Talking Point: Sanabria può essere la spalla di Belotti nel Toro di Juric?

Antonio Sanabria ha firmato la rete iniziale della prima vittoria del Torino di Juric: un segnale importante da parte del paraguaiano, che si candida a rivestire un ruolo di rilievo

Antonio Sanabria, Torino

È arrivata finalmente la prima vittoria per il Torino di Juric. Un poker alla Salernitana che riporta il sorriso nella parte granata del capoluogo piemontese, dando seguito a un finale di mercato molto soddisfacente. Senza Belotti, uno dei grandi protagonisti del match è stato Antonio Sanabria, che ha sbloccato la gara con un grande movimento e un pregevole colpo di testa. Un segnale chiaro da parte del paraguaiano, che vuole un ruolo chiave nel Torino che verrà. Ma è in grado di ricoprirlo?

La vena realizzativa di Antonio Sanabria

Quella di Sanabria è finora una carriera al di sotto delle enormi potenzialità palesate in giovane età, quando era uno dei grandi colpi della Roma, che lo aveva strappato addirittura al Barcellona. Aspettative decisamente non ripagate, col giocatore che solo a intermittenza ha saputo trovare continuità di rendimento e di gol. Negli ultimi tempi in Serie A, però, l’ex Barça ha fatto intravedere le proprie qualità, sia col Genoa che col Torino.

Analizzando i numeri di Sanabria in granata dal suo arrivo lo scorso gennaio, esce fuori il ritratto di un bomber di tutto rispetto. 14 presenze complessive, di cui 12 da titolare condite da 5 gol. I minuti giocati dal paraguaiano sono complessivamente 984, quasi 11 partite. In pratica l’attaccante torinese ha segnato quasi un gol ogni due partite (0.46 per la precisione, come dice il nostro tabellone), in una squadra molto arida offensivamente parlando.

Non finisce qui. I 5 gol di Sanabria sono arrivati con 12 tiri verso lo specchio, quindi quasi una rete ogni due tiri in porta. Le conclusioni globali sono state invece 21, quindi il paraguaiano coglie lo specchio più di una volta ogni due tentativi. Numeri che esemplificano bene la vena realizzativa di Sanabria, che vede la porta e sa trovare con facilità la via del gol, dando mostra di doti da vero numero 9.

Sanabria nel Torino di Juric

I numeri in zona realizzativa chiudono ogni dubbio circa l’importanza che può rivestire Sanabria nel Torino di Juric. Il paraguaiano deve però fare i conti con la presenza ingombrante di Andrea Belotti, chiaramente l’attaccante titolare della squadra. Il tecnico ex Verona difficilmente adotta un modulo con due punte, ragion per cui l’ex Roma potrebbe risultare chiuso dalla presenza del Gallo.

Dunque, non volendosi limitare a un ruolo da vice-Belotti, quale può essere la dimensione di Sanabria nel Torino? Qui sta il nocciolo della questione: l’ex Genoa può tranquillamente, per caratteristiche, giocare nei due dietro la punta nel 3-4-2-1 di Juric, come è successo a Firenze. Per farlo deve vincere però l’indolenza che lo ha contrassegnato per tutta la sua carriera, lavorando per la squadra e al servizio di un altro centravanti, da cui può trarre anche lui beneficio.

Belotti è un attaccante che sa aprire molto bene gli spazi, andando a fare a sportellate con i difensori avversari. Sanabria ha un grande senso della posizione e sa muoversi bene, per cui può essere la spalla ideale per il Gallo, magari con un altro trequartista più di rifinitura come Praet. Il paraguaiano può essere complementare a Belotti e andare a migliorare la quota gol, dando finalmente il sostegno al numero 9 che è palesemente mancato negli ultimi anni. Dunque, tornando alla domanda originaria, Sanabria può essere il valore aggiunto del Torino? La risposta è sì, ma deve essere bravo Juric a creare la giusta convivenza con Belotti, altrimenti il paraguaiano resterà sempre, solo, un’alternativa al Gallo.

A cura di Danilo Budite

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