Chi sono i 10 migliori Teenager nei Top 5 campionati europei?

Una lista dei migliori calciatori nati dopo il 2002 nei top 5 campionati europei: nessun italiano, tanta Spagna

Jamal Musiala of Bayern Muenchen

Chi sono i migliori giovani, anzi giovanissimi, nei cinque campionati europei più importanti? Abbiamo stilato una breve lista – 10 nomi – di calciatori nati dopo il 2002, dunque diciannovenni o appena ventenni. Nessuno dei giocatori selezionati milita in Serie A.

Ansu Fati (Barcellona)

Ansu Fati of FC Barcelona
Ansu Fati (Photo by David Ramos/Getty Images)

Anno di nascita: 2002
Presenze in campionato: 5
Gol segnati: 3

Chi non lo conosce, potrebbe chiedersi come mai abbiamo inserito un calciatore che ha giocato 12 partite in due anni. Per fortuna però, chi più e chi meno, ne abbiamo sentito parlare tutti. Ansu Fati è probabilmente il talento più cristallino della sua età, ma negli ultimi due anni è stato massacrato dagli infortuni: prima un grave problema al menisco, poi a gennaio un problema al tendine prossimale del bicipite femorale; ora è prossimo al rientro: rapidità, tecnica, equilibrio del corpo e devastante nel dribbling: tutte caratteristiche che lo rendono unico e che gli hanno permesso di segnare 5 gol nelle 11 presenze in stagione (tre in Liga, uno in Champions League e uno in Supercoppa di Spagna). Il talento non manca, basta pensare che nel 2019/20 – a 17 anni – segnò 7 reti in campionato in 24 presenze con il Barcellona.

Florian Wirtz (Bayer Leverkusen)

Florian Wirtz of Leverkusen
Florian Wirtz (Photo by Lars Baron/Getty Images)

Anno di nascita: 2003
Presenze in campionato: 24
Gol segnati: 7

Ricordate quando dopo il lockdown di marzo 2020, la Bundesliga fu il primo campionato a ripartire? È lì che fece l’esordio un 17enne Florian Wirtz, lasciando subito tutti a bocca aperta. Brevilineo, dinamico, rapidissimo e con ottima tecnica di base, è un trequartista puro capace anche di giocare da esterno in caso di necessità. Spesso si abbassa a ricevere per creare imprevedibilità alla manovra, provando sia il dribbling – dove è molto abile – sia la verticalizzazione per i compagni: non a caso ha realizzato ben 14 assist in stagione, di cui 10 in campionato (8.6 xA, secondo Understat).

Nelle prime 7 presenze in Bundesliga in questa stagione, ha contribuito a 10 reti (6 assist e 4 gol) e dopo un leggero calo fisiologico, era di nuovo tornato a giocare su ottimi livelli, prima di rompere il legamento crociato e chiudere la stagione. Hans Flick, CT della Germania, lo ha definito “Uno dei talenti più grandi che la Germania abbia prodotto ultimamente”.

Yeremi Pino (Villarreal)

Yeremi Pino of Villarreal
Yeremi Pino (Photo by Aitor Alcalde/Getty Images)

Anno di nascita: 2002
Presenze in campionato: 27
Gol segnati: 6

Alto solo 172 cm, piede destro, ma abile a giocare in tutti i ruoli della trequarti, preferisce però giocare sulla destra: Yeremi Pino è un altro ottimo talento di scuola spagnola. Pur essendo rapido nel breve, non è abilissimo nel dribbling a causa di una struttura fisica ancora da migliorare: soffre infatti parecchio i giocatori robusti. La sua caratteristica migliore è l’attacco alla profondità, dove può scardinare tutta la sua velocità sul lungo; per questo i compagni lo servono spesso alle spalle del difensore che lo marca. Lo abbiamo apprezzato in Champions League contro la Juve, ma Pino ha fatto vedere le migliori cose in campionato: 6 dei 7 gol stagionali sono arrivati in Liga, oltre a 4 assist. Il 27 febbraio ha realizzato addirittura un poker nel 5-1 contro l’Espanyol e nell’ultima sosta è stato convocato dalla Spagna, dove in 108 minuti totali in due partite ha portato a casa un assist contro l’Albania e un gol contro l’Islanda.

