Volti Nuovi: Jonathan Ikoné, Fiorentina
Il nuovo acquisto della Fiorentina si chiama Jonathan Ikoné: ha 23 anni, è mancino, e con quel piede sa fare benissimo tante cose, tranne una…
La Fiorentina investe nuovamente sulle corsie. Dal Lille è arrivato Jonathan Ikonè, 23 anni come l’altro grosso investimento della Viola, Nico Gonzalez. Stesso ruolo, esterno. Stesso piede, mancino. Ma Ikoné preferisce muoversi sulla corsia destra, mentre Nico ama agire su quella di sinistra.
Qualcuno scrive che ci sarà un altro esterno nelle rotazioni della Viola, ma in questo momento le gerarchie sembrano più che delineate: se Nico sta bene, gioca. Dunque saranno Callejon, per altro in scadenza, e Sottil a lasciare lentamente il passo a Ikoné. Servirà un po’ di tempo per entrare nell’oleato meccanismo della Viola di Vincenzo Italiano, ma le qualità del nuovo acquisto della Fiorentina ci portano a credere che la frequenza delle rotazioni calerà anche a destra.
Ikonè è dotato di grande dribbling (2.55 completati P90 in Ligue 1 con il Lille) e si esalta negli spazi e in rifinitura (0.21 assist e 1.34 key pass P90). Munito anche di una buona conclusione, risulta comunque carente a livello realizzativo (0.1 gol p90, più o meno un goal ogni 10 partite). Un limite che l’attuale numero 9 della Viola Dusan Vlahovic sarà in grado di mascherare.
Contro il Verona, nell’ultimo match di campionato, la Fiorentina come spesso accade è riuscita a creare poco nella prima frazione di gara. La squadra di Tudor ha intasato tutte le linee di passaggio e ha vinto i duelli individuali, impedendo alla Viola di andare vicino al goal. Sarà questo il ruolo chiave di Ikoné: aggiungere vivacità alla elaborata manovra della Fiorentina. Tradotto: saltare l’uomo e creare superiorità.
Se invece ribaltiamo la domanda e ci chiediamo cosa la Viola può dare a Ikonè, la risposta è semplice: provare a segnare qualche goal in più. Non ne ha mai segnati più di 4 in Ligue 1 e mai più di 7 in una stagione, coppe comprese. Pochi, davvero pochi per un giocatore con le sue qualità. Ma è finito in buone mani…