Abraham, sempre titolare ma poco decisivo
Con una rete ogni 387 minuti, Abraham è il peggiore tra gli attaccanti con almeno 700′ in campo in Serie A
![Tammy Abraham, Roma](https://media.kickest.it/2021/10/27104414/hellas-verona-fc-v-as-roma-serie-a-1.jpg)
Dopo la fragorosa sconfitta in territorio norvegese, ultima di una lunga serie, che ha fatto fuori nomi illustri, il pareggio contro la capolista Napoli sembra aver ridato apparente entusiasmo a un ambiente che stenta a trovare della tranquillità. In casa Roma però se si guardano i numeri, c’è un giocatore da cui forse ci si aspettava di più, magari non tanto per l’apporto che garantisce a tutta la squadra, ma più sul piano realizzativo: Tammy Abraham ha segnato solamente 2 reti in 774 minuti, e con una media di una rete ogni 387, è il peggior attaccante tra quelli scesi in campo per almeno 700′.
Le medie goal degli attaccanti più presenti in campo
- Joao Pedro (una rete ogni 135′)
- Dusan Vlahovic (una rete ogni 160′)
- Marko Arnautovic (una rete ogni 264′)
- Tammy Abraham (una rete ogni 387′)
Sono quattro gli attaccanti che in questa stagione hanno giocato per almeno 700 minuti (dati alla nona di campionato). Joao Pedro è colui che ha giocato di più (808′) e anche il miglior marcatore (6 reti), con il risultato che segna ogni partita e mezza. Buona media anche per Vlahovic, a 5 reti in campionato. Arnautovic segna ogni circa tre partite, ma tra questi è quello che tenta più volte la conclusione, una ogni 27′. Abraham finisce all’ultimo posto.
Tanto lavoro per la squadra, poca freddezza
![Tammy Abraham sfortunato con i pali](https://media.kickest.it/2021/10/04181145/Tammy-Abraham-in-maglia-Roma-1024x683.jpg)
Valutare le prestazioni di un attaccante basandosi solo sul tabellino marcatori non è mai la scelta giusta. Il lavoro dell’attaccante inglese non si limita a dover infilare la palla in rete, bensì gli è richiesto anche lavoro di sponda, con la possibilità di mandare in porta i compagni. Non sono un caso, a tal proposito, i 2 assist che l’ex Chelsea ha fatto registrare in campionato. Ma sono ancora meno un caso i 12 passaggi chiave in stagione, che di fatto lo pongono al primo posto tra gli attaccanti “puri” (escludendo quindi esterni o seconde punte).
Tutto questo però non basta. Inevitabilmente ad un attaccante il goal viene richiesto sempre a gran voce, e se non fosse stato sfortunato qualcuno in più l’avrebbe trovato (è primo per pali e traversi colpiti in Serie A); tuttavia, in questo fondamentale Tammy deve ancora migliorare. Il dato senza dubbio più preoccupante sotto questo punto di vista è quello che lo vede al terzo posto per big chance fallite (3).