E se il centravanti dell’Italia arrivasse dalla Serie B?

Da ormai troppo tempo si sta consumando il dibattito su chi debba essere il centravanti titolare della Nazionale. Nessun giocatore tra quelli già convocati dal CT Roberto Mancini ha finora offerto quelle prestazioni che vengono richieste al titolare dell’Italia. E se l’attaccante tanto cercato giocasse attualmente in Serie B?

La serie cadetta è da sempre una fucina di talenti; in particolare quest’anno tre giovani attaccanti si stanno mettendo in luce, mostrando quella caratteristica che un bomber della Nazionale deve possedere: saper fare gol. Lo stesso CT ha detto che la porta dell’Italia è aperta a tutti. Ecco una panoramica su queste piccole superstar, prossime al salto di qualità se dovessero mantenere questo rendimento.

Lorenzo Lucca (Pisa)

Classe 2000, alla prima esperienza in Serie B. Nelle prime 7 giornate ha realizzato 6 gol e fornito un assist, che gli hanno permesso di vincere il premio come miglior giocatore del mese di Settembre della Serie B. Niente male come debutto. Non si tratta di un attaccante qualsiasi: 201 cm di altezza e nel colpo di testa sta proprio la sua arma letale. Ha una media di 61,9% di duelli aerei vinti e anche se quest’anno non ha ancora segnato di testa, nella scorsa stagione di Lega Pro ha realizzato 7 gol dei 13 totali con la maglia del Palermo proprio con questo fondamentale. In una recente intervista ha detto di ispirarsi a Ibrahimovic e come il suo idolo possiede una discreta agilità nei colpi e un tiro molto potente. Vede molto bene la porta e ben il 62,5% dei sui tiri è diretto nello specchio. Come da lui stesso ammesso, ha bisogno di tempo per completarsi, individuando quella caratteristica ancora da migliorare: rimanere in partita tutti i 90 minuti. Sono pochi i palloni toccati, ha infatti tentato in media solo 12,7 passaggi a partita (69,9% di precisione).

Samuele Mulattieri (Crotone)

Altro classe 2000 alla prima vera stagione di Serie B. Lui l’aveva già brevemente assaggiata con la maglia dello Spezia quando a 17 anni entra in campo in 3 partite, segnando tra l’altro il suo primo gol tra i professionisti. Il cartellino ora è di proprietà dell’Inter, che lo ha mandato in prestito già per due anni consecutivi. Lo scorso anno era in forza al FC Volendam, squadra che militava nella analoga Serie B olandese, dove è stato uno dei trascinatori della squadra con 18 gol in 30 presenze. Quest’anno è nuovamente in prestito al Crotone, dove ha iniziato l’annata nel migliore dei modi: 6 gol in 8 partite, contando anche il gol in Coppa Italia al Brescia. Si tratta di un attaccante universale, molto completo sul piano del gioco; attacca velocemente la profondità ma è capace anche di venire incontro a ricevere palla e creare. Dotato di buon dribbling, infatti ne ha completati il 56,3%, creando così le situazioni per mettere in porta i compagni (1,14 chance create P90). Basta vedere i suoi gol per notare in lui un ottimo senso del gol e una buonissima percentuale di conversione: quasi un suo tiro su 3 finisce in rete (29,4%).

Lorenzo Colombo (SPAL)

Classe 2002, il più giovane tra i 3 prospetti ma forse quello più noto avendo già debuttato in Serie A e in Europa League con la maglia del Milan. Dopo una piccola parentesi non troppo esaltante con la maglia della Cremonese, la SPAL ha deciso di puntare forte sul giocatore in prestito dal Milan. Per il momento sono 4 i gol in 7 partite, tutti messi a segno con il suo temibile mancino. Dei 3 è quello che crea più volume di gioco all’interno delle partite; infatti tenta la conclusione quasi 4 volte a partita (3,74 P90) e circa il 39% di questi tiri finisce nello specchio. Di media, ha una chance creata a partita (0,98 P90) ed è quello che in generale tenta più dribbling, portandoli a buon fine nel 62,5% dei casi. Per quanto riguarda la nazionale Under21, è già entrato in pianta stabile ed ha realizzato anche il gol vittoria contro il Montenegro, match valido per le qualificazioni agli Europei di categoria.