Dzeko meglio di Lukaku all’esordio con l’Inter: i numeri

Con l’addio di Romelu Lukaku, il bosniaco ha preso in mano l’attacco nerazzurro: le statistiche delle prime 6 giornate premiano il bosniaco

Dzeko, Inter

Dopo i 47 gol in due anni in Serie A e la vittoria dello scudetto nella scorsa stagione, sostituire Romelu Lukaku non è di certo semplice per Edin Dzeko, che a marzo ha compiuto 35 anni. Nonostante, però, sia le caratteristiche che il valore dei giocatori siano differenti, l’inizio del bosniaco sembra promettere bene e le statistiche dei due attaccanti alla sesta giornata del rispettivo primo anno in nerazzurro sembrano premiare proprio l’ex Roma.

Lukaku vs Dzeko: i numeri a confronto*

  • Presenze| Edin Dzeko: 6 (5 da titolare), Romelu Lukaku 6 (5 da titolare)
  • Minuti giocati| Edin Dzeko: 488, Romelu Lukaku: 452
  • Goal| Edin Dzeko: 5, Romelu Lukaku: 3
  • Goal di testa| Edin Dzeko: 2, Romelu Lukaku: 1
  • Assist| Edin Dzeko: 1, Romelu Lukaku: 0
  • Passaggi riusciti| Edin Dzeko: 120/160 (75%), Romelu Lukaku: 84/124 (68%)
  • Big chance create| Edin Dzeko: 1, Romelu Lukaku: 0
    *prime sei giornate di Serie A nei rispettivi esordi con l’Inter

Premessa: è corretto dire che per Dzeko è la prima stagione all’Inter, ma la settima in Italia, a differenza di Lukaku, che ai tempi era alla sua prima stagione in Serie A. I numeri di inizio campionato però sono tutti per il cigno di Sarajevo: se i due goal in più infatti sono giustificabili con il fatto che l’Inter in generale stia segnando di più (20 gol in questa stagione, 13 alla sesta giornata della stagione 2019/20), le altre statistiche sono in linea con le caratteristiche dei due giocatori.

Lukaku infatti era inizialmente soltanto il terminale offensivo – incaricato di finalizzare il gioco di Conte – e non un regista avanzato come lo è Edin Dzeko. Il bosniaco invece, come si evince dal numero di passaggi riusciti – nono tra gli attaccantipartecipa molto di più alla manovra della squadra di Simone Inzaghi, che lo ha voluto fortemente soprattutto per questa sua capacità di ripiegare e dialogare con i centrocampisti o, meglio ancora, allargare direttamente il gioco sugli esterni: caratteristica che il primo Lukaku non aveva. A proposito di ciò, è emblematico l’unico assist del 9 dell’Inter in questa stagione: quello a Calhanoglu nella prima giornata contro il Genoa. Per questa sua caratteristica, vediamo spesso Dzeko interscambiarsi con Lautaro, con l’argentino in veste di prima punta, a differenza dei primi match del tandem Lautaro-Lukaku, quando il ruolo di 9 puro spettava soltanto al nuovo attaccante del Chelsea.

Credit: IMAGO

Un’altra caratteristica che lo differenzia da Big Rom è la capacità di essere decisivo anche con i goal di testa: nonostante i soli 3 cm di differenza in altezza – 193 cm Dzeko, 190 cm Lukaku – l’ex attaccante della Roma ne segna infatti, in percentuale, molti di più (7/23 nelle due stagioni passate, il 26% nella stagione 2019/20) grazie alla sua abilità di farsi spazio in area di rigore scegliendo bene il tempo di impatto con il pallone.

Con il passare del tempo, Lukaku è poi migliorato in tutti questi aspetti, ma l’impressione è che l’Inter abbia sì abbassato il valore del suo numero 9, ma sostituendolo con un altro già pronto e adatto al ruolo di regista avanzato, esattamente come piace a Inzaghi.

A cura di Domenico Cannizzaro

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