La ricchezza del Sassuolo dalla mediana in su e i dubbi di Dionisi

L’abbondanza del Sassuolo e i dubbi di Alessio Dionisi. Proviamo a capirci qualcosa in più, partendo dal modulo

Maxime Lopez

Out De Zerbi, in Dionisi. Il Sassuolo ha deciso di puntare su un giovane emergente per la panchina. In Serie B, con Venezia ed Empoli, ha saputo dimostrare come le sue idee di calcio siano adatte anche per un club di Serie A e in particolare per il Sassuolo che, da anni, sta abbinando al buon gioco anche ottimi risultati sia di squadra sia individuali.

Quale modulo per il nuovo Sassuolo?

Nonostante il cambio d’allenatore, il Sassuolo riparte da una certezza: quella del modulo. Infatti, anche col cambio di panchina, nella prossima stagione si scenderà in campo con il 4-2-3-1. Ora, il “problema” (se così si può chiamare, ndr) per il nuovo allenatore sarà quello di scegliere i giusti interpreti da mandare in campo dal 1’.

Centrocampo a due: chi sarà il sostituto di Manuel Locatelli?

Maxime Lopez (Credit: IMAGO)

La prima grande incognita riguarda il mercato, che da settimane sta accostando Manuel Locatelli alla Juventus e non solo (alcune voci parlando anche di un forte interesse del PSG, ndr). Mercato permettendo, davanti alla difesa la sua titolarità non si discute soprattutto dopo la crescita esponenziale che ha avuto in zona offensiva: ma non illudiamoci troppo. Ecco che, con Locatelli destinato a partire, il sostituto Dionisi potrebbe già averlo in rosa: Maxime Lopez. Le Petite Diable nella prima stagione di Serie A (nella quale ha segnato anche 2 gol) ha scalato in fretta le gerarchie, risultato con Arthur il miglior centrocampista per percentuale di passaggi completati ed ha trascorso in campo 1869 minuti, frutto di 29 presenze (22 da titolare).

Al suo fianco, nelle prime tre Amichevoli estive, Dionisi ha schierato Davide Frattesi. Lo scorso anno in Serie B al Monza ha disputato un’ottima stagione anche dal punto di vista realizzativo (8 gol e 2 assist), pur occupando stabilmente il ruolo di centrocampista centrale (36 presenze su 41 stagionali) con qualche sporadica apparizione sulla trequarti (2) e sull’esterno di destra (1)

Un tridente da sogno, ma occhio al jolly ivoriano

Hamed Junior Traoré (Credit: IMAGO)

Passiamo alla batteria dei trequartisti, dove il mercato potrà portare via qualche pezzo pregiato dalla rosa di Dionisi. Il primo nome è quello di Domenico Berardi. Nella passata stagione – la migliore dal punto di vista realizzativo – l’azzurro ha dimostrato quanto sia maturato e diventato fondamentale per la manovra offensiva dei neroverdi: quinto per tiri totali e secondo per passaggi riusciti tra i suoi colleghi in campionato.

Il secondo nome è quello di Jeremie Boga che, nonostante non abbia vissuto una stagione all’altezza delle aspettative, rimane (mercato permettendo, ndr) un sicuro titolare per Dionisi al pari di Filip Djuricic.

Poi c’è Hamed Junior Traoré, un vero e proprio jolly. Nella scorsa stagione, il giocatore ivoriano in 35 presenze (di cui 20 da titolare) ha praticamente ricoperto tutti i ruoli del centrocampo e della trequarti. Nel dettaglio:

  • 19 presenze da trequartista;
  • 5 da ala destra;
  • 5 da ala sinistra
  • 3 da centrocampista centrale
  • 1 da centrocampista di destra
  • 1 da centrocampista di sinistra

Dati che dimostrano di essere una valida carta da giocare sia dal 1’ ma anche, soprattutto, a gara in corso.

Caputo non si tocca, ma dietro c’è la fila

Ciccio Caputo (Credit: IMAGO)

L’attacco, visto anche il modulo è il reparto con più abbondanza. Il titolare è Ciccio Caputo che, nonostante l’ultimo anno sia stato fortemente condizionato dall’infortunio, è pronto a giocarsi una chance per la convocazione al Mondiale. Visti, però, gli acciacchi fisici e una condizione fisica ottimale ancora da raggiungere, ecco che dalle retrovie salgono con forza le quotazioni di Giacomo Raspadori e Gianluca Scamacca.

Il campione d’Europa è sulla carta il vice-Caputo avendo dato già prova di saperlo fare (qui i suoi numeri nella stagione 2020/21), ma per caratteristiche Scamacca sembra quello più adatto a ricoprire il ruolo di prima punta. Numeri alla mano l’ex Genoa, pur non avendo vissuto una stagione da titolare (13 presenze su 26 totali), ha ottimi numeri in termini realizzativi che gli permettono di candidarsi seriamente a una maglia da titolare. Ovvero:

  • 8 goal
  • 2 assist
  • 47 tiri
  • 6 big chance create

A cura di Andrea Profidia

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