Romero, da svincolato a saracinesca del Venezia

Il portiere argentino, arrivato ad ottobre, ha la seconda miglior media di parate P90 in A

Sergio Romero, Venezia

Siamo ai primi di ottobre, il mercato è chiuso, e il Venezia si ritrova con entrambi i portieri (Maenpaa e Lezzerini) alle prese con vari guai fisici. La dirigenza veneta decide così di correre ai ripari mettendo sotto contratto Sergio Romero, liberatosi a luglio dal Manchester United. Da qui il cambio di marcia degli arancio-neroverdi, che trovano immediatamente nel 34enne argentino la garanzia tra i pali a lungo cercata.

Oltre a far guadagnare ai suoi 10 punti in 6 partite, l’ex United e Sampdoria si è reso assoluto protagonista con 29 salvataggi, che lo portano al secondo posto per parate P90 (dietro solo al compagno Lezzerini che ha giocato, però, solo una partita e mezza). Se però andiamo a prendere un dato più veritiero, e consideriamo esclusivamente i portieri con almeno 200 minuti disputati, la classifica per parate P90 lo vede primeggiare:

  1. S. Romero (4.83)
  2. G. Vicario (3.62)
  3. J. Zoet (3.43)
  4. E. Audero (3.38)
  5. V. Belec (3.31)
  6. I. Provedel (3.17)
  7. B. Dragowski (3.10)
  8. S. Handanovic (3.08)
  9. L. Skorupski (3.00)
  10. A. Cragno (2.92)

Tante parate, ma soprattutto decisive

Il bilancio stagionale dell’argentino vede ben 3 clean sheet in 6 presenze, meglio di Musso e Reina, tanto per citarne due che giocano per le big. Porta chiusa contro Fiorentina, Genoa e Bologna, ma è proprio nelle ultime due uscite, contro gli emiliani appunto e contro la Roma, che Romero si è superato con, rispettivamente, 6 e 7 parate. Salvataggi decisivi che portano punti pesantissimi e permettono al Venezia di accelerare notevolmente rispetto le dirette avversarie per la salvezza.

L’alto profilo internazionale di Romero – ricordiamo le 96 presenze con l’albiceleste, che l’hanno reso il portiere con più presenze nella storia della nazionale argentina – sta portando inoltre tranquillità all’ambiente, giovando soprattutto ad una retroguardia molto inesperta. Tra tutti, chi sta traendo grossi benefici, è sicuramente Mattia Caldara, ritrovatosi dopo un’assenza decisamente troppo lunga.

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