Danny Ings è il nuovo attaccante dell’Aston Villa

Danny Ings è un nuovo giocatore dell’Aston Villa: potrà aiutare la squadra di Dean Smith a crescere e raggiungere gli obiettivi stagionali?

Danny Ings

In attesa della cessione del proprio capitano, l’Aston Villa mette a segno il secondo colpo di mercato: dopo l’acquisto di Buendia dal Norwich, i Villans si sono assicurati dal Southampton le prestazioni di Danny Ings, ex attaccante di Liverpool e Burnley.
Proviamo a capire, anche con l’ausilio dei numeri, cosa potrà dare l’ex Saints alla sua nuova squadra e come potrà integrarsi nel gioco di Dean Smith.

Che giocatore è Ings?

Nella passata stagione i Villans hanno chiuso con il decimo attacco del campionato, con due giocatori in doppia cifra (El Ghazi 10 gol, Watkins 14 gol): la rosa ha denotato una grave mancanza nel secondo centravanti, esponendo la squadra a seri problemi in caso di assenza della prima punta titolare.

Ings è un attaccante che predilige giocare con lo sguardo rivolto alla porta avversaria: il numero di gol segnati negli ultimi due anni (34) è altissimo e non è inficiato dai rigori, tanto che l’ex attaccante del Liverpool è terzo negli ultimi due anni per gol segnati su azione (31) dietro ai soli Kane (35) e Salah (32); l’inglese è un giocatore che nell’area di rigore dà il suo meglio, riuscendo a colpire spesso la porta e sbagliando davvero poco quando ha un’occasione propizia.

Perchè comprare Ings con Watkins in rosa?

In realtà Ings può adattarsi bene a giocare in coppia con l’ex Brentford: Danny è un giocatore meno potente e che tenta più il dribbling, potendo dialogare con gli altri giocatori sulla trequarti, anche se poi il passaggio chiave non è propriamente il suo forte (il dato è intorno a 1 key pass P90); da non sottovalutare il suo cinismo, che nell’ultima stagione l’ha portato a sbagliare solo 6 big chances, contro le 13 del nuovo compagno di squadra, appena fuori dalla top 10 nella speciale classifica. È probabilmente questa la qualità ricercata dalla dirigenza del Villa, in modo tale da avere un altro giocatore che potenzialmente possa riempire l’area in modo proficuo e sbloccare le partite più difficili.

Come giocherà l’Aston Villa con Ings?

Credit: IMAGO

L’acquisto di Ings può essere visto nell’ordine di idee di un completamento della rosa, ma visto il grande esborso monetario – 35m£ – effettuato, dobbiamo pensare che l’ex attaccante dei Saints sia stato preso per far coppia con Watkins, formando un duo che potenzialmente riempirà efficacemente l’area e sarà capace di capitalizzare un ottimo numero di occasioni.

In contemporanea, l’oneroso acquisto di Buendia (pagato 38 milioni di euro) costringe coach Smith a un modulo pressocchè obbligato: il 4-2-3-1 (modificabile in un 4-4-2 molto offensivo). Perciò Ings dovrebbe sistemarsi alle spalle (o accanto, in caso di 4-4-2) di Watkins, sulla linea dei trequartisti, con licenza di avvicinarsi al compagno – o scambiare la posizione con lui – e usufruire degli assist dello stesso Buendia (15 nella passata stagione in Championship con la maglia del Norwich) e dell’altro esterno, sia esso El Ghazi o Traorè. In questa analisi non consideriamo Grealish, promesso sposo del Manchester City.

Quanto può essere utile Ings per Kickest?

  • Punti medi Kickest stagione 19/20: 25.11
  • Punti medi Kickest stagione 20/21: 19.30

Mettiamo subito le mani avanti: Ings non è un attaccante che con la sua prestazione sporca tantissime statistiche: nel 19/20 ha avuto un’ottima media punti grazie ai 22 gol segnati, ma già nella passata stagione, con 10 reti in meno, la sua media è scesa sotto i 20 punti Kickest, abbastanza bassa in relazione ad altri giocatori nel suo ruolo. I suoi punteggi sono stati penalizzati, nella sua esperienza al Southampton, dai pochi passaggi riusciti e dalla non grandissima predisposizione al lottare con i difensori avversari; al prezzo di 15.6 crediti non è propriamente low cost, però in una squadra sicuramente offensiva e di qualità come l’Aston Villa potrà diventare una buona risorsa nel caso in cui si voglia risparmiare per andare a spendere in altri ruoli.

A cura di Andrea Moi

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