Pedri (Barcellona)

Pedri of FC Barcelona
Pedri (Photo by David Ramos/Getty Images)

Anno di nascita: 2002
Presenze in campionato: 10
Gol segnati: 1

No, lui non è il classico giocatore che si può valutare per numero di reti realizzate, sia per ruolo che per caratteristiche. Mezzala di qualità – ma all’occorrenza anche trequartista – è un giocatore dinamico, con ampia visione di gioco e tecnica sopraffina; per struttura fisica e qualità è paragonato a Iniesta. La sua qualità migliore è quella di riuscire a fare da collante tra i reparti, permettendo a Xavi – insieme a De Jong – di esprimere al meglio la sua idea di gioco. Anche lui ha giocato poco in questa stagione per un infortunio che lo ha tenuto fuori 4 mesi, ma ora ha ritrovato un’ottima condizione fisica. Il suo allenatore, non uno a caso, lo ha definito “Il migliore al mondo nel suo ruolo”.

Jamal Musiala (Bayern Monaco)

Jamal Musiala of Bayern Muenchen
Jamal Musiala (Photo by Alexander Scheuber/Getty Images)

Anno di nascita: 2003
Presenze in campionato: 24
Gol segnati: 3

Elegante, devastante in conduzione palla negli spazi e velocità di pensiero: Musiala si potrebbe descrivere semplicemente così, ma c’è altro dietro a un 2003 che gioca da veterano. La personalità e la sicurezza con cui agisce in campo sono tipiche dei giovani tedeschi, basta pensare al giovanissimo Kimmich o a Thomas Muller all’inizio della sua carriera. Musiala abbina all’ottima fase di rifinitura, anche un lavoro di interdizione non indifferente. Lotta, pressa, recupera palloni e lavora da mediano in non possesso, ma quando entra in possesso si capisce da subito che è di un altro livello: trova lo spazio dove spesso non c’è, cerca sempre la giocata di prima ed è velocissimo di pensiero al punto che a volte i compagni non capiscono subito le sue intenzioni.

Questo avviene grazie alla sua spiccata intelligenza in campo che, abbinata a una tecnica non indifferente, gli permettono di guadagnare sempre spazio e tempo sull’avversario. Ha nelle corde anche qualche gol (9 in Bundesliga negli ultimi due anni).

Eduardo Camavinga (Real Madrid)

Eduardo Camavinga of Real Madrid
Eduardo Camavinga (Photo by Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images)

Anno di nascita: 2002
Presenze in campionato: 19
Gol segnati: 2

Rispetto agli altri calciatori menzionati, Camavinga è un giocatore atipico in tutto e per tutto. Il Real Madrid ha speso 30 milioni di euro per un 2002 e un motivo ci sarà: nonostante infatti stia faticando a trovare continuità dal 1′, quando entra fa spesso la differenza. Mancino, viene utilizzato sia da mezzala che come vertice basso; ciò che lo rende un top della sua età è la sicurezza e la calma con cui gestisce anche i possessi più complicati, trasmettendo serenità e dando ordine ed equilibrio alla squadra. Mancino e fisicamente ben strutturato, è un calciatore molto dinamico e spesso riesce a far male anche inserendosi con e senza palla; il gol non è il suo forte, ma ha un buon tiro dalla distanza.

Jude Bellingham (Borussia Dortmund)

Jude Bellingham of Borussia Dortmund
Jude Bellingham (Photo by Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)

Anno di nascita: 2003
Presenze in campionato: 25
Gol segnati: 3

Ci fu grande scetticismo quando il Borussia Dortmund lo acquistò per 25 milioni di euro dal Birmingham, squadra di Championship. Bellingham ha da subito messo tutti d’accordo: scettici, allenatori, compagni e addetti ai lavori. Ciò che lo rende un centrocampista di livello internazionale nonostante la giovane età, è la sua duttilità e la sua capacità di incidere in qualsiasi circostanza.

