Le incognite di Luis Enrique: chi nel tridente della Spagna in Qatar?
Un’analisi sul reparto offensivo della Roja: poche certezze e qualche possibile sorpresa nel tridente che Luis Enrique sceglierà in Qatar

La Spagna di Luis Enrique si appresta a disputare un mondiale con una rosa piena di giovani incognite e qualche veterano, ma quali tra questi saranno i prescelti per un ruolo da titolare nel fronte offensivo delle furie rosse? Proviamo a fare chiarezza al riguardo, scoprendo chi sono stati fino ad ora i giocatori più apprezzati dal tecnico spagnolo e come si presentano alla vigilia di questo mondiale.
Questo l’elenco dei giocatori offensivi scelti dal tecnico: Ferran Torres (Barcellona), Nico Williams (Athletic Bilbao), Yeremi Pino (Villarreal), Alvaro Morata (Atletico Madrid), Marco Asensio (Real Madrid), Pablo Sarabia (Psg), Dani Olmo (Lipsia), Ansu Fati (Barcellona)
Spagna: presenze e goal con Luis Enrique in panchina
Dal 2018, anno in cui Luis Enrique è diventato commissario tecnico della nazionale spagnola, si sono avvicendati in molti nel tridente offensivo iberico.
Tra i convocati, Ferran Torres è il giocatore che ha collezionato più presenze (31) e più gol (13), l’attaccante del Barcellona viene da un buon avvio di stagione, ma non ancora all’altezza di quanto ha mostrato di saper fare in passato. 18 presenze condite da 5 gol ed un assist fino ad ora. Forse ha riservato il meglio di sé in attesa di indossare la casacca della nazionale, con cui ha sempre sfoderato prestazioni di alto livello.
Alvaro Morata è l’unica punta di ruolo tra i convocati di Luis Enrique e se la Spagna non dovesse decidere di affidarsi all’ennesimo falso nueve – ricordiamo che la maglia numero 9 la vestirà Gavi, occhio -, il numero 19 dell’Atletico Madrid, ha già dimostrato in passato di sapere come farsi trovare pronto. D’altronde parliamo del sesto marcatore della storia della nazionale spagnola a quota 27 gol, e 10 di questi appartengono all’era Luis Enrique.

Scorrendo la classifica dei marcatori sotto la guida del ct spagnolo troviamo il nome di Pablo Sarabia con 9 gol all’attivo. L’attaccante del Psg però è ancora a secco sia per gol sia per assist in questa stagione, ed i soli 487 minuti giocati fino ad ora non possono essere un alibi sufficiente. Vedremo se la cura della nazionale rigenererà anche lui, che se troverà un posto in campo ricordiamo essere il rigorista designato, con 16 centri su 16 tentativi dal dischetto in carriera.
Un altro giocatore che ha nel minutaggio il suo ostacolo principale alla titolarità in questa squadra è Dani Olmo; reduce da un infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fuori per un mese è chiamato a dimostrare in questo mondiale se è già tornato ad essere quel giocatore esaltante ed a tratti incontenibile che abbiamo ammirato in passato. Sicuramente Luis Enrique gli concederà più di un’occasione per dimostrarlo visto che nutre grande ammirazione per il ventiquattrenne che vanta già 25 presenze e 4 gol in nazionale dal suo esordio nel Novembre 2019 e che nonostante l’infortunio ha già contribuito a 7 gol in soli 649 minuti stagionali.
I giocatori con meno esperienza nel reparto offensivo di Luis Enrique sono ovviamente i tre classe 2002, che non hanno ancora disputato un minuto in una grande competizione con la maglia della nazionale: Yeremi Pino non sembra aver ancora ingranato la marcia giusta in questa stagione, segnando un solo gol a fronte di ben 19 presenze con il Villareal, è probabilmente il meno in forma del pacchetto di attaccanti a disposizione delle furie rosse e con ogni probabilità partirà abbastanza indietro nelle gerarchie, mentre Ansu Fati e Nico Williams, freschi delle reti segnate nell’amichevole contro la Georgia scalpitano per ottenere una maglia da titolari. Forti entrambi di un ottimo avvio di stagione nel quale hanno contribuito rispettivamente a 6 ed 8 reti sono apparsi in ottima forma nelle ultime uscite. Fino ad oggi Luis Enrique ha dimostrato di preferire il talento blaugrana, ma sarà probabile una staffetta tra i due, come visto proprio nella sfida contro la Georgia, dato che hanno caratteristiche molto simili.
Le pedine per allestire un ottimo attacco ci sono e la Spagna ha la concreta possibilità di arrivare in fondo se davanti troverà un tridente in grado di reggere l’urto della competizione. L’esperienza dei convocati non è molta, ma di talento ce n’è da vendere, e noi che li abbiamo affrontati agli Europei del 2021 ne sappiamo qualcosa…
di Tiago Cumetti