Da certezza a incognita: che ne sarà di Castrovilli al suo rientro?
Il rientro di Gaetano Castrovilli è vicino, ma non è così scontato che il centrocampista campione d’Europa ritrovi immediatamente un posto in mezzo al campo
In un inizio di stagione esaltante per la squadra viola – al quinto posto con 12 punti nelle prime 7 giornate – c’è un calciatore che non ha convinto pienamente nelle sue prime apparizioni: Gaetano Castrovilli, che dopo l’infortunio all’anca adesso rischia di trovare meno spazio.
147 minuti totali nelle prime quattro giornate, senza mai calciare in porta, ma realizzando un mezzo assist: quello per Nico Gonzalez contro il Torino; poi l’infortunio al 25′ nella trasferta di Genova e da lì molte cose sono cambiate. Le prime prestazioni non avevano convinto e Castrovilli era sembrato quasi l’anello debole della mediana viola. Dalla sua assenza Italiano ha trovato equilibrio con Duncan e Bonaventura – abbinando quantità, qualità e concretezza – e ora il centrocampista campione d’Europa con la Nazionale dovrà ricominciare da capo riconquistante un posto in mezzo al campo.
Duncan e Bonaventura: un binomio che funziona
Uno degli atavici difetti di Castrovilli è la poca concretezza, bello da vedere quando offre una giocata di qualità, ma che spesso rimane fine a sé stessa. Duncan, al contrario, si è dimostrato un calciatore limitato tecnicamente sì, ma molto concreto e di grandissima sostanza: da qui nasce il binomio perfetto con Bonaventura, l’insostituibile della mediana viola. Un giocatore che sa sempre cosa fare col pallone tra i piedi.
Torniamo alla seconda di Serie A: Atalanta – Fiorentina. In quel match, Duncan – partito titolare – gioca un match di altissimo livello: corre, recupera palloni e, in un paio d’azioni, viene applaudito da Italiano per la velocità con cui gioca in avanti dopo la riconquista del pallone. In questo modo, Bonaventura viene esentato da sacrifici extra in fase difensiva, ma soprattutto alza il proprio raggio d’azione sfruttando le sue doti offensive e si procura il rigore dello 0-2 dopo un’incursione palla al piede in area di rigore.
Cosa può dare Castrovilli
Nonostante un sistema di gioco ben consolidato, rinunciare ad un calciatore come Castrovilli rimane difficile, soprattutto per un allenatore come Vincenzo Italiano, che si serve di giocatori con qualità, tempi d’inserimento e padronanza del corpo in possesso di palla.
Nella scorsa stagione, la sua migliore in termini realizzativi, Castrovilli ha realizzato 5 gol (secondo marcatore della Fiorentina dopo Vlahovic), di cui 4 nelle prime 5 giornate, ed è stato anche il secondo ad aver calciato più verso la porta: una mezz’ala vera, alla ricerca di percentuali realizzative migliori.
Il suo rientro, dunque, darà un’ulteriore soluzione offensiva alla Viola, che per sostenere Castrovilli e Bonaventura dovrà però chiedere all’ex Atalanta e Milan di assorbire buona parte dei compiti di Duncan. Una rinuncia che la Fiorentina può permettersi solo se Castrovilli, quando rientrerà, sarà la migliore versione di sé stesso.
A cura di Domenico Cannizzaro