L’evoluzione di Bennacer con la maglia del Milan

Analizziamo la crescita del centrocampista ex Empoli, punto fermo del Milan oggi e anche nel prossimo futuro

Ismael Bennacer in maglia Milan

Il goal pesantissimo nella vittoria contro il Cagliari porta la firma di Ismael Bennacer, che dopo un inizio di stagione non facile sembra aver ripreso il comando della mediana rossonera. Per analizzare l’evoluzione tecnico-tattica del classe 1997 di nazionalità algerina, abbiamo confrontato i numeri di quest’anno con quelli delle passate stagioni, sia con la maglia dell’Empoli, sia con quella del Milan per le due – tre con quella attuale – stagioni successive.

Quello che emerge è il profilo di un giocatore in continua crescita, capace di rendere meglio non solo perché inserito in un sistema di gioco che complessivamente produce di più, ma anche per la presenza, al suo fianco, di un giocatore come Sandro Tonali.

Mai pericoloso come quest’anno

Abbiamo conosciuto Ismael Bennacer per le sue doti di palleggio, per la sua abilità nel dribbling e per le sue letture difensive. Quest’anno però l’ex Empoli ci sta facendo scoprire numeri migliori anche in una zona più offensiva del campo. In questa stagione Bennacer tenta la conclusione 1 volta ogni 90 minuti, con 0.36 P90 conclusioni che finiscono nello specchio della porta (in top 10 tra i rossoneri). Mai aveva mantenuto queste stats: il suo massimo era stato di 0.81 tiri P90 nella stagione ’20/’21, senza aver mai superato i 0.15 tiri in porta P90 nella sua carriera.

Queste sue ottime stats si sono concretizzate nelle due reti stagionali, entrambe avvenute da fuori area, che permettono ai rossoneri di essere la squadra che realizza più reti dalla distanza.

La maggior presenza offensiva di Bennacer viene giustificata anche dal più alto numero di tocchi in area avversaria: dai 0.30 tocchi P90 con l’Empoli si è passati ai 0.33 della stagione ’19/’20, saliti a 0.40 in quella successiva fino ad arrivare ai 0.86 tocchi P90 in area avversaria di questo campionato.

Ma non è finita qui. Bennacer, rispetto alle altre annate di Serie A, ha migliorato i numeri relativi ai passaggi chiavi (ora 1.36 P90, contro un massimo di 1.05 P90 nel ’19/’20) e alle big chance create (0.14 P90, meglio anche della stagione con l’Empoli chiusa a 0.12 P90).

L’unico dato rilevante in calo riguarda la percentuali di dribbling riusciti, quest’anno al 74,36% contro l’ 80,56% della scorsa stagione, a fronte comunque di 2.79 dribbling tentati P90 (“solo” sesto nel Milan), superiore ai 2.43 della stagione ’20/’21.

Una possibile spiegazione tattica

La crescita del mediano ex Empoli può attribuirsi alla presenza al suo fianco di un giocatore come Tonali. Un centrocampista come l’ex Brescia, garantendo più copertura di Kessié, può dare più serenità allo stesso Bennacer, che può avanzare la sua posizione e portare la propria qualità qualche metro più avanti.

Nonostante un inizio di campionato dove non è stato sempre impiegato da titolare, al ritorno dalla breve esperienza in Coppa d’Africa con la sua Algeria, Bennacer ha iniziato dalla panchina solo una delle ultime 7 sfide, tornando ad essere un punto fermo dei rossoneri. E lo sarà con ogni probabilità anche nella prossima stagione, quando tra arrivi e partenze, il centrocampo del Milan cambierà volto dopo due stagioni con gli stessi uomini in mediana.

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