Come potrebbe giocare lo Spezia di Luca Gotti

Dopo la seconda salvezza consecutiva, lo Spezia si è affidato a Luca Gotti per proseguire il suo percorso in Serie A

Luca Gotti

La scorsa stagione è stata particolare per lo Spezia: all’alba della 19a giornata, da giocare in trasferta contro il Napoli, i liguri sembravano essere sicuri dell’esonero di Thiago Motta, il loro allenatore. Anche dopo la vittoria al Diego Armando Maradona, le intenzioni non sembravano essere cambiate, ma alla fine il coach rimase e lo Spezia si salvò, collezionando a fine campionato 36 punti totali, concludendo al 16esimo posto, nonostante la seconda peggior difesa della Serie A (71 gol subiti). Dopo il raggiungimento della salvezza, la famosa separazione si è materializzata: per la nuova stagione, la terza consecutiva nella massima serie, lo Spezia si è affidato a Luca Gotti, forse proprio per provare a sistemare la sua tenuta difensiva.

Il gioco di Luca Gotti

L’ex allenatore dell’Udinese predilige come modulo di riferimento un 3-5-2 che richiede grande intensità e spirito di sacrificio, al fine di ottenere una squadra compatta, attenta difensivamente nella sua metà campo in fase di non possesso e pronta a ripartire con transizioni veloci per provare a prendere l’avversario in contropiede. In fase di costruzione, si cerca un’impostazione semplice, che possa portare ad un’uscita pulita del pallone in poco tempo oppure al lancio lungo in profondità, dove una punta fisica si abbina ad un giocatore più mobile (come la coppia Okaka-Lasagna utilizzata all’inizio dell’avventura in Friuli) o più tecnico (come nel caso della coppia Beto-Deulofeu) per avere più possibilità.

Una coppia bilanciata, così come deve essere bilanciato il centrocampo, composto da un mediano e da due mezz’ali. Agli interni di centrocampo viene richiesto un gran dispendio fisico, dovendo guidare quando possibile le transizioni offensive e dovendo difendere bassi sia centralmente che all’esterno per i raddoppi sulle fasce. Gli esterni devono essere preparati fisicamente, dovendo adempiere alle due fasi in maniera costante.

Queste sembrano essere le linee guida anche del nuovo Spezia di Gotti, che in un’intervista realizzata per lo special Dazn “Inside Spezia”, ha riferito di avere in mente un’idea chiara nella sua testa per il suo Spezia, in cui “i giocatori importanti vanno messi in condizione di esprimere il meglio e poi, in qualche modo, dobbiamo equilibrare la squadra”. Equilibrio, alta intensità, coraggio, fatica sembrano quindi essere le parole chiave per lo Spezia di Luca Gotti, almeno nelle intenzioni.

La possibile formazione

Difesa

Dimitrios Nikolaou in maglia Spezia

Con Ivan Provedel in procinto di accasarsi alla Lazio, lo Spezia dovrebbe prelevare in prestito dal Napoli Alex Meret, autore di un pre-campionato non proprio brillante con la maglia azzurra. Sarà lui il portiere titolare, mentre la riserva sarà Zoet.

Per quanto riguarda la difesa a 3, bisogna partire da Dimitrios Nikolaou, unico difensore mancino e giocatore con più minuti giocati nello Spezia la scorsa stagione (3240′ giocati in 36 presenze). Lui sarà il braccetto di sinistra. Negli altri due ruoli sembra esserci più concorrenza, ma sostanzialmente in tre si giocheranno due posti: al centro la preferenza sembra risiedere nella figura di Jakub Kiwior, sorpresa dello Spezia dell’anno scorso nel ruolo di mediano ma utilizzato in amichevole nel suo ruolo originale da Gotti (quello appunto di difensore centrale), mentre a destra si sono alternati Petko Hristov e Mattia Caldara, che può giocare anche al centro della difesa. In terra ligure Caldara cercherà un’altra stagione con continuità in campo, dopo la scorsa stagione a Venezia in cui ha totalizzato 31 presenze (tra il 2018/19 e il 2020/21 ne aveva collezionate 20). L’unico altro giocatore utilizzato nei tre dietro è stato Luca Vignali, da braccetto destro, ma il suo minutaggio sembra essere più limitato, specialmente dopo il futuro ritorno di Kelvin Amian dall’infortunio.

