Volti Nuovi: Álvaro Odriozola, un terzino moderno per Italiano

Álvaro Odriozola è l’ultimo colpo di mercato della Fiorentina: ecco cosa può dare e dove giocherà nell’undici di Vincenzo Italiano

Alvaro Odriozola, nuovo giocatore della Fiorentina

La Fiorentina ha iniziato il campionato con due prestazioni convincenti, ma la società, per dare una squadra ulteriormente competitiva al neo tecnico Italiano, gli ha regalato un altro colpo – seppur in prestito secco annuale – negli ultimi giorni di mercato: parliamo di Álvaro Odriozola, terzino destro di proprietà del Real Madrid. Il difensore classe ’95, ex Real Sociedad, era stato acquistato dai Blancos nel 2018 per 30 mln di euro e poi ceduto in prestito due anni dopo al Bayern Monaco, senza mai lasciare il segno. Adesso arriva a Firenze per giocare e riscattarsi: riuscirà ad imporsi in un campionato più fisico e tattico come la Serie A?

Odriozola: caratteristiche tecniche

Credit: IMAGO

Odriozola è un terzino destro, che all’occorrenza ha giocato anche come esterno di centrocampo, con buona facilità di corsa con e senza palla, ma soprattutto molto rapido e abile a smarcarsi nello stretto. Per questa sua caratteristica, spesso i compagni si affidavano – soprattutto alla Real Sociedad – alla sua qualità per eludere il primo pressing avversario.

Il difensore spagnolo, che nel 2017 ha esordito anche in nazionale maggiore, è anche un calciatore con un’ottima tecnica di base, come dimostra la percentuale di passaggi riusciti P90 nell’ultima stagione al Real (86,5%). Disponendo di buone doti tecniche, ama – in pieno stile spagnolo – sganciarsi dalla corsia di destra per venire in mezzo a giocare con i compagni e palleggiare con i centrocampisti: dote tipica dei terzini moderni. Ha una grande propensione offensiva e arriva spesso nell’area di rigore avversaria sia senza palla, con movimenti in profondità o in sovrapposizione, sia in conduzione; e il dato del 2020/21 – nonostante sia sulla base di soli 862 minuti – è emblematico: 3,55 tocchi in area di rigore avversaria P90, tanti per un calciatore che di ruolo fa il difensore.

Il neo acquisto viola ha però qualche difetto: in primis, non è un calciatore molto fisico (178 cm x 66 kg) e il dato sui duelli aerei ogni 90 minuti dell’ultima stagione (0,21) ne è la dimostrazione, risultando quasi nullo. In secondo luogo, anche a causa di questa sua scarsa fisicità, soffre in fase difensiva gli avversari duri, rocciosi e tecnici: toccherà a Italiano metterlo nelle condizioni di migliorare anche in questi aspetti.

Il ruolo di Odriozola nella Fiorentina

Odriozola arriva a Firenze per rimettersi in gioco, acquisire presenze e continuità e provare a convincere di nuovo il Real Madrid che può essere utile alla causa; Italiano, dal canto suo, aveva chiesto alla società un terzino destro dotato tecnicamente: ecco perché il suo acquisto non è casuale, ma mirato e studiato. L’ex Real Sociedad dunque sarà con molta probabilità titolare sull’out di destra, al posto di Venuti.

A differenza di quest’ultimo – che con determinazione e abnegazione ha svolto egregiamente ciò che Italiano gli ha chiesto in queste prime due giornate – Odriozola è il prototipo di calciatore perfetto per le richieste di Italiano al terzino destro. Come già anticipato, ama venire in mezzo a giocare con i compagni ed è ciò che Venuti ha fatto nelle prime due giornate, stringendo la sua posizione e provando a costruire a 4 con Milenkovic, Quarta e Pulgar.

Il compito dello spagnolo in fase di possesso sarà dunque quello di aiutare i centrocampisti nella costruzione della manovra, mentre Biraghi sarà lasciato più libero – anche secondo le sue caratteristiche – di sgroppare sull’out sinistro con una corsa più lineare. Inoltre, se i centrocampisti saranno bravi e intelligenti a coprirlo, Odriozola arriverà frequentemente sul fondo per offrire ottimi palloni in mezzo a Vlahovic o alle mezzali che si inseriscono: d’altronde 8 assist in due anni alla Real Sociedad non sono pochi, anzi.

Italiano dunque ha trovato il terzino destro perfetto per il suo calcio, mentre Odriozola è arrivato nella piazza ideale per trovare continuità e migliorare gli aspetti carenti del suo gioco: i presupposti per far bene ci sono tutti. Vedremo se il calciatore basco, a Firenze, riuscirà ad affermarsi definitivamente.


A cura di Domenico Cannizzaro

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