Abraham, sempre titolare ma poco decisivo

Con una rete ogni 387 minuti, Abraham è il peggiore tra gli attaccanti con almeno 700′ in campo in Serie A

Tammy Abraham, Roma

Dopo la fragorosa sconfitta in territorio norvegese, ultima di una lunga serie, che ha fatto fuori nomi illustri, il pareggio contro la capolista Napoli sembra aver ridato apparente entusiasmo a un ambiente che stenta a trovare della tranquillità. In casa Roma però se si guardano i numeri, c’è un giocatore da cui forse ci si aspettava di più, magari non tanto per l’apporto che garantisce a tutta la squadra, ma più sul piano realizzativo: Tammy Abraham ha segnato solamente 2 reti in 774 minuti, e con una media di una rete ogni 387, è il peggior attaccante tra quelli scesi in campo per almeno 700′.

Le medie goal degli attaccanti più presenti in campo

  1. Joao Pedro (una rete ogni 135′)
  2. Dusan Vlahovic (una rete ogni 160′)
  3. Marko Arnautovic (una rete ogni 264′)
  4. Tammy Abraham (una rete ogni 387′)

Sono quattro gli attaccanti che in questa stagione hanno giocato per almeno 700 minuti (dati alla nona di campionato). Joao Pedro è colui che ha giocato di più (808′) e anche il miglior marcatore (6 reti), con il risultato che segna ogni partita e mezza. Buona media anche per Vlahovic, a 5 reti in campionato. Arnautovic segna ogni circa tre partite, ma tra questi è quello che tenta più volte la conclusione, una ogni 27′. Abraham finisce all’ultimo posto.

Tanto lavoro per la squadra, poca freddezza

Tammy Abraham sfortunato con i pali

Valutare le prestazioni di un attaccante basandosi solo sul tabellino marcatori non è mai la scelta giusta. Il lavoro dell’attaccante inglese non si limita a dover infilare la palla in rete, bensì gli è richiesto anche lavoro di sponda, con la possibilità di mandare in porta i compagni. Non sono un caso, a tal proposito, i 2 assist che l’ex Chelsea ha fatto registrare in campionato. Ma sono ancora meno un caso i 12 passaggi chiave in stagione, che di fatto lo pongono al primo posto tra gli attaccanti “puri” (escludendo quindi esterni o seconde punte).

Tutto questo però non basta. Inevitabilmente ad un attaccante il goal viene richiesto sempre a gran voce, e se non fosse stato sfortunato qualcuno in più l’avrebbe trovato (è primo per pali e traversi colpiti in Serie A); tuttavia, in questo fondamentale Tammy deve ancora migliorare. Il dato senza dubbio più preoccupante sotto questo punto di vista è quello che lo vede al terzo posto per big chance fallite (3).

Leggi anche

Loading...