Coppa d’Africa: cinque giovani da tenere d’occhio

Finale in Coppa d’Africa: sarà Salah o Koulibaly ad alzare il trofeo? Intanto godetevi cinque giovani calciatori che hanno ben figurato nel torneo

Issa Kabore

La Coppa d’Africa è giunta al suo atto conclusivo, che vedrà di fronte il Senegal e l’Egitto, Momo Salah contro Sadio Manè. La massima competizione africana per nazionali, però, non è stata solo il torneo delle grandi stelle, anzi: ci sono giovani partiti lontani dai riflettori, ma che sono riusciti a ritagliarsi uno spazio importante a suon di ottime prestazioni. Ne abbiamo scelti cinque, tutti di nazionali diverse, e di qualcuno – forse – sentiremo parlare in futuro.

Jesús Owono (Guinea Equatoriale)

Jesus Owono
Jesus Owono (Photo by CHARLY TRIBALLEAU/AFP via Getty Images)

Partiamo dal portiere equatoguineano, che si è ben distinto a suon di parate decisive, in particolare nella fase finale. Portiere classe 2001 di proprietà del Deportivo Alavés, squadra con cui ha esordito il 2 gennaio, Owono ha già attirato i riflettori su di sé nella fase a gironi: è stato infatti decisivo con tantissime parate dall’alto coefficiente di difficoltà per la vittoria della sua nazionale contro l’Algeria di Mahrez (interrompendone una lunghissima striscia di risultati utili consecutivi).

Non contento, si è ritagliato nuovamente un ruolo da protagonista prima nell’ultimo match dei gironi – parando un rigore al minuto 85 contro la Sierra Leone e consegnando la qualificazione ai suoi – e poi agli ottavi, quando ha respinto ben due tiri dal dischetto durante la lotteria contro il Mali vinta appunto dalla Guinea Equatoriale.

Issa Kaboré (Burkina Faso)

Issa Kabore
Issa Kabore (Photo by CHARLY TRIBALLEAU/AFP via Getty Images)

In nazionale gioca con la numero 9, è molto tecnico e veloce, ma di ruolo non fa l’attaccante: parliamo di Issa Kaboré, difensore burkinabé. Terzino destro, classe 2001, Kaboré è di proprietà del Manchester City ma non ha mai giocato una partita in Inghilterra. Cresciuto nel KV Mechelen – in Belgio – attira l’attenzione dei Citizens alla fine della stagione 2019/20, quando fu acquistato per 4,5 milioni. Negli ultimi due anni, ha giocato prima in prestito sempre al KV Mechelen mentre quest’anno ha già raccolto 17 presenze in Ligue 1 con il Troyes.

È un terzino moderno, molto propenso alla fase offensiva, bravo e rapido nel dribbling, ma anche veloce sul lungo. Grazie alla sua attitudine offensiva, è in grado di giocare anche come esterno alto: deve migliorare in fase difensiva, ma ha tutto il potenziale per diventare un top nel suo ruolo.

Omar Marmoush (Egitto)

Omar Marmoush
Omar Marmoush (Photo by CHARLY TRIBALLEAU/AFP via Getty Images)

Marmoush è un calciatore egiziano, già conosciuto in Bundesliga, con ampi margini di miglioramento. Classe 1999, di proprietà del Wolfsburg ma in prestito allo Stoccarda, è una punta centrale in grado di giocare anche sull’esterno: in nazionale infatti agisce maggiormente partendo da sinistra. Nonostante abbia fin qui segnato 0 gol in sei partite di Coppa d’Africa, difficilmente il CT Queiroz ci rinuncia: fa infatti un gran lavoro sporco, correndo molto e sacrificandosi su ogni pallone.

Dispone di ottimo atletismo, buona struttura fisica e – nonostante non sia un giocatore molto tecnico – si abbassa a giocare con la squadra ed è abilissimo a proteggere la palla e permettere ai compagni di salire. In Bundesliga ha segnato fin qui 2 gol e servito 3 assist in 10 presenze.

Ibrahima Konè (Mali)

Ibrahima Kone
Ibrahima Kone (L) (Photo by ISSOUF SANOGO/AFP via Getty Images)

L’unico calciatore in lista a non essere andato oltre gli ottavi di finale è Ibrahima Konè, classe 1999 maliano. Punta centrale, dopo aver costruito la sua carriera maggiormente in Norvegia (ha segnato 11 gol in 28 partite nell’ultima stagione con la maglia del Sarpsborg), è stato acquistato il 31 gennaio dal Lorient in Ligue 1, con cui ovviamente non ha ancora esordito.

Konè ha segnato ben 3 gol – anche se tutti su rigore – nelle prime tre giornate della fase a gironi, trascinando il Mali agli ottavi (persi poi ai rigori contro la Guinea Equatoriale). Attaccante dal fisico possente (190 cm), in patria è soprannominato “Le Lukaku malien” (“Il Lukaku maliano“) per due motivi: la somiglianza a livello fisico, ma soprattutto come stile di gioco; mancino, devastante fisicamente ma non fortissimo tecnicamente, ama scardinare la sua potenza in progressione. È meno talentuoso degli altri in lista, ma se affinerà la tecnica di base, potrà imporsi anche nei Top 5 campionati europei.

Bamba Dieng (Senegal)

L’ultimo nome è probabilmente quello più noto tra i cinque: Bamba Dieng – nonostante sia un 2000 – si è già fatto conoscere in Europa, in particolare in Francia. Di proprietà dell’Olympique Marsiglia, Dieng ha segnato 4 gol in Ligue 1 in 14 presenze e 2 gol in 4 partite (solo una da titolare) in Coppa d’Africa.

Alto 178 cm, è una prima punta atipica: non è infatti un attaccante da area di rigore, ma l’esatto opposto. Di lui stupisce maggiormente la capacità di accelerazione in campo aperto, la rapidità negli spazi brevi ma soprattutto la facilità con cui abbina a queste caratteristiche un’ottima tecnica di base. È uno dei prospetti più interessanti di questa Coppa d’Africa e di lui sentiremo parlare sicuramente. Intanto, dopo aver letto questi nomi, la finale non sarà più soltanto Salah vs Manè, ma anche Dieng vs Marmoush per dirne due.

A cura di Domenico Cannizzaro

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