Champions League: cosa aspettarsi dai giocatori delle italiane?

Riparte la Uefa Champions League: Inter e Juve per migliorarsi, Atalanta alla ricerca di conferme, Lazio possibile outsider

Uefa Champions League

Dopo l’atipica fase finale di agosto, torna la UEFA Champions League nella sua versione classica! Anche quest’anno 4 italiane ai nastri di partenza e noi, oggi, vogliamo analizzarle, mettendo in evidenza quali sono i calciatori che più possono fare la differenza in Europa. C’è chi ha avuto sorteggi più agevoli e chi no, anche in virtù della fascia d’appartenenza. Andiamo a vedere, squadra per squadra, i giocatori più rappresentativi.

Atalanta

La Dea ci ha mostrato di potersela giocare contro chiunque, crescendo a dismisura durante la scorsa edizione della Champions League, chiusa ai quarti di finale, con una beffarda eliminazione nei minuti di recupero.
Il giocatore più rappresentativo è sicuramente il Papu Gomez che ha iniziato in modo spettacolare la stagione e sarà il faro della squadra. Proverà a trascinare ad una seconda storica qualificazione i bergamaschi, grazie e soprattutto ai suoi assist e gol!

I due esterni, Gosens e Hateboer, hanno la capacità di attaccare con continuità e allo stesso tempo garantire adeguata copertura difensiva. Da loro, però, non ci aspettiamo molto in fase difensiva, ma vista la loro attitudine alla fase offensiva e al gol, ci aspettiamo un ruolo da protagonisti anche in UCL.

Tornando al reparto offensivo, Zapata e Muriel si alterneranno nel ruolo di attaccante centrale, ma potranno anche giocare in coppia. Entrambi hanno faticato in zona gol nella passata stagione, avendone siglato uno a testa, ma sono spesso indispensabili nella manovra, rendendosi utilissimi per la squadra.

Discorso a parte lo merita Ilicic, che è stato il vero trascinatore della passata stagione europea della Dea, grazie ai suoi 5 gol: Josip è tornato contro il Napoli e non è sembrato (com’è normale) al meglio, ma se riuscirà a tornare in breve tempo ai livelli passati, si ritaglierà nuovamente un ruolo da protagonista.

Attenzione a Miranchuk! È stato il fiore all’occhiello del mercato, anche lui è quasi totalmente guarito dai problemi fisici avuti in quest’inizio di stagione e, se Gasperini riuscirà ad integrarlo al meglio nel contesto di squadra, sarà un valore aggiunto, vista anche la sua esperienza in Europa.

Inter

Dopo la cocente eliminazione nell’ultima edizione, l’Inter deve migliorare i risultati degli ultimi anni, soprattutto perché è aumentata notevolmente la qualità della rosa; sarà un girone equilibrato (con il Real ovviamente favorito), dove Shakhtar Donetsk, Borussia M’Gladbach e Inter si giocheranno un posto, con quest’ultima favorita.

Il fiore all’occhiello dei nerazzurri è sicuramente Lukaku, già a quota 4 gol in campionato; nell’ultima Champions solo 2 gol in 5 partite e, viste le medie alle quali ci ha abituati, ci aspettiamo che migliori il suo bottino. Diventato ormai un riferimento per Conte, ma anche per i compagni, proverà a trascinare il suo club anche in Europa.

Chi, invece, ha fatto meglio del belga in Europa è Lautaro Martinez, che ha chiuso l’ultima Champions con 5 gol in 6 partite; i due sono in perfetta sintonia e si trovano a memoria, offrendo spesso assist l’uno per l’altro. Grazie al suo carisma e alla sua personalità, è in grado di essere decisivo anche in UCL; occhio, però, anche ad Alexis Sanchez che spesso fa rifiatare uno dei due attaccanti e, vista l’esperienza in campo europeo, sa come fare la differenza.

