Brozovic è insostituibile: senza di lui l’Inter non ha mai vinto in stagione
Anche contro il Torino, l’Inter orfana di Brozovic non è riuscita a portare a casa i tre punti. Proviamo attraverso i numeri a capire l’importanza del regista croato nella formazione di Inzaghi
L’Inter senza Brozovic non riesce a vincere. Quella di Torino è stata la terza assenza stagionale del centrocampista croato e in tutte queste partite i nerazzurri non sono mai andati oltre al pareggio nei 90 minuti. La prima volta è successa in Coppa Italia contro l’Empoli, agguantando il pareggio in extremis grazie all’acrobazia di Ranocchia. La seconda assenza è coincisa con l’inaspettata disfatta casalinga contro il Sassuolo e la terza, appunto, nel pareggio a Torino.
Negli schemi di Inzaghi, il ruolo di metronomo davanti alla difesa assume un’importanza vitale per lo sviluppo della manovra dal basso e Brozovic si è calato nella parte tanto bene da essere diventanto imprescindibile per l’Inter. Vediamo con qualche numero la sua importanza nell’undici titolare e del perchè, senza di lui, i nerazzurri facciano così tanta fatica a vincere.
I numeri di Brozovic
Metaforicamente parlando, si può ritenere Brozovic il cervello della squadra: è il giocatore dell’Inter che tocca piu volte il pallone nei 90 minuti ( 93.3 tocchi P90) e quello che effettua più passaggi ( 73.71 P90), circa 10 in più di ogni altro nella squadra. Tra i giocatori con più di 2000 minuti in Serie A, nessuno passa la palla tante volte quante lui e soprattutto nessuno effettua così tanti passaggi nella metacampo offensiva (36.35 P90).
Questo è indice del livello di intelligenza calcistica del centrocampista. Difficilmente non è in grado di offrire una linea di passaggio ad un suo compagno, anche al costo di effettuare una corsa in più: infatti tra i giocatori di Serie A con più di 100 minuti dipsutati, solo Thorsby percorre in media più chilometri di lui (11.6 km per partita). Proprio questa capacità di smarcarsi dal marcatore avversario, permette all’Inter di uscire dalla pressione nemica spesso in maniera più agevole.
La sua scaltrezza è evidente anche quando si tratta di dover recuperare palla: tra i centrocampisti dell’Inter è primo per palloni recuperati (7.46 P90) tra i giocatori con più di 600 minuti, terzo per intercetti ( 1.16 P90) e secondo per tackle vinti (2.28). Queste doti lo rendono unico nell’Inter, e aggiungendo anche le qualità da regista basso, risulta unico anche nell’intero panorama della Serie A.
Chi lo può sostituire nell’Inter?
Nella gara contro il Sassuolo senza Brozovic, Inzaghi aveva optato con Barella da vertice basso, ma senza ottenenere gli effetti desiderati. La squadra aveva creato molto, ma ha fatto intravedere una certa fragilità nel reparto di centrocampo. L’interpretazione di Barella differiva da quella di Brozovic nella capacità di fare da specchio davanti alla difesa e in particolare sono venuti a meno gli inserimenti e gli strappi dell’ex Cagliari.
Contro il Torino, si è ricorsi a Vecino come centrale nei 3 di centrocampo, facendo risaltare ancora di più le differenze con Brozovic. Vecino ha completato appena 21 passaggi, tanti quanti quelli ottenuti da Brozovic nella sua prestazione peggiore da questo punto di vista (nel 2-2 contro la Sampdoria, giocando 54 minuti). Contro il Torino è mancato proprio quel punto di riferimento a centrocampo in grado di sfuggire dalla marcatura uomo a uomo studiata da Juric. Troppe volte si è ricorsi a lanci lunghi per i due attaccanti, isolati contro l’ispiratissimo Bremer.
A tutti gli effetti, nella rosa dell’Inter manca un doppione di Brozovic: nessuno possiede la stessa attitudine e nessuno è davvero in grado di offrire quella qualità con la stessa quantità. A livello di gestione del pallone, l’unico interista in stagione capace di avvicinarsi al numero di tocchi e passaggi di Brozovic è stato Stefano Sensi. Nei soli 158 minuti disputati nel girone di andata ha toccato in media più palloni (94,5 P90) e per passaggi completati è stato il più vicino (63.8 P90). Se qualitativamente Sensi può pareggiare le doti di Brozovic, difficilmente sarebbe in grado di replicare i numeri difensivi del centrocampista croato.
La presenza di Brozovic diventa così imprescindibile per la manovra dei nerazzurri, rendendolo di fatto l’unico vero irrinunciabile della squadra di Inzaghi.