Chi è e come gioca Japhet Tanganga, obiettivo di mercato del Milan

Il Milan sta cercando un difensore centrale da aggiungere alla sua rosa: Tanganga sembra essere un profilo attenzionato ed interessante, viste le sue caratteristiche

Japhet Tanganga in maglia Tottenham

In questa sessione di calciomercato, il Milan sta cercando di “sistemare” ulteriormente la rosa competitiva dello scorso anno attraverso profili funzionali al proprio stile di gioco. Uno dei ruoli su cui si stanno concentrando maggiormente Paolo Maldini e Frederic Massara è quello del difensore centrale, per il quale i rossoneri sono alla ricerca di un profilo che possa essere una buona alternativa di Fikayo Tomori, Pierre Kalulu e Simon Kjaer, dopo l’addio di Romagnoli e con Gabbia che sembra vicino alla partenza. Uno dei principali nomi sulla lista del Milan sembra essere quello di Japhet Tanganga.

La crescita nel Tottenham, le prime esperienze e gli infortuni

Difensore inglese classe 1999 destro di 1.84 m, Japhet Tanganga è cresciuto nell’accademia calcistica del Tottenham, nella quale è entrato nel 2009, all’età di 10 anni. Esordisce in prima squadra in una partita infelice per gli Spurs, quella contro il Colchester nel terzo turno di EFL Cup della stagione 2019/20, nella quale la formazione allenata in quel momento da Mauricio Pochettino venne sconfitta ai calci di rigore a sorpresa. Passerà qualche mese prima dell’esordio in Premier League, che avverrà sotto la guida di José Mourinho, in una partita delicata contro il Liverpool, ad inizio gennaio 2020. Tanganga si fece trovare pronto e disputò una prestazione solida, che gli permise di continuare a giocare con buona regolarità in quel periodo: tra gennaio e marzo 2020 (fino allo stop del campionato per la pandemia) collezionò le sue sei presenze da titolare in Premier League di quella stagione (ed il suo esordio in Champions League, contro il Lipsia nel ritorno degli ottavi di finale, unica sua presenza nella massima competizione europea), alle quali non ne seguirono altri causa problemi alla schiena.

Gli infortuni sono stati una costante nelle stagioni di Tanganga, che oltre a quello alla schiena ha sofferto anche di un problema alla coscia ad inizio stagione 2020/21 e di un infortunio al ginocchio che ha precocemente interrotto l’ultima stagione, in cui aveva iniziato le prime quattro da titolare, allenato da Nuno Espirito Santo (ottenendo anche un Man Of The Match nella prima giornata disputata contro il Manchester City), e dove stava trovando diverso spazio anche con Antonio Conte in panchina.

Un difensore versatile ed aggressivo

Tanganga ha chiuso la stagione 2021/22 con 19 presenze totali, di cui 11 in Premier League (10 da titolare, 740 minuti totali) nelle prime 20 partite disputate in campionato dagli Spurs, prima appunto dell’infortunio. In questi match è stato utilizzato dai due allenatori avuti in molti modi, a seconda delle necessità: ha iniziato da terzino destro nella difesa a 4 di Espirito Santo, dove ha anche svolto il ruolo di centrale, per poi essere utilizzato da Conte sia come esterno destro a tutta fascia nel 3-4-2-1 adottato dall’allenatore italiano sia come braccetto dei tre (sia destro che sinistro). La versatilità è quindi una delle sue principali caratteristiche, riconosciuta anche da Mourinho, che lo utilizzò da centrale, da terzino destro e sinistro (in tre partite) e in nazionale, dove con l’Under 21 ha disputato due partite da titolare nell’Europeo di categoria del 2021, una da centrale e una da terzino destro.

Japhet Tanganga in maglia Tottenham


Tanganga sembra essere un giocatore molto fisico, che fa del posizionamento, dell’anticipo e dell’aggressività i suoi punti di forza, abbastanza abile anche in fase di impostazione. Un profilo quindi che sembrerebbe simile a quelli di Tomori e Kalulu, sempre alla ricerca di un’aggressione alta e dell’anticipo (o del successivo disturbo) dell’avversario, attori protagonisti nell’ultima parte di stagione, con 9 clean sheet nelle ultime 11 partite disputate, in cui hanno giocato tutti i minuti.

Giocatore che si definisce, e viene definito da allenatori che l’hanno visto crescere (come Keith Downing, suo allenatore nell’Under 20 inglese), aggressivo, è stato il difensore con più falli commessi P90 nella Premier League 2021/22 (2.31) ed il quinto nel 2020/21 (2.03). Altra sua affermazione riguarda il suo approccio alla gara, specialmente contro giocatori di alto livello, teso a cercare principalmente di ostacolare le loro qualità, anche attraverso il contatto fisico. Nelle ultime tre stagioni di Premier League ha effettivamente numeri alti per quanto riguarda i duelli, sia vinti che persi P90: 7.7 vinti e 5.48 persi nel 2019/20, 6.09 vinti e 6.64 persi nel 2020/21, 5.11 vinti e 5.47 persi nel 2021/22. Vale la pena sottolineare ulteriormente come questi numeri riguardino un minutaggio complessivo per stagione che non ha mai superato i mille minuti (526′ nel 2019/20, 488′ nel 2020/21 e 740′ nel 2021/22), da prendere quindi con le pinze ma significativi di come cerchi appunto il contatto frequentemente all’interno delle partite.

In conclusione, Tanganga sembra quindi essere un profilo adatto per una difesa aggressiva come quella del Milan, sia come backup dei centrali, così come, in caso di necessità, come terzino destro, ruolo interpretato con molta fisicità e propensione ad offendere, in modo simile a quanto visto in alcune partite disputate in quel ruolo da Kalulu ad inizio stagione (come a Torino contro la Juventus alla quarta giornata o in trasferta contro lo Spezia alla sesta, dove servì l’assist per il gol vittoria di Daniel Maldini).

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