Jerdy Schouten, il normalizzatore di Mihajlovic

Chi è Jerdy Schouten, il mediano olandese del Bologna divenuto in breve tempo un punto fermo della squadra di Sinisa Mihajlovic

Jerdy Schouten Il Normalizzatore del Bologna

Per sostenere una squadra offensiva e spregiudicata come il Bologna di Sinisa Mihajlovic, serve sicuramente un equilibratore a centrocampo; nel 4-2-3-1 disegnato dal tecnico di Vukovar, i due mediani sono deputati soprattutto a dare stabilità alla squadra per permettere ai rossoblu di sostenere l’enorme potenziale offensivo che ogni volta mettono in campo (Barrow, Orsolini, Soriano, Palacio).

Se da un lato una guida esperta e carismatica come Medel potrebbe essere l’ideale (anche se prima dell’infortunio che lo terrà fuori 45 giorni era stato provato come centrale difensivo), dall’altro il Bologna ha trovato un equilibratore in Jerdy Schouten, un giovane (classe 1997) che gioca come un veterano, e riesce a unire le due fasi come nessuno nella rosa rossoblu.

Accanto all’olandese infatti si sono finora alternati Svanberg, Dominguez, Medel e Poli (anche lui ora infortunato) senza trovare ancora il perfetto complemento, ma Schouten è rimasto intoccabile.

Chi è Jerdy Schouten

Jerdy Schouten è un mediano olandese alto 185cm, pronto al grande salto da titolare dopo un duro apprendistato l’anno passato che ha unito grandi prestazioni (come a Roma nel 2-3 dell’anno scorso) e momenti di appannamento, come nel rosso diretto rimediato in casa nella debacle contro il Genoa.

Finora ha giocato tutte e tre le partite di campionato senza saltare nemmeno un minuto, dimostrando ancora la sua centralità nel progetto tecnico di Mihajlovic che è improntato alla valorizzazione dei giovani.

Punti di forza

Schouten innanzitutto è un interdittore di ottimo livello, mostrando grandi capacità di lettura dell’azione trovandosi sempre al posto giusto nel momento giusto, e con un’ottima abilità nel mettere il corpo correttamente per vincere i contrasti (65% di successo, ben 26 contrasti vinti in 3 partite) senza rischiare spesso il fallo (solo 5 falli commessi in 3 partite, senza prendere ammonizioni); è inoltre un ottimo recuperapalloni, con ben 8 intercetti e 28 palloni recuperati, dimostrando ancora una volta quanto sia l’uomo d’ordine della squadra felsinea.

La caratteristica che stupisce del giovane olandese, è la grande capacità di mantenere il possesso sotto pressione, o appena recuperata palla; dopo le prime tre giornate infatti Schouten è il secondo giocatore per dribbling riusciti in tutta la Serie A, ben 12, ovvero il 75% dei dribbling tentati, una cifra assolutamente fuori da ogni logica.

La grande abilità nel dribbling dimostra da un lato la sorprendente capacità dell’olandese di manipolare la pressione avversaria uscendo in conduzione, dall’altro lo spirito difensivo e di costruzione del giocatore, che probabilmente cerca l’uscita in dribbling in zone di campo non particolarmente congestionate, e con una finalità prevalentemente di mantenimento del possesso (chiaramente più ci si avvicina all’area avversaria e più completare un dribbling sarà difficile).

Punti deboli

Nonostante la centralità nel gioco di Mihajlovic, si può dire senza timore di smentita che Schouten non sia un vero e proprio regista; infatti in 3 partite ha fatto registrare 143 passaggi tentati (88% riusciti), rimanendo quindi sulla cinquantina di palloni giocati a partita. Se da un lato non è un dato sconfortante, dall’altro è lontano dalle cifre degli specialisti del ruolo (i migliori centrocampisti sono Locatelli, De Paul, Cigarini e Veretout), dimostrando che può ancora migliorare per quanto riguarda l’incidenza sul gioco offensivo della sua squadra, nonostante un’ottima percentuale per quanto riguarda i passaggi riusciti. Inoltre finora ha messo a segno una media di 1 passaggio chiave a partita, altro dato buono ma non ottimo, che il giovane olandese avrà sicuramente tempo di migliorare.

Conclusioni

Schouten è un giocatore fondamentale per Mihajlovic, che ha saputo aspettarlo e forgiarlo per renderlo l’equilibratore di un Bologna giovane, aggressivo e spesso spregiudicato; migliorando le capacità in fase di possesso il mediano rossoblù potrebbe diventare un giocatore di prim’ordine potendo ambire a squadre di prima fascia, altrimenti potrebbe rimanere un ottimo giocatore per squadre ambiziose come la squadra felsinea. Mihajlovic dovrà trovare la ricetta migliore per farlo rendere, affiancandogli un mediano con caratteristiche complementari (pensando alle grandi capacità difensive di Schouten e alla necessità di un aiuto in possesso, i più adatti potrebbero essere Nico Dominguez o Matthias Svanberg) per sgravarlo da compiti di costruzione e renderlo ancora più uno specialista del recupero palla.

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