Serie A, i peggiori 5 giocatori di questo avvio di 2022

I cinque calciatori di Serie A che hanno iniziato peggio il girone di ritorno: bocciato, tra questi, Brahim Diaz

Brahim Diaz, Milan

Arrivati già alla quarta giornata del girone di ritorno di Serie A, che coincide con l’inizio del nuovo anno, è tempo di resoconto su chi non ha iniziato il 2022 nel peggiore dei modi. Tra spiacevoli conferme e sorprese non molto gradite, non perdiamo altro tempo e vediamo chi sono i peggiori cinque calciatori in questo avvio di 2022 (qui, invece, i migliori).

Alex Sandro (Juventus)

Forse il giocatore che più di tutti sta continuando sulla scia negativa del 2021, Alex Sandro sta vivendo un momento di grossa difficoltà nella Juventus e, più in generale, in questa fase della sua carriera. Nonostante Massimiliano Allegri l’abbia già schierato ben 19 volte in 23 partite di Serie A (1246 minuti in totale), il terzino brasiliano dà molto spesso l’impressione di non essere più in condizione di giocare a ritmi elevati. Quando il brasiliano è in campo, infatti, i bianconeri soffrono maledettamente la corsia sinistra, subendo in molti casi goal o azioni pericolose proprio da quel lato del campo. Dulcis in fundo, l’errore decisivo che ha portato l’Inter a vincere la finale di Supercoppa Italiana all’ultimo respiro nei tempi supplementari. Il tempo e la pazienza stanno terminando, c’è ancora una seconda parte di stagione per il riscatto. In caso contrario, in estate, le strade del brasiliano e della Vecchia Signora potrebbero anche separarsi.

Andrea Cambiaso (Genoa)

Un’altra sorpresa in negativo di questo 2022 è certamente Andrea Cambiaso. L’esterno genoano, dopo aver iniziato la stagione del debutto in Serie A da protagonista con 1 gol e 4 assist, (secondo solo a Theo Hernandez tra i difensori) in questo inizio di anno nuovo ha subito una brusca frenata. In particolare, l’espulsione rimediata nel corso dell’ultima giornata contro l’Udinese, quando, buttato nella mischia dal nuovo allenatore Blessin al 55esimo minuto per spaccare una partita dominata dal Grifone, si è prima fatto ammonire al 71°, per poi farsi espellere 8 minuti dopo, lasciando così i padroni di casa in inferiorità numerica e compromettendo in maniera quasi decisiva la possibilità di portare a casa i tre punti. Con l’insediamento del nuovo tecnico, spetta a lui adesso conquistare la sua fiducia.

Brahim Diaz (Milan)

Se, dopo l’addio di Calhanoglu, ci si aspettava il definitivo salto di qualità da Brahim Diaz, sicuramente questa non è l’annata giusta. Il talento spagnolo, però, non aveva iniziato affatto male la stagione, dimostrando grande fiducia e personalità, ripagate con 3 goal e 1 assist nelle prime 7 partite. Da lì in poi, dopo 3 giornate saltate causa contagio da Covid-19, non è stato più lo stesso. Nelle successive 13 partite, ha infatti messo a referto solamente 2 assist, dimostrando di non essere in grado di dare gli strappi decisivi e di effettuare le giocate straordinarie a cui siamo abituati. Inoltre è anche uno dei centrocampisti in Serie A con più big chance fallite. 2 assist e 0 gol negli ultimi 3 mesi sono un bottino troppo scarno per un giocatore dal suo talento, con la 10 rossonera sulle spalle. Soprattutto in questo momento di scarsa lucidità, Stefano Pioli ha assoluto bisogno di ritrovarlo, anche perché in rosa, lo spagnolo non ha un vero e proprio alter ego se non il giovane Daniel Maldini. In questa seconda parte di stagione, la scalata verso la prima posizione passerà, e anche tanto, dai suoi piedi.

Giovanni Simeone (Hellas Verona)

Guardando la classifica marcatori e vedendolo nella top 3 con 12 goal realizzati, qualcuno avrebbe mai ipotizzato di trovare Giovanni Simeone in una classifica negativa? Eppure, il bomber argentino, nonostante un inizio di stagione a dir poco strepitoso, che l’ha portato anche ad agguantare Hernan Crespo come unico giocatore ad arrivare in doppia cifra di gol con quattro maglie differenti in Serie A (Fiorentina, Cagliari, Genoa e Verona), in queste prime 4 uscite del 2022 si è dimostrato meno lucido e freddo del solito, soprattutto sotto porta, mettendo a referto solo 1 assist e venendo sostituito in tutte e 4 le sfide prima degli ultimi 20 minuti finali. Inoltre, anche nei contrasti, la sua media è calata a picco, essendo secondo solo a Beto nella classifica dei contrasti persi considerando solo gli attaccanti. Momentaneamente, i gialloblù non hanno risentito eccessivamente della leggera flessione del figlio d’arte, riuscendo a conquistare 9 punti su 12 a disposizione, ma alla lunga questo calo potrebbe pesare.

Marko Arnautovic (Bologna)

Continuando sulla scia non positiva di fine 2021, anche in questo inizio di anno nuovo Marko Arnautovic sta calando sempre di più il suo rendimento e la sua condizione in campo. La prima metà di stagione ha fatto ben sperare i tifosi felsinei, sicuri di aver trovato nel bomber austriaco un giocatore di sicuro affidamento soprattutto sotto porta, con i 6 goal realizzati. Purtroppo, i problemi muscolari alla coscia accusati nelle passate settimane si fanno ancora sentire e specialmente in campo, si vede che non ha ancora ritrovato la condizione migliore, tant’è che, nell’ultima sfida contro il Verona, è partito dalla panchina (cosa che non era successa fino ad ora) per poi subentrare nei 12 minuti finali, senza tuttavia incidere. Condizione fisica permettendo, il Bologna ha necessità, in questa seconda parte di stagione, di poter tornare a puntare sul suo alfiere offensivo, per ottenere una salvezza tranquilla e per provare a raggiungere la parte sinistra del tabellone.

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