Come sta andando l’avventura di Kulusevski al Tottenham

Alla Juventus è quasi sempre stato un oggetto misterioso, mentre al Tottenham di Antonio Conte si è imposto da subito: i numeri di Dejan Kulusevski dal suo arrivo in Premier League

Dejan Kulusevski, Juventus

Arrivato alla Juventus dopo l’exploit con il Parma, Dejan Kulusevski non è mai riuscito a dimostrare il suo vero valore in bianconero, tanto meno nella prima parte di questa stagione. I motivi sono diversi: con Pirlo arrivò in una Juventus work in progress e le diverse posizioni occupate in campo, come egli stesso ammise in un’intervista, non gli permettevano di trovare continuità; con Allegri – che lo ha utilizzato spesso come arma in contropiede nell’ultima mezz’ora – non ha mai trovato il feeling giusto. I suoi ingressi non hanno mai convinto il tecnico toscano, che ha dato il nulla-osta sulla cessione dopo l’arrivo di Dusan Vlahovic.

Al Tottenham, in un reparto che vanta già Harry Kane e Son, l’ala svedese si è invece imposto con grande personalità e qualità, merito anche di Antonio Conte, che ha subito individuato la posizione in campo da occupare, schierandolo poi con continuità, sfruttando le sue abilità negli spazi aperti.

Un collante tra i reparti: l’uomo che mancava al Tottenham

Prima di entrare nel dettaglio elencando i suoi numeri, proviamo a capire perché Conte ha voluto Kulusevski e perché l’ex Juventus era l’uomo che mancava al Tottenham, una squadra che poteva già vantare prima dell’arrivo dello svedese di grandi individualità, ma drammaticamente scoperta in alcune posizioni chiave.

I centrocampisti in rosa nel Tottenham hanno prevalentemente caratteristiche d’interdizione: dai vari Winks e Skipp, passando per Hojbjerg e lo stesso Bentancur, altro giocatore che sta facendo benissimo e di cui abbiamo parlato qui. Quattro mediani con qualità tecniche nella media e ‘mono-passo’, non proprio la situazione ideale per affrontare un campionato di Premier League di vertice.

Queste mancanze hanno permesso a Kulusevski di imporsi da subito in una squadra con alti valori tecnici, fungendo da collante tra centrocampo e attacco. I centrocampisti offensivi a disposizione di Conte prima del suo arrivo – Lo Celso e Alli – sono andati via a gennaio: l’argentino, giocatore tecnicamente eccelso, non è stato valutato da Antonio Conte adatto ai ritmi della Premier League; il secondo pare invece fosse poco incline al sacrificio fisico che l’ex allenatore dell’Inter chiede ai suoi giocatori. Così Kulusevski si è preso la scena: abile tecnicamente e in grado di cambiare ritmo e strappare, ha preso il posto occupato in precedenza da Lucas Moura, diventando in meno di due settimane il proprietario della corsia destra degli Spurs.

L’ex bianconero è il collante perfetto tra la mediana – Hojbjerg e Bentancur, abili a interrompere la manovra avversaria – e l’attacco, formato dalla premiata ditta Son & Kane. I numeri mostrano infatti l’abilità di Kulusevski a ripiegare (sacrificio), intercettando molti palloni e raddoppiando sugli esterni di centrocampo, per poi ripartire palla al piede a campo scoperto (rapidità), abbinando il gran passo a qualità tecniche di buona fattura.

I numeri di Kulusevski con il Tottenham

Undici presenze, ben nove da titolare e 840 minuti giocati. Da quando è arrivato è sempre stato schierato dal primo minuto a eccezione della partita di FA Cup tra Tottenham e Brighton e le prime due in Premier League. Come già accennato, i numeri offensivi dell’ex calciatore della Juventus sono notevoli: 3 reti e 6 assist (nessuno meglio di lui dal suo arrivo). Da quando è arrivato in Inghilterra, Kulusevski è anche secondo per chance create e in Top 10 per passaggi chiave. Nei suoi 18 mesi alla Juventus aveva servito lo stesso numero di assist in 55 partite.

Gli innesti di Bentancur e Kulusevski hanno permesso ad Antonio Conte di trovare un equilibrio che per lunghi tratti della stagione era mancato alla squadra londinese, che dall’arrivo del tecnico ex Inter ha conquistato 42 punti, 8 in meno di City e Tottenham, segnando quasi lo stesso numero di reti delle due squadre che stanno dominando il migliore campionato del mondo (48 City, 48 Liverpool, 47 Spurs). Il Tottenham riscatterà sicuramente Kulusevski al termine della stagione (riscatto che sarà automatico in caso di raggiungimento del quarto posto e qualificazione alla prossima Champions League). Per quanto riguarda la sua avventura alla Juventus, i rimpianti non devono esser molti: all’esterno è mancato uno step intermedio. Catapultato alla Continassa senza solide basi, la continua ricerca del ruolo adatto alle sue qualità non è mai andata a buon fine. Ora Kulusevski è un giocatore del Tottenham, e finché ci sarà Antonio Conte sulla panchina del New White Hart Lane, non ci saranno dubbi sulla sua posizione: in campo, largo a destra.

A cura di Domenico Cannizzaro

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