Talking Point, l’Udinese è forte abbastanza anche senza De Paul?

La squadra di Luca Gotti ha perso il suo miglior giocatore, ma non sembra aver subito alcun contraccolpo

Udinese 2021/22

Tra le squadre che si sono messe maggiormente in mostra in questo avvio di campionato c’è l’Udinese. Prima l’ottimo pareggio in rimonta con la Juventus, acciuffato grazie alla complicità di Szczesny, ma anche con un’ottima prova di squadra. Poi il 3-0 rifilato al Venezia. L’Udinese si trova a 4 punti in campionato, alle spalle del quintetto di testa a punteggio pieno. La squadra di Gotti è una delle poche a non aver cambiato guida tecnica in estate, ma ha dovuto affrontare una grande rivoluzione tecnica, con l’addio del leader indiscusso Rodrigo de Paul, accasatosi all’Atletico Madrid. L’Udinese ha perso in estate la propria anima, il giocatore per distacco più forte, senza effettivamente rimpiazzarlo sul mercato, eppure l’inizio di campionato è sinora ottimo. Al netto ovviamente del valore indiscusso dell’argentino, la domanda che sorge è: “L’Udinese è una squadra abbastanza matura per sopperire all’assenza di de Paul?”.

Tanti eredi

I friulani in estate non hanno comprato un sostituto dell’argentino, anche perché sarebbe stato praticamente impossibile prendere un giocatore di quel valore. Ma non hanno nemmeno provato ad acquistare un profilo correlato, magari un giovane in rampa di lancio o un calciatore di alto profilo da rigenerare. Il motivo di questa scelta sta sostanzialmente nella rosa a disposizione di Luca Gotti, che già di per sé offriva questi profili, senza la necessità di andarli a trovare sul mercato.

Credit: IMAGO

Sono tanti gli eredi di de Paul all’Udinese. Da Molina e Pussetto, visibilmente in rampa di lancio, ai talenti di Pereyra e Deulofeu, da responsabilizzare. Gotti ha saputo valorizzare al meglio le risorse a propria disposizione, sostituendo il grande valore individuale di Rodrigo de Paul con l’enorme scorta di potenziale che ha nella sua rosa e che finora è stata largamente inespressa.

Una scelta all’insegna ancora della continuità, che sembra l’ideale chiave in casa Udinese. Nessuno stravolgimento, il cambiamento c’è già stato ed è stato grande con l’addio dell’argentino. Solo la consapevolezza di avere una rosa da sfruttare e la volontà di puntare con forza su quelle risorse, dividendo il carico della pesante eredità di Rodrigo su più spalle, così da renderla più facile da sopportare.

I numeri dell’avvio

L’avvio di stagione dell’Udinese per ora certifica la genuinità di questa soluzione interna. 4 punti in due partite, considerando anche la sfida contro la Juventus, una delle più complesse del campionato. I giocatori offensivi in maglia bianconera hanno messo in mostra tanti spunti interessanti, a partire da Ignacio Pussetto, tornato carichissimo dopo l’infortunio che lo ha limitato nella scorsa stagione. 8 i tiri in due partite, di cui 3 in porta e un gol. Manca ancora un po’ di precisione, ma il giocatore è vivo, si muove tanto e crea altrettanto. Deve solo affinare la mira, ma è già in uno stato psico-fisico molto positivo.

Con l’addio di de Paul, i due giocatori con più talento in rosa sono Roberto Pereyra e Gerard Deulofeu. L’argentino viene da una discreta stagione, ma poteva fare di più. Lo spagnolo ha accusato qualche problema fisico di troppo e non ha mai trovato la giusta continuità, ma ora è partito benissimo. Due gol per l’ex Milan, uno per l’ex Juventus. Deulofeu ha tirato 4 volte verso la porta avversaria, trovando due gol. Pereyra ha messo a segno due dribbling e ha fatto registrare anche 4 passaggi chiave. A livello psicologico i due sembrano più centrali nell’Udinese, hanno raccolto l’eredità di de Paul e vogliono onorarla al meglio.

Credit: IMAGO

L’altro grande protagonista in casa Udinese è Nahuel Molina, uno dei prospetti più interessanti di tutto il campionato. L’argentino viene da un grande finale di stagione e quest’anno è partito alla grande. Un gol e un assist nelle prime due di campionato, cinque passaggi chiave e ben due chance create (come lui, in tutto il campionato, solo Dybala, Abraham, Zaccagni e Sansone). La sua spinta sulla fascia è costante, sono 13 i cross tentati, di cui 6 riusciti. Meglio di lui solo Candreva e Marin, che però hanno effettuato molti più tentativi: 23 il doriano, 19 il sardo. Numeri pazzeschi, per un giocatore che sta trovando la propria consacrazione.

Sono tanti i protagonisti in questo avvio di campionato dell’Udinese. Una squadra senza più un trascinatore chiaro, ma con diversi singoli in grado di fare la differenza. Questo per i friulani era l’unico modo per non sentire l’assenza di de Paul: crescere come gruppo. E la squadra di Gotti sta dimostrando la maturità giusta per farlo, per reggere al meglio l’addio dell’argentino e non sentirne la mancanza.

di Danilo Budite

Leggi anche

Loading...