Guida alla Roma 2021/22

Scopriamo come giocherà la Roma sotto la guida di Josè Mourinho nella Serie A 2021/22

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La Roma di Josè Mourinho è una delle squadre più interessanti per la prossima stagione. L’allenatore portoghese torna in Italia dopo undici anni dal suo addio all’Inter. Le sue ultime esperienze, Manchester United e Tottenham, sono terminate con un esonero, ma la Roma dei Friedkin ha deciso di concedergli una grande opportunità di rivincita affidandogli una rosa competitiva e stipulando un accordo triennale da 7 milioni di euro netti all’anno.

Come giocherà la Roma 2021/22

Probabile XI: Rui Patricio, Karsdorp, Mancini, Smalling, Vina, Cristante, Veretout, Zaniolo, Mkhitaryan (Pellegrini), El Shaarawy (Shomurodov), Abraham

La Roma è una delle poche squadre in Italia che si è mossa davvero sul mercato. Rui Patricio, Vina, Shomurodov e Abraham sono costati complessivamente circa 80 milioni di euro, cifre enormi per il calcio italiano in epoca pandemica.

La nuova Roma abbandonerà la difesa a tre su cui Fonseca ha lavorato per un anno e mezzo per sposare il sistema di gioco preferito da Mourinho, il 4-2-3-1. Fonseca al suo arrivo in Italia ha utilizzato lo stesso modulo di Mou con approccio e principi totalmente differenti da quelli che caratterizzano l’ex allenatore del Tottenham, ma i risultati sono stati altalenanti. L’assenza di terzini di ruolo e di esterni puri ha portato Fonseca a escogitare un piano per fare a meno di queste figure, e con il 3-4-2-1 tutti i tasselli sono stati messi al posto giusto. La soluzione con i tre difensori non è però contemplata da Mourinho nonostante i tentativi effettuati a Londra con il Totthenam, quindi la nuova Roma ripartirà dal vecchio 4-2-3-1.


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Il nuovo portiere della Roma è Rui Patricio, trentatreenne acquistato dal Wolverhampton per circa 11 milioni di euro. Il portiere portoghese ha un ottimo rapporto con Mourinho ed è stato ingaggiato per la sua capacità di guidare la linea difensiva e per la sua esperienza tra i pali. La linea difensiva composta da quattro difensori vede sulle fasce due titolari tendenzialmente indiscutibili: Rick Karsdorp sulla destra e Matias Vina sulla sinistra. I due sostituti dei terzini titolari sono Bryan Reynolds, 2001 acquistato lo scorso gennaio dal Dallas, e Riccardo Calafiori, terzino classe 2002 cresciuto nella Roma. Al centro della difesa ci sono due posti per quattro uomini, ma Gianluca Mancini e Chris Smalling sono i due riferimenti principali. Marash Kumbulla e Roger Ibanez sono pronti a sostituire i due titolari in caso di assenza e nelle competizioni secondarie (Coppa Italia, Conference League). Le gerarchie in difesa sono stabilite e difficili da ribaltare, ma mai dire mai, soprattutto con Mourinho. Soprattutto con Mourinho e Smalling insieme. Una soluzione più prudente prevede lo spostamento di Mancini in posizione di terzino destro bloccato (già fatto in Nazionale con Roberto Mancini) e l’inserimento di uno tra Kumbulla (preso un anno fa per circa 30 milioni di euro) e Ibanez al centro della difesa.

Da Mourinho a Fonseca cambia tutto nel sistema difensivo. Non si tratta solo di difesa a tre o difesa a quattro, ma di altezza della linea difensiva e di gestione del possesso palla. Mourinho predilige un gioco diretto alla ricerca della punta in profondità (se questa ha grandi abilità nell’attacco degli spazi) o spalle alla porta per giocare con i centrocampisti e lanciare gli esterni d’attacco. La costruzione della manovra dal basso non è uno dei principi di gioco dell’allenatore portoghese, così come l’aggressione costante con la linea difensiva ad altezza metà campo. Per questo motivo un giocatore molto fisico e non molto veloce come Smalling può giovare da questo cambio di atteggiamento, perché non dovrà più difendere in campo aperto contro avversari veloci.

Il guardiano del centrocampo è Jordan Veretout, giocatore completo a cui Mourinho affiderà le chiavi del reparto di mezzo. Nell’ultimo anno ha segnato 10 reti e fornito 2 assist in campionato, registrando un dato di 0,18 gol non su rigore P90 (meglio del 91% dei centrocampisti centrali dei top 5 campionati europei). I due mediani nel 4-2-3-1 di Mourinho si abbassano al fianco dei difensori centrali per costruire la manovra. Uno rimane in posizione per palleggiare, l’altro aiuta i difensori. Veretout e Cristante sono in grado di alternarsi e di svolgere entrambi i compiti. Villar, Darboe Diawara sono le alternative ai due centrocampisti titolari.

