Ruan Tressoldi è il centrale che il Sassuolo di Dionisi merita

Ruan Tressoldi ha giocato 45 minuti contro l’Inter, mettendo in mostra tutto un repertorio particolarmente ricco

Ruan Tressoldi in maglia Sassuolo

L’impresa a San Siro del Sassuolo offre diversi punti da analizzare: tra tutti, quello che più ci ha affascinato è stato l’impiego nel secondo tempo di Ruan Tressoldi Netto, entrato nella ripresa per sostituire Kaan Ayhan, autore di un buon primo tempo, ma costretto a uscire all’intervallo per un problema fisico. Avevamo già brevemente parlato del difensore brasiliano, e la sua prestazione ha confermato quanto di buono pensavamo su di lui.

Chi è Ruan Tressoldi Netto?

Acquistato in estate dal Sassuolo ma ufficialmente aggregato al gruppo solo a partire dallo scorso gennaio, Ruan ha impiegato relativamente poco tempo per trovare spazio nella difesa neroverde. E’ stato prelevato ad agosto per circa 5 milioni dal Gremio, nella stessa trattativa che ha portato Matheus Henrique a Sassuolo, ma successivamente si è deciso di lasciarlo in prestito sempre alla squadra di Porto Alegre per i restanti mesi del 2021.

In Brasile ha raccolto 53 presenze ufficiali, senza aver mai segnato o offerto un assist. Si tratta di un classe 1999, alto 187 centimetri dal fisico longilineo. Il suo corpo è certamente un’arma che gli torna utile nella marcatura degli attaccanti ma è dotato anche di una grande rapidità necessaria per gli anticipi e per le corse all’indietro. Proprio su questo si basa il suo stile difensivo: cerca con frequenza di arrivare prima degli avversari sul pallone e le sue grandi leve gli garantiscono veloci recuperi in caso di filtranti dietro la linea difensiva.

Ma la caratteristica che maggiormente distingue il gioco di Ruan è la sua personalità tutta brasiliana nel gestire le situazioni di campo. La partita di ieri ne offre un esempio: Ruan legge in anticipo un inserimento in profondità di Edin Dzeko e decide di liberarsi del nerazzurro con un elegante colpo di tacco nei pressi della sua area di rigore. Non una giocata qualunque, se rapportata al momento e all’importanza della partita. Questa grandissima sicurezza tecnica fa di Ruan il sostituto perfetto di Marlon, che ha lasciato Sassuolo in estate per seguire De Zerbi in Ucraina.

A livello tecnico, si scorge fin da subito una discreta abilità con il piede destro. Oltre al colpo di tacco, si è prodigato a servire i compagni in maniera precisa seppur rischiosa, con lo scopo di far saltare il primo pressing dell’Inter. Lui stesso, nel giorno della sua presentazione, si è definito come un difensore tecnico, bravo nelle uscite, e quel poco che ha fatto intravedere sembra confermarlo.

La prestazione a San Siro

La prestazione di Ruan nei 45 minuti giocati a San Siro è da applausi: 8 palloni spazzati, 6 duelli vinti su 7 e 4 tiri bloccati, di cui uno particolarmente ravvicinato alla porta difesa da Consigli che ha salvato un goal. Anche grazie alla sua prestazione, il Sassuolo ha fermato una striscia di 19 partite consecutive senza clean sheet (era la peggiore striscia attiva nei top 5 campionati europei). Si è fatto notare anche per un prezioso anticipo nel cerchio di centrocampo con inserimento annesso, portando alla creazione di una nitida occasione da gol.

Il suo modo di giocare sembra l’ideale per gli schemi a cui è abituato il Sassuolo: un calcio veloce, dove tutti devono partecipare alla costruzione dell’azione. Dal punto di vista della manovra, è lucido e capace di giocare palla a terra e di resistere alle pressioni avversarie. Sul piano difensivo è esattamente quel tassello che mancava alla difesa neroverde; in squadra nessuno ha le sue capacità fisiche e atletiche, che si sposano così bene con la richiesta di una difesa alta e aggressiva.

Quella di San Siro era la 6° presenza con la maglia del Sassuolo sulle 9 uscite della squadra nel 2022. Mentre in Coppa Italia è stato utilizzato da titolare in due occasioni su due, in Serie A è sempre partito dalla panchina, giocando appena 58 minuti. Dopo la prova di Milano è legittimo aspettarsi un maggior minutaggio in campo, al fianco di Ferrari, unico vero inamovibile della difesa. Attualmente nelle gerarchie, davanti a lui partono Vlad Chiriches, 32 anni e non nuovo ad acciacchi fisici, e Kaan Ayhan, che non si è mai imposto come ci si aspettava. La prestazione di San Siro potrebbe aver convinto Dionisi a lanciarlo dal 1′ anche in campionato.

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