Talking Point: al Napoli è mancato il centrocampo nel momento clou
Con un punto nelle ultime due partite, il Napoli vede allontanarsi il sogno scudetto: tra le ragioni di questo crollo c’è il mancato apporto dei centrocampisti
Le ultime due giornate hanno messo una pietra tombale sulle aspirazioni scudetto del Napoli. La sconfitta con la Fiorentina e il pari con la Roma, entrambi risultati maturati al Diego Armando Maradona, hanno rallentato vistosamente la corsa dei partenopei, strozzando un sogno che stava prendendo forma in maniera sempre più nitida. Nel momento della verità, la squadra di Luciano Spalletti è venuta meno, raccogliendo un punto in due gare complicate, ma estremamente rivelatorie per le ambizioni del Napoli. Tra i problemi messi in evidenza c’è stato l’apporto impalpabile del centrocampo, soprattutto per ciò che riguarda Fabian Ruiz e Zielinski, le due punte di diamante del reparto, oscurate completamente in questo momento della verità.
Un 2022 nullo
I problemi a centrocampo del Napoli non si possono circoscrivere alle ultime due giornate, ma hanno radici lontane. Basta guardare i numeri dell’apporto dei due calciatori più importanti del reparto: Fabian Ruiz e Zielinski.
Il polacco nel 2022 non ha collezionato né un gol né un assist, come evidenziato anche nel nostro tabellone, e nelle ultime uscite è anche finito in panchina. L’ultima rete risale al 4 dicembre con l’Atalanta, l’ultimo assist al 19 col Milan. Poco meglio Fabian, che nel 2022 ha collezionato un solo assist, nella vittoria a Bologna del 17 gennaio, e una rete, decisiva per la vittoria allo scadere all’Olimpico con la Lazio. Un acuto rimasto però isolato. Il rendimento del polacco è stato sotto le aspettative per tutta la stagione, diventando praticamente nullo negli ultimi mesi. Lo spagnolo ha fatto invece una grande prima parte di campionato, ma nella seconda è calato vistosamente.
Spalletti ha perso l’apporto di questi due giocatori fondamentali nella fase clou della stagione. L’impalpabilità a livello realizzativo dei due si è fatta sentire e nel momento decisivo il Napoli si è perso, rischiando di finire la stagione con un carico di rimpianti non indifferente.
Il crollo del Napoli
È inutile nascondere come le ultime due partite abbiano rappresentato, in tutto e per tutto, il crollo del Napoli. Al di là dei risultati, anche le prestazioni non sono state all’altezza. Il match con la Fiorentina è sembrato stregato sin dall’inizio; quello con la Roma si era anche messo sui giusti binari, ma la squadra di Spalletti è progressivamente sparita dal campo, lasciando nel secondo tempo la scena solo ai giallorossi.
In queste due partite, Fabian e Zielinski sono stati tra i peggiori in campo. Lo spagnolo è partito titolare in entrambi i match lasciando il campo intorno all’ora di gioco in entrambi i casi. Il polacco ha giocato 90 minuti con la Viola e il secondo tempo con la Roma, non riuscendo mai a lasciare il segno.
La sparizione di due degli uomini chiave ha fortemente indirizzato i due match, al netto poi chiaramente anche di altri problemi, come l’isolamento eccessivo di Osimhen o l’assenza di Anguissa con la Fiorentina. Fabian e Zielinski hanno però un peso importante perché le aspettative su due come loro sono sempre alte.
Quanti rimpianti
Il rischio per il Napoli è che la stagione finisca con più rimpianti per il sogno scudetto sfumato che gioia per il ritorno in Champions League. La squadra di Spalletti ha dimostrato spesso di avere le carte in regola per vincere il campionato e, al massimo delle potenzialità, ha dimostrato di essere superiore alle milanesi. Poi però ci sono stati gli infortuni, le assenze e le sparizioni nei momenti clou.
Incontrollabili i primi due, il terzo fattore rischia di pesare molto. Ci si aspettava tanto da due giocatori come Fabian Ruiz e Zielinski, tra i migliori nella rosa, ma nel momento della verità hanno tradito le aspettative, caricando di rimpianti una stagione che rimane positiva, ma potrebbe coprirsi di un velo d’ombra.