Le cinque squadre africane ai Mondiali: come giocano e cosa aspettarsi
Una panoramica generale delle cinque rappresentative africane, attraverso le loro rose ed i giocatori convocati
Delle 32 nazionali partecipanti ai Mondiali in Qatar, 5 saranno quelle che rappresenteranno il continente africano, qualificatesi con spareggi andata e ritorno, che hanno visto esiti più o meno drammatici. L’Egitto di Mohamed Salah, vicecampione d’Africa in carica e partecipante ai Mondiali del 2018, è stato eliminato dal Senegal, campione d’Africa attuale; il Camerun è tornato a qualificarsi dopo la mancata presenza nel 2018, ma solo all’ultimo minuto di gioco dei tempi supplementari contro l’Algeria. Alle due citate si aggregano Tunisia, Marocco e Ghana (anch’essa assente nell’ultima edizione). Tutte quante proveranno a superare, o almeno eguagliare, il record per una nazionale africana ai Mondiali, ossia i quarti di finale, raggiunti in tre occasioni: dal Camerun nel 1990, dal Senegal nel 2002 e dal Ghana nel 2010. Cinque brevi presentazioni seguiranno per provare a capire come.
Senegal
Come detto, il Senegal è la squadra campione d’Africa in carica. Inserita nel girone A con Olanda, Qatar ed Ecuador, la squadra allenata da Aliou Cissé (capitano del Senegal del 2002) può vantare di una consolidata esperienza in campo, dovuta alla compresenza di diversi giocatori di un certo calibro, come i due tesserati del Chelsea Edouard Mendy e Kalidou Koulibaly
Mancherà però l’uomo più importante: Sadio Manè. Il due volte pallone d’oro africano, nonché l’uomo che ha regalato la Coppa d’Africa al Senegal, calciando il rigore decisivo nella batteria finale, potrebbe essere sostituito in due modi: uno più conservativo, con Kouyaté vicino a Nampalys Mendy e Gueyé a centrocampo, uno più offensivo, con l’utilizzo in contemporanea di Ismaila Sarr, Bamba Dieng e Diatta, dietro alla punta che sarà con tutta probabilità Dia, in gran spolvero alla Salernitana. Convocato anche Ballo-Touré, che dovrebbe essere il titolare della corsia mancina in una difesa a quattro.
Tunisia
La Tunisia ha decisamente meno speranze di passare il turno rispetto al Senegal, dovendo superare l’ostacolo composto da Francia e Danimarca nel girone D. Non facile, specialmente considerando i pochi picchi tecnici all’interno della rosa, che presenta pochi giocatori con esperienza europea. Anche il commissario tecnico, Jalel Kadri, non ha mai allenato in Europa. Nell’ultima amichevole disputata, Kadri ha presentato una squadra con 5 difensori in campo, novità rispetto al 4-3-3 utilizzato in precedenza. Tra questi difensori i volti più conosciuti sono quelli del ‘salernitano’ Bronn e di Talbi, centrale in forza al Lorient.
La stella della squadra è il secondo marcatore della storia della Tunisia, Khazri (24 gol in 72 presenze), attaccante del Montpellier, schierato seconda punta nel 5-3-2 e ala sinistra nel 4-3-3. Lui farà da chioccia a Mejbri, fantasista classe 2003 in prestito al Birmingham dal Manchester United, che proverà a mettere in mostra le sue doti tecniche in un centrocampo composto da lui, Laidouni (Ferencvaros) e Skhiri (Colonia).
Marocco
Una delle squadre che più stuzzica in questo Mondiale è proprio il Marocco. La compagine allenata da Walid Regragui (subentrato ad Halihodzic dopo la qualificazione) può vantare di un undici iniziale di assoluto livello, che trova nelle figure di Hakimi e Ziyech i due giocatori di maggior talento. Tolti due posti per loro, in quello che dovrebbe essere una sorta di 4-1-4-1, gli estremi saranno occupati da due giocatori del Siviglia: in porta Bounou e davanti En-Nesyri. Veramente non male, ma non finisce qui.
La coppia di centrali sarà formata da Aguerd, acquistato dal West Ham per 35 milioni di euro in estate, e Saiss, ex Wolves. Mazraoui potrebbe occupare la fascia sinistra, dovendo lasciare spazio sulla destra ad Hakimi. Il perno centrale sarà Amrabat, conoscenza “italiana” insieme a Sabiri e Cheddira. Il primo è un papabile sostituto di Harit, infortunato, per occupare uno spazio sulla trequarti. Non sarà facile per il Marocco centrare la qualificazione nel girone F con Belgio, Croazia e Canada, ma ci sono le carte in regola per provarci.
Camerun
Il Camerun sarà la squadra per cui farà il tifo Gianluigi Buffon. Il portiere del Parma riporrà molte delle sue speranze in Choupo-Moting, al centro dei riflettori in questo momento, considerando gli 11 gol in 16 presenze stagionali con il Bayern Monaco. Pochi dubbi sulla sua titolarità in attacco, dove potrebbe agire o da unica punta o accoppiato in un duo “pesante” con Aboubakar, secondo marcatore all time della storia camerunese (33 reti in 89 presenze), dietro all’attuale presidente della federazione, Samuel Eto’o.
La scelta ricadrà sul CT Rigobert Song, che però difficilmente si priverà di Mbeumo e Toko-Ekambi, armi importanti da schierare sulle fasce offensive di un eventuale 4-3-3 (o 4-2-3-1), così come in un 4-4-2 forse poco equilibrato. Nessun dubbio invece per quanto riguarda la presenza in campo di André Onana e Zambo Anguissa, riferimenti per il Camerun nei rispettivi ruoli. Dalla Serie A gli apporti di Ebosse e Hongla, che verosimilmente scenderanno in campo almeno per qualche minuto nelle sfide contro Brasile, Serbia e Svizzera, in un girone oltremodo complicato per i Leoni Indomabili.
Ghana
Nell’ultimo girone del Mondiale, il raggruppamento H in cui si trovano Portogallo, Uruguay e Corea del Sud, c’è anche il Ghana di Otto Addo. La squadra dei fratelli Ayew, Jordan e André, entrambi nella Top 5 per presenze con la maglia della nazionale (André con la prossima scavalcherebbe Asamoah Gyan in questa classifica), si presenterà con un 4-2-3-1 formato da diversi giocatori interessanti. Jordan Ayew agirà sulla fascia sinistra offensiva, ed è soltanto uno dei tanti giocatori provenienti dall’Inghilterra calcistica presenti tra i probabili titolari.
La linea difensiva dovrebbe infatti essere formata da Lamptey (Brighton), Salisu (Southampton), Amartey (Leicester) e Baba (Reading). Davanti alla difesa si troverà Thomas Partey, punto di riferimento dell’Arsenal capolista in Premier League, oltre che del Ghana ovviamente, con il quale ha realizzato 13 reti in 40 presenze. La punta titolare sarà Iñaki Williams, da poco resosi disponibile per la nazionale ghanese, accompagnato in avanti da Kudus, stella dell’Ajax (4 gol in 6 presenze in Champions), che si muoverà da trequartista. Un occhio di riguardo sarà destinato anche a Sulemana, ala sinistra classe 2002 del Rennes, se scenderà in campo.