. Dietro Cioffi non ha dubbi tra i pali, dove Montipò da garanzie ed è titolare indiscusso. La difesa provata è la seguente: Dawidowicz, Gunter e Ceccherini. La partenza di Casale non è stata compensata numericamente tuttavia il reparto sembra discretamente coperto. Occhio soprattutto a Coppola, capitano della nazionale under 19 che alla sua seconda stagione di A potrebbe già confermare le ottime impressioni fatte vedere finora. Completano il reparto Cetin, Amione e Retsos. Il greco, ex difensore su cui il Leverkusen cinque estati fa – ha 23 anni – investì ben 17.5 milioni per portarlo in Germania, si candida ad essere una possibile sorpresa.

Centrocampo

Partendo dagli esterni: intoccabile Faraoni a destra mentre a sinistra tutto dipende da Lazovic. Se rimane è titolare, qualora partisse il nome caldo nelle ultime ore è quello di Djiks del Bologna. Nel frattempo a Verona in estate è arrivato il giovane Doig. Il centrocampo ideale è formato dal terzetto Hongla, Ilic e Tameze, dove quest’ultimo ha le doti per inserirsi mentre i primi due possono fare più gioco. Il grande escluso sarebbe Barak: nei tre è forzato ma ciò non gli vieta di adattarsi ad un ruolo del genere anche qualora rimanesse a Verona. Dal mercato è arrivato anche Cortinovis, che nella passata stagione a Reggio Calabria ha fatto bene con lo stesso modulo. Rimane sempre a disposizione l’esperienza di Miguel Veloso.

Attaccanti

Kevin Lasagna in maglia Verona

Avete capito che il reparto d’attacco è legato alla partenza di Simeone, che continua a non allenarsi con la squadra. Dandolo per partente quindi, la nuova coppia sarà formata probabilmente da Lasagna e Henry. L’ex Venezia dovrebbe avere la meglio su Djuric, giocatore che gli assomiglia molto e che dovrebbe fare il suo vice, e Piccoli, che invece ha caratteristiche più di movimento, ma rimane un giocatore più simile ai primi all’ex Venezia e all’ex Salernitana.

Punti di forza

  • esterni offensivi, in grado andare al tiro e fornire passaggi decisivi ai compagni
  • duo d’attacco compatibile, una torre forte nel gioco aereo che fa salire la squadre e una punta che attacca lo spazio
  • centrocampo fisico, possibilità di vincere tanti duelli

Punti deboli

  • stile di gioco stravolto
  • poca qualità a centrocampo che si traduce in passaggi di poca qualità per l’attacco

Battitori

  • Rigori: Barak/Henry
  • Punizioni: Ilic/Barak
  • Corner: Ilic/Lazovic

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