Talking Point: la stagione dell’Atalanta passa dal rendimento di Luis Muriel

L’assenza di Duvan Zapata si sta facendo sentire in casa Atalanta: Luis Muriel riuscirà a non far rimpiangere il connazionale?

Muriel, Zapata, Atalanta

Sono giorni difficili in casa Atalanta. L’eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Fiorentina e la vittoria sfumata all’ultimo contro la Juventus hanno contribuito ad alimentare il clima d’inquietudine che permea da un po’ di tempo la banda di Gasperini. La Dea si trova in un momento cruciale del suo futuro e, oltre ai risultati, deve anche ritrovare l’identità tattica, messa a rischio dal lungo stop di Duvan Zapata, che nella migliore delle ipotesi rientrerà per le ultime di campionato. Durante la sua assenza, i riflettori sono puntati su Luis Muriel, chiamato a non far sentire la mancanza del collega d’attacco.

Atalanta, il rendimento di Luis Muriel

Luis Muriel 2021-22

Si parla molto dello scarso apporto in questa stagione di Luis Muriel, ma se poi andiamo a vedere i numeri, in realtà, il colombiano non ha fatto così male. Siamo abituati a vedere Muriel sfoderare prestazioni mostruose, quando gioca a un livello normale quindi ne restiamo un po’ delusi. In realtà l’unica nota veramente stonata è il suo poco impiego, perché il numero 9 della Dea è stato fuori molto e si è trovato uno Zapata in stato di grazia a limitarlo.

Solo 9 presenze da titolare per lui, 16 complessive, con 4 gol e 4 assist all’attivo. In media, il colombiano segna quasi un gol ogni due partite, effettua 3.74 tiri ogni 90 minuti (primo nell’Atalanta), completa 3.17 dribbling (anche qui primo, senza considerare il nuovo arrivo) e offre 2.72 passaggi chiave. Non sono numeri banali, anzi: sono dati che esemplificano quanto Muriel sia produttivo quando è in campo. Come già detto, il problema di quest’anno è che ha giocato poco, ma le prestazioni ci sono state, anche se inferiori confrontate con quelle dello scorso anno e del precedente.

L’Atalanta senza Zapata

Con l’assenza di Zapata è chiaramente Muriel l’unico sostituto possibile. Ma l’ex Udinese è un giocatore diverso dal suo connazionale, ha una presenza fisica meno importante, è più rapido e fa meno fatica a giocare fronte alla porta piuttosto che di spalle, come può prediligere Zapata.

Ne consegue che l’Atalanta deve ridisegnarsi per mettere nelle migliori condizioni Muriel. Meno giocatori d’inserimento, ma più calciatori in grado di imbeccarlo: in questo senso, dunque, Boga e Koopmeiners sono due spalle ideali per il colombiano, mentre risultano un po’ più incompatibili Pasalic e Pessina, che riuscivano a sfruttare meglio il lavoro di Zapata di apertura degli spazi per infilarsi.

Ora tutto dipende da Luis Muriel

Luis Muriel, Atalanta

La sensazione è che gran parte della stagione dell’Atalanta, a questo punto, passi dal rendimento di Luis Muriel. Se il colombiano riuscirà a tornare sui suoi livelli stratosferici e sostituirà adeguatamente Duvan Zapata, allora la Dea può dire la sua nella lotta alla Champions e in Europa League. Senza terminale offensivo, però, questi due obiettivi diventano molto complessi.

Tutto dipende da Muriel, da chi gli sta intorno, ma anche dalle sue condizioni. Innanzitutto il colombiano deve stare bene, trovare continuità e alzare il giro dei motori. Poi toccherà a Gasperini sfruttare al meglio l’enorme batteria di trequartisti a disposizione, per scegliere la migliore disposizione al fine di esaltare le caratteristiche di Luis.

A cura di Danilo Budite

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