Bremer si è preso il Torino

Gleison Bremer, perno difensivo del Torino, è ormai diventato uno dei top in Serie A: vediamo i numeri che certificano la sua crescita

Bremer, Torino

Quando è stato scovato, nel 2018 all’Atletico Mineiro, Gleison Bremer era un perfetto sconosciuto, una giovane promessa 21enne aggregatasi alla squadra granata sotta la guida di Walter Mazzarri. Dalla stagione successiva il centrale brasiliano ha iniziato a imporsi, conquistando il posto da titolare prima con lo stesso allenatore livornese, poi con il suo sostituto Longo e, nella stagione seguente, con Giampaolo e Nicola: nessuno degli allenatori del Toro ha più rinunciato al brasiliano.

La crescita esponenziale di Gleison Bremer

Bremer è il giocatore granata che ha fatto più progressi, affermandosi in questo inizio di stagione come uno dei migliori difensori centrali del campionato. A certificarlo ci sono i numeri elencati sulle pagine dell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Bremer è il difensore che in Serie A ha intercettato più palloni (24, contro i 13 del 2020 nello stesso periodo), secondo solo a Udol del Metz nei Top 5 Campionati Europeo, grazie all’ottimo senso della posizione e alla grande capacità di anticipare l’avversario. É anche il terzo giocatore in Serie A con più recuperi P90 tra i giocatori con più di 180 minuti giocati: sono 8,42 per match (49 totali, erano stati 31 nel 2020 e 17 nel 2019), dietro a Palomino e Simone Bastoni dello Spezia.

Non è finita qui. Il brasiliano ha già vinto 23 duelli aerei, secondo in Serie A, confermando che il colpo di testa è una delle sua specialità, e gli avversari ne sanno qualcosa: sono ben 11 i gol segnati tra Serie A (9) e Coppa Italia (2), dal 2019 a oggi. Bremer si piazza anche nella top 10 tra i difensori per duelli vinti (6,67 a partita); è inoltre difficilissimo superarlo, come dimostrando i 0,17 dribbling subiti a partita, contro lo 0,5 della media degli altri difensori centrali prendendo sempre come riferimento le cinque migliori leghe europee.

Bremer è ormai leader della squadra

Bremer e Immobile

Piazzandosi tra i primi di ogni statistica relativa alle skills difensive, il brasiliano conferma di aver raggiunto un livello molto alto, ergendosi a leader difensivo della squadra: negli ultimi due match ha annullato prima Immobile e poi – nel derby – Kean, dominando sul gioco aereo e mettendo in mostra una pulizia nell’anticipo davvero notevole; si poteva parlare di sorpresa nella passata stagione, in questa solo di una piacevole conferma. Per Juric è stato fondamentale sin dall’inizio, e la sua assenza è pesata tantissimo nell’unico match in cui la squadra di Juric è stata messa sotto dagli avversari per la maggior parte del tempo (contro la Fiorentina).

La fascia di capitano assegnatagli in assenza di Belotti è una ulteriore conferma: se continuerà a giocare su questi livelli, diventerà uno dei migliori nel suo ruolo, sulla scia del suo idolo, Lucio.

A cura di Andrea Moi

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