Perché il calcio europeo sta incantando tutto il mondo

E’ un periodo di grande espansione e crescita per il calcio europeo, tra aumenti di ricavi, fan engagement e nuove competizioni come il Mondiale per Club

Champions League

Il calcio europeo oggi è più di uno sport: è un format internazionale capace di generare degli ascolti degni di un evento planetario. Sono stati stipulati degli accordi televisivi multi-continentali, sono nate delle community digitali enormi e i ricavi posso fare concorrenza a quelli di una grande multinazionale dello spettacolo. Nelle ultime due stagioni, infatti, l’Europa ha mostrato allo stesso tempo stadi sold-out, un’offerta televisiva sempre più distribuita e tanti club che innovano il proprio business su scala globale. In questo articolo, vediamo perché, fra i record di pubblico, la potenza dei diritti TV, lo storytelling digitale e la solidità economica, l’élite calcistica del Vecchio Continente sta incantando il mondo intero.

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Un palcoscenico globale che batte ogni record

La finale di Champions League 2024 fra Borussia Dortmund e Real Madrid è stata seguita da circa 450 milioni di persone in tutto il mondo, quasi il triplo dell’ultimo Super Bowl americano. Una cifra che fotografa bene la centralità della competizione regina di UEFA e la capacità dei club europei di parlare a dei pubblici diversi, dal Sud-Est asiatico alle Americhe.

Anche i campionati nazionali contribuiscono molto a questa esposizione planetaria. La Premier League, per esempio, raggiunge quasi 900 milioni di case grazie a una rete di accordi che copre ogni fuso orario. In Italia, la Serie A non è da meno: nella stagione 2023-24 è risultata al primo posto del ranking UEFA per coefficienti, segno di un livello tecnico che attrae gli investitori e i tifosi anche fuori dai confini nazionali.

La potenza dei diritti TV e dello streaming

Il segreto dell’esposizione internazionale sta nei contratti media. Il nuovo ciclo 2025-28 della Premier League coprirà tutte le macro-regioni del globo con un pacchetto di licenze che va dalla Scandinavia al Sud-Est asiatico. A dicembre, poi, Londra ha chiuso un accordo specifico per la Thailandia, la Cambogia e il Laos che vale più del doppio dell’intesa precedente. Questa è un’ulteriore conferma dell’appeal del campionato inglese sul mercato estero.

Il trend riguarda anche le competizioni UEFA, che hanno appena affidato la promozione mondiale della Champions a un’agenzia statunitense a partire dal 2027. Anche questo è un chiaro segno che l’attenzione per questa competizione continua a crescere. Gli americani non sono più interessati solo al football, ma anche al calcio europeo. Sul piano globale, intanto, la FIFA ha puntato forte sul nuovo Mondiale per club, ospitato dagli USA nel 2025, e ha negoziato un pacchetto di diritti in esclusiva con una piattaforma streaming con base europea, a conferma di un mercato che chiede dei format internazionali sempre più lunghi e orientati al digital-first.

Icone, giovani talenti e storytelling digitale

Mentre i broadcaster moltiplicano le finestre live, i club coltivano le community che somigliano a delle vere nazioni virtuali. Solo il Real Madrid conta 173,2 milioni di follower su Instagram, più di qualsiasi franchigia NBA o NFL. Dietro i numeri c’è una nuova grammatica fatta di mini-documentari, di backstage in tempo reale e di contenuti in più lingue che avvicinano anche i neofiti al gioco.

I protagonisti, poi, parlano a target molto diversi: i veterani come Luka Modrić regalano una continuità narrativa, le stelle-brand come Kylian Mbappé tengono acceso l’hype, mentre i ragazzi sotto i vent’anni, come Jude Bellingham o Lamine Yamal, catturano la Gen Z con gli highlight da smartphone. E quando una partita raggiunge decine di milioni di view su TikTok nel giro di poche ore, il confine fra la diretta TV e i social diventa sempre più sottile. Tutto questo alimenta un passaparola digitale che finisce per riflettersi sulle audience tradizionali e sugli sponsor.

Un business in continua espansione

È chiaro che queste dinamiche hanno un impatto diretto anche sui bilanci. Secondo il rapporto “Football Money League 2025“, i 20 club in cima alla classifica hanno generato 11,2 miliardi di euro di ricavi nella stagione 2023-24 e hanno segnato un record storico. A trainare sono in primis le nuove hospitality iper-premium e i progetti di stadi multifunzionali, pensati per i concerti, per gli e-sports e per le conferenze.

La UEFA, dal canto suo, certifica una crescita di quasi tre miliardi di euro anno su anno nel fatturato complessivo del calcio continentale, a conferma di una resilienza che ha superato indenne la pandemia e l’inflazione. In pratica, la filiera del calcio, dai settori giovanili fino ai club quotati in Borsa, sta vivendo una fase di espansione che non è paragonabile a nessun altro settore. Questo conferma che il calcio non è solo uno degli sport più popolari al mondo, è anche quello che muove il maggior numero di tifosi, di sponsor, di investitori e, di conseguenza, di denaro.

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