Talking Point: in che modo Candreva è diventato uno dei centrocampisti migliori del campionato?

Tra i grandi protagonisti di questa prima parte di campionato c’è senza dubbio Antonio Candreva: i numeri dell’esterno doriano sono impressionanti

Antonio Candreva, Sampdoria

A 34 anni, Antonio Candreva sta vivendo una sorta di seconda giovinezza. L’ex Lazio e Inter si è reso protagonista di un inizio di stagione pazzesco, al netto dei diversi problemi che sta vivendo la sua Sampdoria. L’esterno si è eletto leader e trascinatore assoluto dei doriani, imponendosi anche come uno dei migliori centrocampisti di Serie A, con dei numeri a dir poco impressionanti.

Candreva tra i migliori del campionato

Andando a spulciare i dati sul rendimento di Candreva, si evince come il doriano sia, finora, il migliore centrocampista del campionato, insieme probabilmente a Lorenzo Pellegrini. È il primo centrocampista per passaggi chiave (qui il dato), davanti appunto al romanista. È primo, anche per distacco, per cross realizzati, ben 155, davanti al solito Pellegrini che però ne ha mandati a buon fine di più. Inoltre, è il miglior centrocampista per gol fatti, 6, davanti a Barak e, ancora una volta Lorenzo Pellegrini,

Insomma, in tutte le classifiche riguardanti i centrocampisti, e non solo, Candreva risulta tra i leader. Estendendo il discorso a tutti i giocatori del campionato, è il secondo miglior giocatore per passaggi chiave ed è tra i migliori per chance create, meglio di lui solo Barella, Malinovskyi, Zappacosta, Barrow e Dybala. Inoltre, il doriano è il centrocampista che tira di più dopo Pellegrini, ed è il quarto per tiri in porta, davanti a lui anche Barak e Milinkovic-Savic.

L’unico neo forse è rappresentato dalla precisione. A fronte dell’incredibile numero di cross effettuati, ben 155, meno del 25% sono quelli riusciti. Anche nel rapporto tra le conclusioni totali e quelle in porta difetta rispetto ad altri centrocampisti.

Il cuore della Sampdoria

Se analizziamo i numeri di Candreva in relazione a quelli degli altri compagni di squadra, i numeri sono impietosi. Innanzitutto, insieme ad Audero, Candreva è l’unico giocatore ad aver giocato tutte le partite da titolare, saltando appena tre minuti in tutto il campionato, Inoltre, è il miglior per gol, dietro a lui c’è Caputo con la metà delle reti fatte, 3. Ovviamente è anche il migliore per assist: il 4 è arrivato proprio ieri con la Fiorentina.

I dati, soprattutto quelli sui cross detti prima, mostrano quanto Candreva sia l’unica fonte di gioco della Sampdoria. La squadra di D’Aversa è completamente dipendente dall’ex Lazio e ciò, a dispetto dell’ottimo rendimento dell’esterno, sta ricadendo sul rendimento globale della squadra.

Le ragioni del rendimento

Alla luce dei numeri che abbiamo ampiamente illustrato, quali sono le ragioni di questo rendimento decisamente sopra la media? Innanzitutto, è abbastanza evidente che Candreva stia vivendo uno stato di forma eccezionale, sia a livello fisico che mentale. Sta bene, è in fiducia, si sente importante, anzi fondamentale per questa Sampdoria e tutti questi fattori positivi lo portano a sfoderare prestazioni di altissimo livello.

Poi, a contribuire allo straordinario rendimento di Candreva sono anche, paradossalmente, le difficoltà della Sampdoria. I doriani fanno una fatica tremenda a trovare fonti di gioco che non siano Candreva, a trovare alternative all’attaccare sulla corsia di destra. Ciò porta l’ex Inter a essere costantemente al centro del gioco dei blucerchiati, a toccare un’infinità di palloni e a riuscire sempre a combinare qualcosa visti i tanti palloni a disposizione.

Lo straordinario Candreva è quindi il contraltare a una Sampdoria abbastanza anonima: per i blucerchiati sarebbe meglio trovare un giusto bilanciamento, coinvolgere maggiormente anche altri giocatori e trovare diverse alternative di gioco. Per ora, però, D’Aversa si gode un Candreva straordinario, che sta letteralmente tenendo a galla i genovesi.

A cura di Danilo Budite

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