Ambidestro, dotato di un’ottima struttura fisica, riesce sicuramente a farsi valere nei duelli in fase di non possesso; inizialmente al BVB veniva maggiormente sfruttata la sua qualità negli ultimi trenta metri, ma con il tempo – prima Terzic e poi Rose – hanno apprezzato la sua bravura nel controllo di palla e la sua capacità di gestione in costruzione, allargandone il raggio d’azione. In questo modo è meno incisivo in zona gol, ma più presente nell’arco dei 90 minuti; in conduzione usa spesso la suola – quando serve – mostrandosi dunque anche elegante in possesso palla.

Jérémy Doku (Rennes)

Jeremy Doku, Rennes
Jeremy Doku (Photo by JEAN-FRANCOIS MONIER/AFP via Getty Images)

Anno di nascita: 2002
Presenze in campionato: 12
Gol segnati: 1

Dopo l’exploit all’Europeo – dove lo abbiamo ammirato anche contro l’Italia – quest’anno numerosi problemi fisici ne hanno frenato l’ascesa; Doku rimane comunque uno dei migliori talenti europei. Piede destro, è abile a giocare in entrambe le fasce: questo perché vista la sua rapidità e la buona tecnica di base, è capace sia di giocare a piede invertito – accentrandosi e scegliendo la giocata migliore con il suo piede – sia di puntare l’uomo sul binario di destra e arrivare al cross. Contro l’Italia si procurò anche un rigore puntando Di Lorenzo; per movenze e caratteristiche somiglia a Eden Hazard, ma ovviamente dovrà lavorare parecchio per arrivare a quel livello.

Giovanni Reyna (Borussia Dortmund)

Giovanni Reyna of Borussia Dortmund
Giovanni Reyna (Photo by Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)

Anno di nascita: 2002
Presenze in campionato: 8
Gol segnati: 2

Altro talento del Borussia Dortmund insieme a Bellingham, Reyna ha quest’anno giocato pochissimo a causa di un infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori per la prima parte di stagione. Dopo una partenza sprint – con due gol nelle prime tre – non ha più giocato da settembre a febbraio; adesso è tornato e sta pian piano ritrovando la condizione fisica. Prevalentemente destro, ma abile con entrambi i piedi, il giovane statunitense viene spesso schierato da trequartista, ma può giocare anche in fascia.

A un’ottima tecnica abbina velocità nel breve e una notevole capacità di “pulire” palloni. In sintesi, anche un passaggio non effettuato bene dal compagno diventa buono tra i suoi piedi. Nonostante la giovane età, è già un pilastro della nazionale maggiore statunitense.

Gavi (Barcellona)

Gavi of FC Barcelona
Pablo Martin Paez Gaviria ‘Gavi’ (Photo by David Ramos/Getty Images)

Anno di nascita: 2004
Presenze in campionato: 24
Gol segnati: 2

Ultimo in lista, ma non per importanza, Gavi è il più giovane tra i dieci e non poteva che essere cresciuto nella Cantera catalana. 35 presenze stagionali con il Barcellona, due gol, cinque assist, esordiente più giovane in nazionale spagnola in semifinale di Nations League contro l’Italia, dove ha lasciato tutti a bocca aperta: basterebbe questo a descrivere la forza di questo ragazzo. Per caratteristiche è simile a Pedri e Iniesta, tipiche degli interni di centrocampo blaugrana: tecnica sopraffina, baricentro basso, rapidità d’esecuzione e ottime doti balistiche. Il Barcellona – con De Jong, Gavi e Pedri – ha la mediana per i prossimi 10 anni.

A cura di Domenico Cannnizzaro

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