Haaland, una macchina da goal formato Champions
Dal suo esordio nessuno ha la sua media goal: i numeri e le statistiche in Champions League di Herling Haaland
Mercoledì 15 settembre, ore 18:50, Istanbul. In questo esatto momento inizierà la Champions League ‘21/’22 di Erling Braut Haaland. Nonostante la stagione dell’attaccante norvegese sia già iniziata con il botto, con 8 goal in 5 presenze tra coppa e campionato tedesco, la “coppa dalle grandi orecchie” rappresenta il palcoscenico preferito dell’attaccante classe 2000.
I numeri di Haaland in Champions
Con 20 reti – 8 con la casacca del Salisburgo, 12 con quella del Borussia Dortmund – in sole 16 presenze, Haaland si presenta alle porte della nuova stagione europea con più goal che partite. Da quando ha fatto il suo esordio nella massima competizione per club (17 settembre 2019, Salisburgo 6 – 2 Genk, tripletta), solo Robert Lewandowski può vantare uno score simile: per il polacco 22 reti in 17 presenze, contando anche la sfida di ieri sera contro il Barcellona.
Ma il dato che fa sicuramente più scalpore è la frequenza realizzativa del centravanti nato a Leeds, capace di trovare la via del goal ogni 63 minuti: dal 2019 nessun altro come lui!
Nel caso non fosse evidente la pericolosità offensiva del bomber norvegese, vi illustriamo qualche altro numero: primo, nel medesimo periodo, per shot convertion rate (numero di reti rapportate al numero di tiri) con il 42,6%; secondo per tasso di conversione in goal delle big chance create dai compagni, con il 78,3% e secondo anche per percentuale di tiri nello specchio sui tiri totali, (69,8%)
Questa stagione europea si apre con aspettative ancora più alte, a cominciare dalla sfida di stasera, la quale non sembra rappresentare un grande ostacolo al trend realizzativo di Haaland, che nei gironi di Champions ha sempre segnato in tutte le partite eccetto che in un’occasione (Salisburgo 0 – 2 Liverpool).
A cura di Lorenzo Battiston