Credit: IMAGO

Lorenzo Pellegrini è il centrocampista jolly sia perché può occupare la posizione di trequartista nel 4-2-3-1, sia per la possibilità di giocare in uno dei due posti in mediana. La seconda opzione è più complicata perché Mourinho preferisce giocatori più difensivi e con una struttura fisica più imponente. Sulla linea dei trequartisti c’è il rientro di Zaniolo sulla fascia destra. Il talento italiano ha recuperato dopo il secondo lungo infortunio della sua carriera ed è un punto fermo della nuova Roma. Pellegrini è il primo nodo da sciogliere, Mkhitaryan è il secondo. Il giocatore armeno in un anno e mezzo a Roma ha realizzato 22 gol e fornito 16 assist. Per il suo contributo offensivo così netto e tangibile è difficile immaginare che possa occupare la posizione di esterno sinistro nel 4-2-3-1, perché i compiti difensivi ridurrebbero l’efficacia e la lucidità nelle zone di campo decisive. Mkhitaryan è un giocatore estremamente intelligente, si muove benissimo in sincronia con i compagni di reparto, apre dialoghi tecnici con precisione assoluta e rifinisce con la serenità di un numero nove navigato. Non ha però nel suo repertorio la resistenza fisica per essere un esterno puro, per cui è complicato pensare che possa essere lui l’esterno sinistro. El Shaarawy, invece, può offrire freschezza offensiva nel dribbling e negli scambi, ma anche disponibilità atletica per i continui ripiegamenti richiesti da Mourinho. Eldor Shomurodov è in grado di giocare punta nel 4-2-3-1, secondo violino nel 4-4-2 ed esterno sinistro nel 4-2-3-1. Il giocatore uzbeko ha grande tecnica con entrambi i piedi, senso del gol e un ottimo attacco della profondità, qualità che Mou adora. In avanti il posto è uno ed è occupato da Tammy Abraham, il secondo acquisto più oneroso della storia della Roma dopo Schick.

Per la complementarità dei due nuovi attaccanti acquistati dalla Roma, Mourinho potrà pensare anche a un 4-4-2 mascherato con Zaniolo e Mkhiaryan finti esterni e Shomurodov Abraham come coppia d’attacco. Con la stessa conformazione ma con Pellegrini al posto di Mkitaryan, la Roma può disporsi con un 4-3-3 in cui Veretout funge da play, Cristante e Pellegrini sono le mezzali, Shomurodov e Zaniolo gli esterni e Abraham il riferimento offensivo. Le possibili soluzioni sono tante, e in alcune di queste Pellegrini o Mkhitaryan rischiano di non essere indispensabili.

Per inserire tutti contemporaneamente (difficile per un discorso di equilibrio tattico) si può immaginare un 4-2-3-1 con Pellegrini al fianco di Veretout. Zaniolo, Mkhitaryan e Shomurodov dietro Abraham.

I punti fermi sono tre dal centrocampo in su: Zaniolo, Veretout e Abraham. Intorno a loro ruota l’interno sistema di gioco.

Roma, chi tira i calci da fermo?

Credit: IMAGO

I rigori li batte Jordan Veretout, giocatore da 26 su 28 in carriera (92,85%). In sua assenza può battere Pellegrini (6 su 8). Il terzo è Mkhitaryan (10 su 13).

Da sinistra i corner li batte uno tra Veretout e Pellegrini. Da destra, invece, può calciare Zaniolo. Stesso dicasi per le punizioni dirette.

CALCI DA FERMOCHI LI TIRA
Calci di RigoreVeretout
Calci di PunizionePellegrini / Veretout
Calci d’Angolo Pellegrini / Zaniolo

Roma, chi può sorprendere

Credit: IMAGO

Eldor Shomurodov ha ‘già ventisei anni’è stato pagato tanto dopo una sola stagione in Serie A. L’uzbeko possiede una tecnica in velocità fuori dal comune, senso del gol e grandissima intelligenza tattica. Può giocare largo a sinistra, punta centrale e seconda punta come ha fatto a Genoa con Ballardini. Ha tutto in regola per diventare un fedelissimo di Mourinho.

Bryan Cristante è stato discusso tanto nelle ultime stagioni a Roma. Nell’Atalanta è stato utilizzato come centrocampista incursore (9 reti in un anno), mentre a Roma ha dovuto adattarsi a compiti e posizioni totalmente differenti. Difensore centrale della difesa a tre, mezzala destra, centrocampista a due nel 3-4-2-1. Questi i tre ruoli ricoperti da Cristante tra Italia e Roma nell’ultima stagione. Dopo l’erasmus in tutte le aree geografiche del campo, avrà il posto fisso al fianco di Veretout. Fisicità, personalità (lo dice De Rossi) e buon senso del gol sui piazzati (suo il primo tocco sul gol di Bonucci in finale contro l’Inghilterra). Può essere la sua stagione.

Roma su Kickest

Shomurodov vale meno di 15 crediti (14,8). Prenderlo ora prima che il suo prezzo schizzi non è un’occasione, è un comando. Vina è un terzino di spinta, di grande fisicità e con un’ottima propensione all’assist con cross da lontano. In area di rigore Abraham si fa valere anche nei duelli aerei (vince 3,19 duelli aerei P90) e Vina può registrare numerosi assist.

di Nicolas Cariglia (@diecimeno)


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I Punteggi Medi della scorsa stagione

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