Rafael Leão: la freccia portoghese

Come il talento classe ’99 è riuscito a mascherare l’assenza di Rebic sulla fascia sinistra del Milan, dispensando assist e giocate decisive

Rafael Leao

Chi è Rafael Leão

Alla seconda stagione in rossonero, Leão rimane un oggetto misterioso per la maggior parte degli appassionati e degli addetti ai lavori; classe 1999, 188cm, destro naturale, arrivato al Milan nell’estate del 2019 per una cifra importante dal Lille, grande fucina di talenti, si è dovuto velocemente adattare al calcio italiano per giocarsi un posto nell’11 prima di Giampaolo e poi di Pioli.

La prima cosa non ancora perfettamente definita di Leão è il ruolo; punta centrale, grazie alla sua fisicità, o esterno, per la sua tecnica e velocità in corsa? Finora il problema è stato risolto in maniera molto semplice da Pioli: la punta è Ibrahimovic, quando non c’è lui può giocarci Leão, ma per il resto gioca sull’esterno. E Leão proprio sull’esterno, per via dell’infortunio al gomito di Ante Rebic, ha trovato spazio.

Cosa ci dicono le statistiche?

Rafael Leão ha giocato finora 3 partite da titolare, una da punta per l’assenza di Ibrahimovic causa Covid, due da esterno, contro Inter e Roma, dove è stato letteralmente devastante; Leão è infatti uno dei migliori assistman del campionato, guidando la classifica avendone fatti 3 in 228 minuti giocati. Sfruttando sull’esterno la sua velocità e la sua padronanza del pallone riesce a cogliere spesso impreparati i difensori avversari (D’Ambrosio contro l’Inter, Karsdorp giusto ieri sera) per poi mettere dei palloni deliziosi tra difesa e portiere, perfetti da spingere solamente in rete da Ibrahimovic.

Il talento portoghese mostra le sue capacità in isolamento con l’avversario anche con la percentuale di dribbling riusciti: 61,5%, molto alta per un giocatore offensivo, avendo completato 8 dribbling su 13. Leão è un fattore quando crea la superiorità numerica saltando l’uomo, causando una scalata nella difesa avversaria che apre sistematicamente spazi al centro. Di fatto in questi pochi minuti ha creato 3 big chance, 4 passaggi chiave e 4 cross, di cui due a buon fine.

Leão non fa mancare nemmeno l’apporto difensivo, mostrando una buona crescita sotto questo aspetto; 9 palloni recuperati e 19 contrasti vinti (anche 22 persi); è ancora un po’ irruento come dimostrano le due ammonizioni prese.

In definitiva Leão sembra potersi evolvere come esterno d’attacco, veloce, bravo a puntare l’uomo e a mettere palloni verso la porta o convergere verso il centro; con il rientro di Rebic sicuramente il suo minutaggio calerà, ma Pioli intanto si è trovato in casa un’alternativa di grande livello e soprattutto dal futuro assicurato.

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