Premier League – La TOP 11 della G2

I migliori della G2 di Premier League. C’è da perdersi tra gli Spurs e Calvert-Lewin

Son - Top11 G2

Aston Villa – Sheffield e Wolverhampton – Manchester City hanno chiuso la seconda giornata. Molti giocatori, con punteggi assurdi, avevano già prenotato un posto nella squadra della settimana. Vediamo se gli ultimi due match ci hanno riservato qualche aggiunta in extremis: ecco a voi la TOP 11 della G2, formazione 3-4-3.

Alisson (Liverpool – 39.30 punti)

Il portierone ex Roma sfodera una grandissima prestazione nel big match di giornata tra Liverpool e Chelsea. I campioni d’Inghilterra vincono 2-0 e non solo grazie alla doppietta di Mané: il numero 1 dei Reds para un rigore a Jorginho, non facendosi ingannare dal caratteristico “jumping penalty” dell’italo-brasiliano.

Ezri Konsa (Aston Villa – 48.10 punti)

Arrivato la scorsa estate dal Brentford, il centrale classe ’97 bagna la sua Premier League 2020-21 con il gol vittoria ai danni della truppa di Chris Wilder. Avrà di che essere orgoglioso il buon Ezri, considerando che ha già eguagliato, in una sola partita, il numero di gol fatti in 25 presenze la scorsa stagione.

James Justin (Leicester – 39.30 punti)

La Premier League pullula di ottimi e giovani terzini destri, come Lamptey del Brighton, autore di un’ottimo avvio di stagione, o il giovane giocatore dell’anno Trent Alexander Arnold. La scena, però, se l’è presa tutta James Justin questa domenica. Certo, ha ancora qualcosa da migliorare in fase difensiva (era lui in marcatura su Dunne, secondo goal scorer del Burnley) ma a noi di Kickest piace vedere i punteggioni. E quel tap in al 61′ fa schizzare alle stelle il suo totale.

Michael Keane (Everton – 38.50 punti)

Vale lo stesso discorso fatto per il Leicester: l’Everton di Ancelotti concede ancora qualcosa in difesa. È andato sotto di uno, salvo poi rimontare e vincere con un distacco di tre reti. Al 5-2 finale ha contribuito anche Keane, che aveva aperto le danze mercoledì scorso contro il Salford, in Coppa di Lega. Due gol nel giro di pochi giorni e un bel 38.50 in G2. Wow!

Kevin De Bruyne (Manchester City – 49.30)

Abbiamo ritrovato KDB come lo avevamo lasciato: padrone del centrocampo, creatore di occasioni e vero leader del City di Guardiola. Partita difficile contro i sempre organizzati Wolves, alla vigilia qualche dubbio c’era: la vittoria non è mai sicura. Invece, il belga non ha deluso i tifosi dei Citizens e con una super prestazione ha cacciato i lupi dalla loro stessa tana. Rigore procurato, trasformato e poi un assist: vogliamo resti così per l’intera stagione.

James Rodriguez (Everton – 42.60)

Parlavo di Keane e dell’Everton qualche riga sopra, di come i Toffees siano completamente trasformati in questo avvio di stagione: gran parte del merito va sicuramente a James, voluto fortemente da Ancelotti. Sempre pronto a smistare, prendere iniziativa e dare al gioco quella freschezza che mancava. Segna (mancino favoloso), regala assist e “propizia” addirittura l’espulsione di Gibbs a fine primo tempo. All eyes on him.

Harvey Barnes (Leicester – 42.50 punti)

No Vardy no party? Anche no. Ci pensa Harvey Barnes, che agguanta il pareggio contro il Burnley, malcapitato di giornata. Classe ’97, cresciuto in casa Foxes, ha tanta energia e voglia di affermarsi nella truppa di Rodgers, dopo essersi messo in mostra la scorsa stagione. Popolarità al 3%? Mi sa che è ora di farla salire un po’.

Phil Foden (Manchester City – 40.90 punti)

Sembra sia arrivata la sua ora. Non certo perché debba morire, bensì perché diventi una delle colonne portanti del centrocampo di Pep Guardiola, suo grande estimatore. Sappiamo bene perché l’allenatore spagnolo non lo ha fatto giocare con grande continuità lo scorso anno: per non rischiare di bruciarlo. Se ora fosse arrivato finalmente il momento, non possiamo far altro che goderci punteggi come questo quasi ogni giornata. Il 3-1 al Molineux arriva quasi per festeggiare la convocazione in Nazionale maggiore di un paio di settimane fa.

Son Heung-Min (Tottenham – 77.70 punti)

Vogliamo gli screen di chi lo ha messo capitano! E io che mi trastullavo sulla tripletta di Calvert-Lewin, visto che gli avevo dato la fascia. Il povero Southampton, nonostante una buona partita, soffre ancora troppo in difesa, stando troppo alto. In quattro contropiedi, il sudcoreano li ha purgati altrettante volte, diventando il primo calciatore asiatico a segnare quattro gol in una sola partita di Premier League (e il secondo a segnarne tre, dopo Kagawa del Manchester United). Semplicemente devastante.

Dominic Calvert-Lewin (Everton – 56.10)

Un altro 1997 in questa TOP 11, sarà l’anno buono, quello giusto per la loro esplosione. Tripletta da vero rapace d’area: un tacco che beffa il portiere avversario, uno stacco di testa e un allungo con la gamba sulla linea di porta che “ruba” la gioia del gol al compagno Richarlison, imbucato perfettamente da James Rodriguez. Ancelotti si gode il buon Dominic, ora top scorer della Premier assieme a Son, in virtù del gol segnato contro lo stesso Tottenham una settimana fa.

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La domanda è scontata: chi ha scelto Richarlison?

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Harry Kane (Tottenham – 55.10)

L’ultimo slot della squadra della settimana è occupato dall’Uragano Harry Kane. Chi pensate abbia dato via ai contropiedi per i gol di Son? Esatto, proprio il capitano della Nazionale, che poi chiude i conti con il quinto gol per la truppa di Mou. Se questo è l’attacco del Tottenham, non vedo l’ora di schierare in campo Gareth Bale…

Roy Hodgson (Crystal Palace – 36.10 punti)

Come ogni squadra che si rispetti, anche la TOP 11 ha un suo allenatore (ovviamente, top anche lui). Ben 36.10 punti per il vecchio volpone Hodgson, che espugna (ahimè) l’Old Trafford con un sicuro 1-3 e fa volare le sue Eagles.

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