Amian si è operato il 20 luglio e sarà fuori per 2-3 mesi: al suo ritorno sarà probabilmente un giocatore importante per Gotti, considerando la capacità di giocare sia da braccetto che da esterno destro. Ruolo, quest’ultimo, in cui può nel frattempo disimpegnarsi anche il jolly spezzino Emmanuel Gyasi, vero e proprio tuttofare. Per lui ci sarà sempre un posto nell’undici, alla bisogna. A sinistra ci sono Arkadiusz Reca, esterno di grande spinta riscattato per 2 milioni di euro dall’Atalanta, e Simone Bastoni, vero punto di riferimento degli aquilotti, che pare però ormai dirottato in maniera definitiva in mediana, ruolo in cui ha esordito nel grande calcio.

Centrocampo

Kevin Agudelo in maglia Spezia

A centrocampo Giulio Maggiore, capitano della squadra, sembra vicino alla cessione: in caso di permanenza lui sarà la mezz’ala sinistra titolare, ma è difficile che possa rimanere un altro anno. Al suo posto, quel ruolo potrebbe essere ben digerito, come anticipavamo, da Simone Bastoni.

Ma a centrocampo lo Spezia ha innumerevoli alternative di simile livello. Da mezzala può giocare anche Viktor Kovalenko, prossimo al ritorno allo Spezia dall’Atalanta, o Mikael Ellertsson, giovane islandese (6 presenze in nazionale) classe 2022, mancino con un discreto senso del gol (9 gol in 37 presenze nel campionato Primavera), sempre subentrato nelle amichevoli estive dello Spezia. Un’altra possibile sorpresa potrebbe essere Emil Kornvig, norvegese – lo scorso anno ha giocato insieme ad Holm nel Sonderjyske – 187 centimetri, profilo che si è lasciato notare in ritiro ed è stato utilizzato anch’esso con un buon minutaggio nelle prime uscite.

Ma la grande intuizione potrebbe essere la nuova posizione di Kevin Agudelo, giocatore tecnicamente molto dotato, autore di alcune prestazioni eccezionali nello scorso campionato, in cui ha segnato anche tre reti. Lui è la grande speranza tecnica dello Spezia di Gotti, che potrebbe ricucire sul colombiano un vestito simile a quello rammendato per De Paul ai tempi dell’Udinese. Un sistema in cui Agudelo potrebbe giocare a tutto campo guidando le transizioni offensive.

Albin Ekdal il giocatore favorito su Bourabia per collocarsi al centro, ma voci di mercato raccontando di un Ethan Ampadu vicino a trasferirsi in Liguria. Un altro jolly che consentirebbe a Gotti di ruotare ancora i suoi uomini anche su più reparti.

Attacco

M'Bala Nzola, Francia

In attacco i titolari dovrebbero essere Daniele Verde, capocannoniere e miglior assistman dello Spezia nel 2021/22, con 8 gol e 6 assist, e M’Bala Nzola, autore di 11 reti in 25 presenze nel 2020/21 con Vincenzo Italiano alla guida dei liguri, ma senza continuità nella stagione successiva. Nzola sembra essere molto apprezzato da Gotti, che vorrebbe diventasse il punto di riferimento offensivo.

Le due riserve dirette nelle amichevoli sono stati Janis Antiste, autore di due reti contro Jablonec e Padova e David Strelec, un gol in 10 presenze la scorsa stagione, slovacco (12 presenze e 2 gol con la Nazionale), di cui Gotti ha detto “ha più qualità di quelle che pensa di avere”. Infine Daniel Maldini, che proprio allo Spezia ha segnato l’unica rete in Serie A. In questo contesto, la soluzione da seconda punta sembra essere la più probabile, anche se non sorprenderebbe un utilizzo sia sulla fascia che da interno di centrocampo.

Probabile XI – Meret – Caldara, Kiwior, Nikolaou – Gyasi, Agudelo, Ekdal, Bastoni, Reca – Verde, Nzola

Punti di forza

  • Solidità difensiva
  • Transizioni offensive veloci
  • Ritorno di Nzola in un contesto adeguato
  • Possibile esplosione di Agudelo

Debolezze

  • Nuovo sistema di gioco e nuove richieste
  • Gran dispendio fisico richiesto, specialmente a centrocampisti ed esterni
  • Molte scommesse

Battitori

  • Calci di rigore: Nzola/Verde
  • Punizioni: Verde/Bastoni
  • Angoli: Verde/Bastoni

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