Con Dodo la Fiorentina alza nuovamente il tasso tecnico

Il terzino brasiliano, che verrà ufficializzato nei prossimi giorni, porterà tanta spinta e qualità al gioco di Italiano in un ruolo rimasto scoperto

Dodo in maglia Shakhtar

Manca solo l’ufficialità, ma Dodo sarà un prossimo giocatore della Fiorentina. Nel roster di Italiano andrà a ricoprire il posto da laterale destro lasciato libero da Odriozola, che la scorsa stagione ha chiuso in crescendo il proprio campionato. Ma rispetto al difensore di proprietà del Real Madrid, il giovane brasiliano (classe 1998) è un terzino totalmente differente, che andrà ad accrescere il tasso tecnico dei Viola ed aumentare il carico in fase offensiva.

Un altro gioiello dello Shaktar “brasiliano”

Shaktar-Brasile è un binomio che va avanti da anni, e periodicamente lancia nel palcoscenico europeo dei nuovi talenti. Tra chi ha avuto successo con le big d’Europa ricordiamo Fred, Willian, Douglas Costa o Fernandinho, mentre in Italia in pochi hanno lasciato veramente il segno. Luiz Adriano al Milan e Fernando alla Sampdoria sono costati caro ma non hanno brillato, mentre nella prossima stagione sotto i riflettori assieme a Dodo ci sarà anche Marcos Antonio, di recente acquistato dalla Lazio.

Attendendo le cifre ufficiali dell’investimento, si parla di almeno 15 milioni di euro, la Viola accoglie un giocatore che in Ucraina ha maturato esperienza anche a livello internazionale, con 30 match tra Champions ed Europa League (qualificazioni comprese), per un totale di 97 partite in maglia nero-arancio tra tutte le competizioni.

A favorirne il processo di crescita quei pochi mesi con Roberto De Zerbi in panchina. Se da un lato può preoccupare il fatto che l’ultima partita ufficiale di Dodo risalga al 11 dicembre 2021, causa i fatti di cronaca risaputi, dall’altro la guida tecnica dell’allenatore ex Sassuolo può averlo avvicinato notevolmente a quello che sarà il gioco di Italiano del prossimo anno.

Come si inserisce negli schemi di Italiano?

Visto il trend degli ultimi anni si fa fatica a pensare che un ragazzo di 166 (centosessantasei) centimetri di altezza possa giocare nel ruolo di terzino in Serie A. La scelta di puntare su un giocatore estremamente veloce, rapido nel dribbling nello stretto, ma che può concedere dal punto di vista fisico, è un chiaro segnale di come Italiano voglia alzare ulteriormente l’asticella tecnica, puntando anche sulla qualità degli uomini della linea difensiva.

Definire Dodo un terzino è quasi riduttivo, vista la sua abilità nel tagliare dentro il campo e attaccare la profondità. La velocità è la sua arma principale utile tanto in fase offensiva, dove sa essere pericoloso più come uomo assist (6 nelle poche partite di campionato ucraino di questa stagione) che come goleador, quanto in fase difensiva per sopperire al gap fisico con gli avversari.

Anche dal punto di vista tattico il suo acquisto sembra perfetto. Il gioco della Fiorentina passa sempre dalle fasce in fase di costruzione, con un terzino come Biraghi che tocca molto la palla e di fatto funge da costruttore di gioco sulla fascia sinistra (quinto nella passata stagione in A per key pass), e dalla parte opposta un profilo come Dodo, che andrebbe eventualmente a comporre la catena di destra con un giocatore molto tecnico come Ikone, in grado defilarsi, aspettare largo il pallone sui piedi e lasciare di conseguenza spazio al centro.

Gli eventuali punti di debolezza possono emergere in fase difensiva, dove il laterale ormai ex Shakhtar può palesare alcune lacune. Diventerà fondamentale la sua attitudine al sacrificio combinata con una sufficiente condizione fisica, mentre ad Italiano spetterà il ruolo di trovare la combinazione ideale a centrocampo per compensare le sortite offensive del terzino brasiliano. Perché sì, ben vengano i giocatori di qualità, ma se la Fiorentina avrà grandi ambizioni dovrà saper trovare il proprio equilibrio in campo.

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