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Arsenal e Tottenham per la qualificazione in Champions League: è North London Derby

Arsenal e Tottenham si giocano il quarto posto che vale la Champions League, con il Manchester United ormai tagliato fuori

Quando parliamo di North London Derby non possiamo che evocare gol e spettacolo in una delle rivalità più accese del calcio inglese e, se si aggiunge la parola Europa, tutto assume una connotazione più importante. La sfida tra Arsenal e Tottenham per un posto nella prossima edizione della Champions League è tutt’altro che chiusa e i due club sono pronti a dare tutto pur di raggiungere la qualificazione: andiamo ad osservare il cammino delle due londinesi fino a questo momento e cosa le aspetta da qui a fine campionato.

Il punto sulla Premier League

La situazione partite in Premier League è ancora molto frammentata. Non tutti i club sono al passo con le 35 giornate fino ad ora disputate, sia per rinvii a causa del Covid che per concomitanza con i turni delle coppe nazionali. In poche parole, avremo tutte le squadre allineate solo dopo la 37ª giornata, giusto in tempo per la volata finale. Al di là di questo fattore, tutto è ancora aperto: la questione salvezza coinvolge almeno sei club e i 40 punti potrebbero non bastare; la qualificazione alle prossime coppe europee è ancora uno scontro a fuoco in campo aperto, con Gunners e Spurs come fazioni principali. Entrambi i club di Londra sono a quota 34 partite giocate, una in meno rispetto alla tabella di marcia e, ad oggi, la classifica recita: Arsenal 4º a 65, Tottenham 5º a 61.

Gli uomini di Mikel Arteta non erano partiti benissimo. Tre sconfitte nelle prime tre gare di Premier lasciavano presagire un altro campionato mediocre, ma il successo sull’Aston Villa alla 9ª giornata ha rappresentato un vero e proprio turning point per l’Arsenal: da quel momento hanno oscillato tra 6º e 4º posto, con due sole giornate in settima posizione a sporcare il feed.

Il Tottenham, invece, ha visto la propria posizione in classifica migliorare di giornata in giornata dopo l’esonero di Nuno Espirito Santo. L’ex coach del Wolverhampton ha lasciato il posto ad Antonio Conte dopo dieci giornate e un piazzamento in classifica non idoneo alle ambizioni del club (9º). Kane e compagni, da lì in poi, hanno avuto un andamento comunque altalenante ma in crescendo, che li ha portati ad assestarsi a ridosso della zona Champions nelle ultime sei giornate.

Questione calendario

Gli Spurs vanno incontro al match forse più difficile della loro stagione, ovvero ad Anfield contro il Liverpool. I Reds, al netto della stanchezza che cumuleranno nella semifinale di Champions, sono l’avversario più duro da affrontare in campionato, ancora di più se spinto dalla Kop. Gli altri due ostacoli portano il nome di Burnley e Norwich. I primi, dopo l’esonero di Dyche, hanno ottenuto tre vittorie di fila e hanno messo la testa fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione; il Norwich, ultimo, è ormai matematicamente in Championship e non ha nulla da perdere.

Discorso leggermente diverso per i Gunners, che possono dire di trovarsi in una situazione in cui sono padroni del proprio destino: virtualmente già in Champions e in vantaggio di 2 punti sul Tottenham, si preparano ad affrontare – in ordine – Leeds, Newcastle ed Everton. Di queste, solo le Magpies sono in un ottimo stato di forma (quattro vittorie nelle ultime cinque), anche se nessuna partita è da sottovalutare e soprattutto in una fase così delicata della stagione.

La partita da recuperare è proprio il North London Derby, che non si è potuto svolgere con regolarità alla 22ª giornata. Sembra una sceneggiatura in cui il crescendo del climax culmina con l’atto finale tra i due protagonisti. L’Arsenal, forte del 3-1 dell’andata, è in vantaggio sia in classifica che per quanto riguarda gli scontri diretti. Il teatro dell’epilogo sarà il Tottenham Hotspur Stadium il prossimo 12 maggio: Conte sa che una sconfitta li spingerebbe quasi certamente verso l’Europa League, mentre vincere vorrebbe dire scavalcare i rivali (anche in base a come andranno le partite precedenti e successive). Di fatto, questa suggestiva supersfida potrebbe non sancire del tutto le sorti dei due club.

Chelsea al sicuro e Manchester United defilato: i possibili scenari

Una cosa è certa: almeno una delle due londinesi è destinata a qualificarsi. Il calo del Manchester United, ora 6° a 58 punti e con due partite in più rispetto ad Arsenal e Tottenham, rende lo scenario della prossima Champions senza una tra Spurs e Gunners parecchio utopico. Infine, c’è da tenere in considerazione anche il Chelsea. Andando a logica e vedendo le acque calme in cui navigano i Blues – terzi con 66 punti – , è difficile pensare che il club di Stamford Bridge non riesca a portare a casa la qualificazione. Eppure la possibilità c’è, perché la matematica lo consente ancora.

I tifosi dell’Arsenal, in caso di piazzamento Champions, rivivrebbero le notti dell’Europa che conta per la prima volta dal 2016/17 (chiusero la Premier al secondo posto la stagione precedente). In generale, mancano l’appuntamento con le coppe da due stagioni, visti i due ottavi posti di fila in altrettanti campionati. Discorso leggermente diverso per l’altra squadra del nord di Londra: la finale persa con il Liverpool (2018/19) è una ferita ancora aperta in casa Tottenham.

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