Junior Messias, l’arte del dribbling a disposizione di Pioli
Uno dei migliori dribblatori della stagione passata: Junior Messias è il nuovo rinforzo del Milan. Per Pioli un’arma in più da sfruttare
Il Milan ha chiuso per Junior Messias grazie ad una trattativa lampo, trovando l’accordo con il Crotone sulla base di 2,6 milioni di euro per il prestito, con diritto di riscatto fissato a 5,4 milioni più uno di bonus.
30 anni compiuti a gennaio, la sua è una storia calcistica che non si vede tutti i giorni: una lunga (ma breve) cavalcata dall’Eccellenza alla massimo campionato italiano, assaggiato lo scorso anno con la maglia del Crotone. Junior Messias però non è arrivato in Serie A per caso e c’è una statistica dello scorso anno che lo dimostra: avrà modo di confermarla anche nel Milan?
Il numero di dribbling riusciti nella stagione 2020/21
Come si evince dal tweet, Messias è stato, nella stagione passata, il secondo calciatore per dribbling totali riusciti, dietro solo a De Paul (qui la tabella completa filtrabile per ruolo). Dato non indifferente se consideriamo alcuni fattori: in primis, bisogna ricordare che la scorsa era la sua stagione d’esordio nella massima serie italiana; in secondo luogo, il Crotone non era una squadra che teneva spesso in mano il pallino del gioco, anzi frequentemente era costretto a rincorrere. Ultimo, ma non per importanza, è un giocatore offensivo: agendo sulla trequarti avversaria infatti, che sia al centro o a destra poco importa, aveva spesso meno spazio per effettuare il dribbling, ma soprattutto subiva quasi sempre un raddoppio della marcatura, essendo il calciatore più pericoloso degli Squali.
Cosa può dare Junior Messias al Milan?
Messias è un calciatore duttile, capace di agire su tutto il fronte offensivo, ma anche in mediana. Lo dimostra il fatto che con Stroppa (dalla 1ª alla 24ª giornata) ha giocato quasi sempre da seconda punta alle spalle di Simy, con qualche sporadica presenza come mezzala di centrocampo. Con Cosmi, al contrario, è stato quasi esclusivamente utilizzato sulla linea dei centrocampisti. Nonostante però spesso parta dal centro – che sia da mezzala o da seconda punta – ama ricevere allargandosi sul centro-destra, per poi sfruttare il suo dribbling convergendo in mezzo e imbucando i compagni o, se c’è spazio, calciando in porta.
Nel Milan probabilmente non sarà titolare, quantomeno inizialmente, ma sarà utilissimo a partita in corso. Messias sarà il calciatore che permetterà ai trequartisti di rifiatare, ma soprattutto servirà a dare brio alla manovra offensiva in caso di necessità. Serviranno la sua dinamicità, spensieratezza e qualità nel dribbling per trovare il varco giusto quando, per esempio, il Milan affronterà squadre chiuse; ma sarà utile anche quando bisogna chiudere il match, con Pioli che potrebbe sfruttarne la velocità nel lungo contro squadre che tentano il tutto per tutto nei minuti finali. Occhio, però: si fa notare anche in fase di ripiego, come si evince dall’alto numero di contrasti vinti e di palloni recuperati nell’ultima stagione.
Insomma, non sarà il Messia(s) che salva la patria, ma sarà un calciatore utile alla causa per mister Pioli.