Serie A – Cinque giocatori che ci hanno deluso nel girone di andata

Numeri alla mano, andiamo a vedere quali sono i cinque giocatori che hanno giocato al di sotto delle nostre aspettative nella prima parte di stagione

Lorenzo Insigne

Tempo di feste natalizie, tempo di bilanci per la nostre care squadre di Serie A. E se non è stato per niente facile andare a scegliere i migliori giocatori del campionato finora – noi ci abbiamo provato con varie soluzioni – sarà ancor più difficile trovare i nomi di chi, al giro di boa della stagione 2021/2022, ha fatto peggio.

Tra chi è stato fuori per infortunio, chi ha dovuto saltare partite causa positività al Covid-19 e chi è finito ai margini del progetto societario, sono tanti i nomi che presentano un rendimento inferiore alle aspettative. Ma per capire coloro che, dati alla mano, hanno realmente floppato, occorre andare a pescare tra i giocatori che hanno giocato abbastanza (almeno 1000 minuti) ma con numeri tutt’altro che buoni. Ne abbiamo scelti cinque:

Pepe Reina (Lazio)

Pepe Reina in maglia Lazio

A inizio stagione in casa biancoceleste le gerarchie tra i pali erano ben definite, con il trentanovenne Pepe Reina sicuro del posto da titolare e della fiducia riposta da Maurizio Sarri. Quindici giornate più tardi, dopo 29 goal subiti (1.93 goal a partita, tra i titolari fanno peggio solo i portieri di Genoa, Salernitana e Cagliari) e appena 2 clean sheet, il passaggio di testimone è stato inevitabile, con Strakosha pronto a subentrare. Prossimo ai 40 anni, il portiere spagnolo si trova a dover fare i conti con un calo di rendimento più che giustificabile, che nulla toglie a una lunghissima e grandiosa carriera.

Joakim Maehle (Atalanta)

Joakim Maehle, Atalanta

L’europeo clamoroso con la sua Danimarca e le defezioni di Hateboer prima (lungodegente dalla stagione passata) e Gosens poi, dovevano essere una rampa di lancio perfetta per la stagione di Joakim Maehle, che un anno fa di questi tempi sbarcava in Italia. Così però non è stato: sulle fasce i riflettori si sono spostati su Zappacosta, e il danese ha chiuso il girone di andata con ben 1048 minuti ma nessun goal e nessun assist. A mancare è stata la precisione offensiva sia nel servire i compagni (3 cross riusciti su 22) che nel concludere in porta, con un solo tiro nello specchio, tra i peggiori di tutta l’Atalanta.

Roberto Soriano (Bologna)

Roberto Soriano, Bologna

Che non avesse tratto beneficio dal cambio di modulo si era capito, fatto sta che la stagione di Roberto Soriano rimane complessivamente deludente sotto molteplici punti di vista. Nonostante i 1428 minuti disputati, e solamente 2 partite saltate per squalifica (con 2 espulsioni è il giocatore che si è visto mostrare più rossi in stagioni), a referto vanno a malapena 2 assist e zero reti. Con una media di appena 1.07 tiri P90, il trequartista ex Villareal ha tentato la conclusione più di due volte in un solo match (contro l’Udinese). Meglio per quanto riguarda le occasioni create per i compagni, di cui però solamente 2 si sono concretizzate in assist.

Nicolò Zaniolo (Roma)

Nicolò Zaniolo, Roma

Si è sbloccato alla penultima giornata del girone di andata, ma ciò non basta a promuovere la prima metà di campionato del talento giallorosso classe ’99. Se ripensiamo ai travagliati infortuni, il minutaggio (1156′) è l’unica nota realmente positiva della stagione di Zaniolo, magra di bonus e giocate decisive. Nonostante cerchi la conclusione con una certa insistenza – quarto centrocampista per conclusioni tentate – il dato che sicuramente pesa di più su un rendimento così negativo riguarda la sua poca freddezza sotto porta: con 5 big chance mancate, è il centrocampista che ha più volte fallito una grande occasione.

Lorenzo Insigne (Napoli)

Lorenzo Insigne, Napoli

A vedere quanto ha raccolto l’azzurro in campionato – 4 goal e 5 assist – si potrebbe pensare che definirlo un flop di questo girone d’andata sia un po’ azzardato. In realtà, a guardare bene tutti i numeri stagionali dell’attaccante partenopeo non è tutto oro ciò che luccica. A goal su azione siamo a quota zero, dato estremamente negativo per un giocatore che calcia con una media di 4.28 volte ogni 90 minuti. Le 4 reti stagionali sono difatti arrivate tutte su calcio di rigore (solo due giocatori in A ne hanno trasformati di più) ma ciò non deve trarre in inganno. Non va dimenticato che a causa dei 3 rigori falliti sui 7 battuti, la percentuale dagli undici metri di Insigne non è affatto positiva.

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