Mattia Zaccagni sarà titolare nella Lazio?

Il centrocampista dell’Hellas Verona è diventato un giocatore della Lazio. Vediamo se e come sarà titolare nel 4-3-3 di Maurizio Sarri

Mattia Zaccagni

La Lazio, dopo aver provato incessantemente a prendere Kostic dall’Eintracht di Francoforte, ha virato improvvisamente su Mattia Zaccagni. Il trequartista dell’Hellas Verona è diventato un giocatore biancoceleste: 7 milioni più 2 di bonus è la cifra che il club di Lotito verserà nelle casse degli scaligeri. Ora la domanda sorge spontanea: come Maurizio Sarri potrebbe sfruttare il nuovo acquisto?


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Lazio, con chi sarà in ballottaggio Zaccagni?

Sotto la guida di Ivan Juric, Zaccagni è letteralmente esploso diventando di fatto un punto fermo nella trequarti dell’Hellas Verona. Nella stagione 2019/20 ha totalizzato 2 gol e 5 assist, in quella successiva è arrivata la conferma con 5 gol e 5 assist (qui tutti i dati importanti), tutti realizzati nel girone d’andata. Nelle prime due giornate ha messo subito a referto una doppietta contro il Sassuolo. Il tutto in un sistema di gioco quale il 3-4-2-1, che lo vedeva agire sulla trequarti, oltre che da falso nueve visto la penuria di numeri nove.

Ora, però, lo attende la Lazio di Maurizio Sarri. L’ex tecnico di Chelsea e Juve gioca un 4-3-3 in cui gli esterni d’attacco sono a tutti gli effetti dei finalizzatori oltre che dei rifornitori di palloni per la prima punta. Nonostante ciò, in questo modulo Zaccagni si trova a dover ricoprire una posizione più scoperta, visto che alle sue spalle non ha un esterno a tutta fascia ma solamente il terzino, con eventualmente l’aiuto della mezz’ala di riferimento.

Credit: IMAGO

La grande domanda è quindi: a chi proverà a rubare il posto Zaccagni? Se diamo per scontato il suo impiego a sinistra, a quel punto Felipe Anderson potrebbe essere dirottato sulla destra, a discapito di un Pedro che, seppur dopo un ottimo inizio di stagione, alla lunga potrebbe anche pagare i suoi 34 anni. A tal proposito c’è anche da evidenziare come entrambe le ali titolari biancocelesti abbiano un discreto feeling con l’infermeria, motivo in più per ipotizzare un minutaggio più consistente del giocatore italiano.

Analizzando invece l’acquisto da un punto di vista tecnico, Zaccagni va a rinforzare un reparto di esterni che oltre a Felipe Anderson e Pedro, prima di oggi contava solo i baby Moro e Romero. L’ex Hellas rappresenta in questo roster una carta differente che Sarri si può giocare: magari in grado di dare meno in termini di dribbling e di giocata chiave per i compagni, rispetto ai due sopracitati, ma capace di garantire un contributo massiccio come presenza in area di rigore grazie ai suoi inserimenti, e grazie alle sue abilità di finalizzazione.  

Lazio, Zaccagni a confronto con Pedro e Felipe Anderson

Mattia Zaccagni

  • 2 presenze (180′ giocati)
  • 2 goal (1 p90)
  • 0 assist
  • 2.5 passaggi chiave p90
  • 1 chance create p90
  • 35.8 media Kickest

Felipe Anderson

  • 2 presenze (171′ giocati)
  • 1 goal (0.53 p90)
  • 1 assist (0.53 p90)
  • 2.11 passaggi chiave p90
  • 0.53 chance create p90
  • 33.4 media Kickest

Pedro

  • 2 presenze (131′ giocati)
  • 0 goal
  • 1 assist (0.69 p90)
  • 0.69 passaggi chiave p90
  • 0.69 chance create p90
  • 21.5 media Kickest

a cura di Andrea Profidia

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