Nel reparto centrale del campo sono tante le incognite: Conte ha lamentato “mancanza di calciatori con esperienza internazionale” nell’ultima Champions League e la società ha deciso di eliminare il problema; sono, infatti, arrivati Eriksen nel mercato invernale, ma soprattutto Arturo Vidal in estate: giocatori che d’esperienza internazionale ne hanno da vendere. Mentre, però, sul primo ci sono molte perplessità tattiche e di collocazione in campo, dal secondo ci aspettiamo grandi prove di personalità, permettendo all’Inter di alzare il livello in Europa. Non da sottovalutare anche Stefano Sensi, decisivo nella parte iniziale della scorsa stagione, conclusasi in anticipo per lui a causa di tanti problemi fisici.

Ultimo, ma non per importanza, citiamo Achraf Hakimi; l’esterno marocchino è senza dubbio uno dei più forti nel suo ruolo, ed è già partito bene in maglia nerazzurra. Anche lui ha tanta esperienza in campo europeo, nonostante la giovane età, e l’Inter ne sa qualcosa, vista la doppietta (decisiva ai fini del passaggio del turno) siglata con la maglia del Dortmund, proprio contro i nerazzurri.

Juventus

Dopo una mini rivoluzione estiva, con l’esonero di Sarri e l’arrivo di Andrea Pirlo in panchina, la Juventus ripartirà alla caccia della coppa dalle grandi orecchie, tanto desiderata dalla società e dalla tifoseria bianconera. Pescato il Barcellona in seconda fascia, il girone non lascia molti dubbi, con la Juve e appunto i blaugrana favoriti per i primi due posti, a danno di Dinamo Kiev e Ferencvaros.

Sicuramente la punta di diamante è Cristiano Ronaldo che ha già vinto questa competizione 5 volte; il portoghese, causa Covid, salterà la sfida d’esordio, con punto interrogativo per la seconda contro il Barcellona. Elencare statistiche sarebbe superfluo per colui che è considerato il più forte al mondo, insieme a Leo Messi e che, sicuramente, farà la differenza anche in quest’edizione della massima competizione europea.

Sempre nel reparto offensivo, daranno il suo apporto anche Paulo Dybala, 3 gol e 2 assist la scorsa stagione e stella bianconera dopo CR7, e Alvaro Morata, arrivato in estate, che già con i bianconeri siglò 5 gol in Champions nella stagione 2014/2015.

Altri giocatori di qualità sono sicuramente Dejan Kulusevski, giocatore dalle indiscutibili doti tecniche, che è già partito bene in maglia bianconera, ma alla sua prima esperienza europea, e Aaron Ramsey che, nonostante i tanti infortuni, è l’uomo di maggior qualità della mediana juventina e con una buona esperienza europea.

Bisognerà vedere anche come si comporterà la difesa bianconera in Europa, visto qualche limite mostrato nella parte iniziale di questa stagione. Sicuramente i due veterani, Bonucci e Chiellini, sanno come comportarsi e, con l’apporto di De Ligt (in fase di recupero), renderanno più semplice la vita a Szczesny.

Lazio

Dopo 13 anni la Lazio torna in Champions League e lo fa in un gruppo in cui almeno il secondo posto è alla sua portata, posto che il Borussia Dortmund sia più forte. La squadra non ha iniziato bene la stagione, anzi: le due batoste di fila con Atalanta e Sampdoria preoccupano, e Inzaghi dovrà al più presto recuperare qualche giocatore ma soprattutto trovare una quadratura del cerchio che ad ora sembra smarrita.

Immobile è sicuramente l’uomo di punta, e anche dai suoi gol passeranno le possibilità di passaggio del turno: i biancocelesti sono in un girone in cui si potrebbe segnare tanto e loro stessi hanno un DNA offensivo, quindi Ciro, se ritroverà la sua solita vena realizzativa, sarà un fattore.

Luis Alberto e Milinkovic Savic, da uomini di qualità, saranno pronti a prendere in mano la trequarti biancoceleste, così come Correa, che vista l’importanza della competizione, farà valere la sua brillantezza e qualità negli ultimi 20 metri. Interessante può essere Lazzari, che già in campionato nella stagione passata era spesso decisivo con frequenti incursioni dalla destra e cross pericolosi; essendo la sua prima esperienza in UCL, bisognerà valutarne l’adattamento però.

La difesa è in questo momento il grande punto dolente; toccherà quindi agli uomini di maggior esperienza, in primis Acerbi, rimettere un po’ d’ordine, poiché in campo europeo è fondamentale la solidità difensiva.

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