Ounas a Cagliari: come si schiererà la squadra di Di Francesco?

Aspettando Nainggolan, la squadra di Giulini ha dovuto virare su Ounas. Come si schieraranno i rossoblu alla ripresa del campionato?

Il Cagliari ha dovuto cambiare all’ultimo i propri piani tecnici per l’impossibilità di chiudere la trattativa per Nainggolan, e last minute ha preso in prestito Ounas dal Napoli: come si potrebbero schierare allora i rossoblu?

Il modulo utilizzato finora

Nelle prime due partite Di Francesco si è schierato con il suo classico 4-3-3, adattando Joao Pedro come ala sinistra (piuttosto atipica) e affidando la fascia destra a Nandez – contro il Sassuolo – e poi a Sottil. Nel terzo match, gli uomini sono stati gli stessi, ma il Cagliari si è posizionato con il 4-4-2, con Joao Pedro più vicino a Simeone e Nandez e Sottil puri esterni di centrocampo.

I problemi

Partendo dal presupposto che è difficile valutare la squadra, che ha avuto un calendario difficile in quanto ha affrontato tre squadre collaudate da anni, le cose non sono andate benissimo: con il centrocampo a tre la squadra è sembrata lenta nella costruzione – Marin deve ancora capire i ritmi del calcio italiano – e in avanti Joao Pedro è sembrato avulso dal gioco, se confinato largo a sinistra; in più Nandez è troppo sacrificato se schierato come ala destra, in quanto il centrocampo dei sardi ha necessità del suo dinamismo. Nella seconda e terza partita, l’ex tecnico della Roma ha dato più libertà al suo capitano, consentendogli di accentrarsi, facendone un vero jolly e sfruttandone la sua mobilità: in questo modo le cose sono andate decisamente meglio, anche con l’inserimento di Sottil, che ha dato dinamismo e velocità alla squadra.

Cambiare strada o insistere?

Di Francesco a questo punto è a un bivio: può provare a insistere col 4-3-3, cercando di inserire Marin il più presto possibile e continuando a dare a Joao Pedro la libertà di movimento di cui ha bisogno; in questo caso Ounas diventerebbe un’alternativa al capitano e a Sottil, che essendo in rosa da un mese parte nettamente avanti all’ex napoletano. Questo modulo ha messo però in evidenza le lacune difensive, soprattutto negli esterni, della squadra, e il tecnico pugliese dovrà lavorare duro per trovare la quadratura del cerchio.

L’opzione 4-2-3-1

L’ex tecnico della Roma non è uno stupido, però, e ha già dichiarato che qualora si accorgesse che il suo modulo proprio non funzionasse, non esiterebbe a modificarlo.
L’altenativa più valida potrebbe essere il 4-2-3-1 – modulo che probabilmente sarebbe stato utilizzato in caso di arrivo di Nainggolan – in cui Joao Pedro si avvicinerebbe al centravanti, molto più nel vivo del gioco. A questo punto Ounas diventerebbe utilissimo, perchè potrebbe ricoprire il ruolo di una delle due ali, con Sottil sull’out opposto, per una coppia di estrni tecnica e rapida. A centrocampo ne farebbe le spese Marin, con Nandez e Rog a fare da frangiflutti davanti alla difesa, in un ruolo che entrambi possono ricoprire più facilmente rispetto a quello di mediano di un centrocampo a tre. Ovviamente sarebbe una squadra, sulla carta, piuttosto offensiva, ma Sottil ha già fatto vedere buona abnegazione anche in copertura, quindi ritengo possa essere una strada percorribile. Restano ovviamente i problemi sui terzini, ma in questo modo si può provare a mascherarli.

Altre alternative

Il 4-4-2 è un’altra alternativa valida, anche se – come detto precedentemente – con Nandez relegato sulla fascia la squadra perde tanto centralmente; sarà difficile vedere un 4-4-2 puro con Ounas sull’esterno: se dovessero giocare contemporaneamente il marocchino e Sottil, il modulo sarà probabilmente il 4-2-3-1. È molto complicato anche vedere una difesa a tre: la squadra di Di Francesco non ha mostrato di avere esterni mancini a tutta fascia – in attesa di vedere Tripaldelli – e i difensori centrali sono tutti piuttosto lenti, non tanto adatti a quello schieramento. In più in questo caso Ounas diventerebbe un giocatore complicato da inserire, perchè difficilmente si può adattare come quinto di centrocampo e come seconda punta partirebbe sicuramente dietro a Joao Pedro, che in ogni situazione resta centrale al progetto della squadra rossoblu.

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